Ecco, con quante? Sette righe mi hai fatta piangere. Hai reso alla perfezione l'immagine di Snape.
Baci

Melanie

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Malinconia...appunto. Hagrid non fa eccezione. Bello anche quest'ultimo capitolo, coerente con il personaggio. Come gli altri, del resto. Hai saputo dar voce ai pensieri e alle emozioni più intime di ciascuno, i loro rimorsi, debolezze, lati nascosti, desideri; ti ammiro molto per questo. Adoro le storie introspettive! I miei complimenti!:)

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Di questo capitolo mi ha colpito molto la semplicità: riesci a far commuovere con poche, efficaci parole. Anche perchè è così terribile quello che è successo a Neville...In effetti, nel Natale di tutti c'è una profonda malinconia con la quale ognuno ha imparato a convivere, rassegnazione quasi. Anche nel caso di Bellatrix, perchè lei in fondo sa che Voldemort non potrà e non vorrà mai ricambiarla, che si deve accontentare di essere la sua serva. La più fedele, certo. Ops, questo era il Natale di Neville...Finora sono tutti descritti molto bene, comunque! Brava! 

Povero Sirius...che ripensa con nostalgia ai suoi amici, uno dei quali lo ha nel frattempo tradito, causando la morte di un altro di loro. E' verissimo, per quanto possa essere legato a Harry, rimane un uomo solo e sconfortato da tutto ciò che ha dovuto subire. Amo molto Sirius, e di conseguenza anche questo suo riuscitissimo ritratto.

Anche Bella è resa benissimo...lei e la sua ossessione per Voldemort. Qua specialmente avrei voluto che la storia continuasse...solo per sapere come avrebbero trascorso insieme questa stupida e inutile festa Babbana!XD No, scherzo, però la curiosità c'era. Ma mi è comunque piaciuta molto, complimenti!

Bella questa tua idea di raccontare il Natale attraverso gli occhi di personaggi così diversi!!:)   Una trovata davvero originale. Anche se forse mi sarei aspettata che le singole storie fossero un po' più lunghe, ma so bene che la difficoltà consiste proprio nel riuscire, con poche parole, a trasmettere tanto. Io non ce la farei mai...
Per quanto riguarda il Natale di Piton, be'...è struggente e malinconico, quindi estremamente adatto alla sua situazione!:(

Questa recensione è per tutti i capitoli. Bene partiamo:
Il primo mi ha lasciato una tristezza infinita. Povero Sev che ormai passa ciò che gli resta della vita in una solitudine straziante. Si vede che tiene davvero molto a Lily, che non l'ha dimenticata dopo tutti quegli anni e che si sta ancora punendo per aver scelto il lato Oscuro a lei.
Il secondo mi ha fatto capire che Bella vede e vedrà zio Voldy come unica persona davvero importante. Bella vede il caro zio forse come l'unico che può dare un senso alla sua vita altrimenti vuota e senza significato.
il terzo mi ha fatto stare in pena per Sirius. Lui, dopo tutte le sofferenze che ha passato non si merita di soffrire ancora. 
Il quarto è quello che mi è piaciuto di più. Neville che deve sopportare ogni giorno la consapevolezza che lui ha i genitori ma non può parlarci veramente. Li vede lì immobili con lo sguardo vacuo. Tristissimo.
Il quinto mi ha stupito. Non avrei mai pensato che Hagrid potesse pensare a sè con una famiglia e dei figli (al massimo lo vedevo che intrecciava una relazione con Madame Maxime) però mi è piaciuto, soprattutto quando dice che Hogwarts è la sua casa. Sinceramente quasi tutti noi vorremmo che il castello fosse casa nostra =)
Alla fine di tutto devo dirti brava. Solitamente quando leggo i testi troppo troppo corti non mi lasciano granchè ma questa raccolta mi ha lasciato varie emozioni. Grazie mille e continua così 
Bacio Caroline

Sette righe per raccontare l’amarezza e il dolore di un uomo, sette righe per mostrarci l’inferno di una persona troppo spesso ferita, anche dalla donna a cui dedica ogni pensiero. E che dire del pacchetto – rosso e oro, i suoi colori - gettato tra le fiamme come un’offerta rituale ad una dea lontana e distante? 
Non amo Lily* e il suo stupido orgoglio: so solo che Severus si culla nel suo ricordo da troppo tempo per capire che forse è ora di iniziare a vivere davvero.
 
La sofferenza di Severus mi emoziona profondamente perché la trovo immeritata e ingiusta.
 
Brava Giorgia.
 
(*ma la tua di “Ci sei sempre stata” è tutta un’altra cosa)

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