Recensioni per
La prima volta che ho bigiato
di Quintessence
Sono indietrissimo con le recensioni a te, me tapina... hai scritto un sacco, vediamo di metterci un po' in pari. Cominciamo da questa storia, così finiamo con Naru e non ci pensiamo più xd (e anche perché è la prima che ho trovato nell'elenco delle tue xdxd). Ti devo dire la verità: appena ho letto il titolo, la prima volta, ho subito pensato ad Usagi. Questo perché, fondamentalmente, io non guardo le note, guardo solo, di una storia, titolo, introduzione e autore, il resto non mi frega (ed è questo che mi ha permesso di leggere tutto in fandom). Ma vediamo di parlare della storia: non so se sono io che ormai lo faccio sempre o se è merito tuo, ma ogni volta che leggo qualcosa di tuo, non appena inizio, l'immagine mi si para davanti in tutta la sua nitidezza e più vado avanti a leggere più tutto si chiarifica. In effetti, all'inizio ti dicevo che era bello lasciare la suspance e far scoprire attraverso lo scritto chi fosse il tuo protagonista... ma ammetto che la tua tattica mi ispira di più :). Quando ho letto le prime righe mi sono detta "ecco, ora parla della sofferenza per Nevius e dice che è per quel motivo che bigia" ma effettivamente, non sei mai stata così scontata e non ti sei smentita neanche stavolta, Tornare indietro raccontare come Naru abbia vissuto la scuola, come si trovi entrandoci e restandoci, il fatto che non riesca a frequentarla per più di dieci giorni filati... sono tutte cose che ci aiutano a capirla come non abbiamo mai potuto fare per tutto l'anime. Forse è una Naru un po' OOC, ma dato il contesto in cui l'hai collocata è perfettamente comprensibile ed ha sicuramente più senso ciò che hai scritto tu di quello che hanno fatto nell'anime. Ma anche tu ti sei fregata xd. A quattordici anni, Naru fa la SECONDA media :P non la terza, perché il Giappone ha una classe elementare in più. Ma vabbè, a parte questo dettaglio, sul resto non trovo nulla da ridire: i suoi sentimenti e le sensazioni sono chiare, i motivi epr cui bigia anche e dalle sue descrizioni, anche gli altri personaggi acquistano vita. Mi sembra quasi di vedere la madre di naru che dice quelle parole sulla figlia, i professori che la giudicano e tutto il resto. Questo ci fa intendere la cosa più importante: il malessere di cui è vittima non è nato in seguito all'incontro con Nevius o alla sua scomparsa, esisteva già e l'incontro con questo ragazzo ha contribuito semplicemente ad acutizzarlo. E leggendo mi rendo conto che ci hai infilato di tutto, anche pezzi del live:la prima volta che l'ho letta non ci sarei arrivata mai, ora ho capito cos'è (e soprattutto DI CHI è) la canzone che accompagna Naru e sono rimasta *_*. Me la vedo proprio camminare canticchiando al canzone con la rosa appuntata. Questo partire da ancora prima dell'incontro di lei con Nephrite è assolutamente perfetto, ci permette di scandagliarla da ogni lato e tappare quei buchi che prima non sapevamo neanche esistessero. Ci hai rivelato con magnifica naturalezza come a Naru sia venuta l'idea di portare Nevius a mangiare la chococake senza che questo risultasse un plus ma anzi, il tutto si armonizza perfettamente col resto della storia rendendola più completa. E nonostante come personaggio Naru mi appaia assolutamente insignificante, grazie al tuo scritto ha acquistato una vita, un'essenza, mi fai addirittura venire voglia di andare a mangiare la chococake con lei e io NON POSSO u.u perché mi ingrasso, perché la cioccolata mi fa male e mi fa alzare la pressione e soprattutto perché lei è un anime e io no u.u. |
Wow, che altro dire! |
Finalmente riesco a leggere e recensire questa tua fan fic.
Naru è uno di quei personaggi dell'anime che magicamente scompare nel nulla.
La cosa che mi è piaciuta di più di questo personaggio è la sua triste storia con Nephrite, erano davvero stupendi insieme e quando lui è morto ci sono rimasta malissimo, mi ricordo ancora i pianti che mi feci. Infatti non mi è mai piaciuto il fidanzamento di Naru con Umino, anche perchè non credo che le sia passata così facilmente, nella tua storia analizzi molto questo aspetto.
Hai descritto in modo molto dettagliato tutte le azioni e i pensieri di Naru, sono molto reali.
In particolare mi è piaciuta molto questa frase:
"Forse le persone credevano che fossi una senza tetto, o una barbona, e a me piaceva così. In fondo lo ero, ero una barbona. Una persona persa. Una persona a metà. Una invisibile."
Forse lo era davvero, una persona sola cerca di trovare un appiglio in qualsiasi cosa. Anche la più banale.
Sarebbe stato bello se Usagi avesse fatto ritornare Nephrite in vita anche solo per un giorno, per Naru, per mangiare la famosa ChocoCake, sarebbe stato bellissimo.
E a questa domanda: "Posso avere nostalgia di cose non successe?" Personalmente rispondo "sì".
Per me si può avere nostalgia di cose non successe, si possono avere anche dei rimpianti, infatti io mi domando sempre cosa sarebbe successo se non mi fossi mai trasferita, come sarebbe stata la mia vita se fossi rimasta più tempo nel mio paese natale.
Per il resto, il tuo stile mi piace molto, charo e scorrevole, in certi punti di questa fan fic sembra proprio di essere nella scena.
Bravissima.
A presto
Silvia.
|
Ho letto quasi tutto di te. Da poco ho cominciato anche a leggere "Nemesis - Stelle per tutti", però non ho mai lasciato una recensione per paura di risultare troppo banale con i miei commenti.... Però, questa volta, la storia mi ha trasmesso così tanto che non mi importerà di risultare banale. Scrivi in un modo impeccabile! Secondo me, divinamente!!! =) |
Diciamo che questa storia è un particolare, forse perchè la protagonista è Naru che via via diventa sempre più marginale nell'anime e alla fine si conosce molto poco, nonostante sia presente dalla prima serie. |
Dunque, ammetto che è......stana. |