Recensioni per
Il paese delle meraviglie non è sempre rose e fiori
di British_Girl_Alice

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
30/06/11, ore 21:41

Questo capitolo è migliore dle primo che, probabilmente, è servito da trampolino di lancio.
Complimenti per la scrittura chiara e scorrevole.
Purtroppo non conosco Donizetti e spero di non commettere peccato mortale con la mia ignoranza.
Ma a tutto c'è rimedio.
In fondo non è sbagliato essere ignoranti ma rimanerci.
Si dice che nessuno nasce "imparato"!
Davvero un ottimo lavoro!

Nuovo recensore
24/06/11, ore 22:23

Mi ricorda tantisismo Alice Human sacrifice dei Vocaloid.
La prima Alice, Meiko, è al più sanguinsoa.
Va in giro per il paese delle Meraviglie uccidendo e spargendo sangue.
Alla fine si ritrova sola nella foresta, imprigionata tra rovi di rose.
Nessuno la andrà a salvare.
Nessuno si ricorderà di lei.
Mi sbaglio forse?
Il sogno è proprio l'indroduzione fatta dai Vocaloid.
Un piccolo sogno che, con il timore di sparire, decide di far entrare le persone dentro sè.
Ottima, comunque, l'idea di farne Jeanne, Giovanna D'arco.
Complimenti.

Recensore Master
24/06/11, ore 22:20

Come promesso, eccomi qua.
Innanzitutto, mi complimento per la scelta del personaggio: Jeanne D'Arc è un personaggio che adoro sia storicamente sia nell'ambiente hetaliano. Senza contare che una persona come lei, credente ma pronta a combattere, mi sembra un buon inizio per questa prima strofa della canzone.
E' veramente inquietante! Vabbè che sono una persona facilmente impressionabile, però penso che veramente tu abbia del potenziale per questo genere di storie.
Ci sono alcuni errori, però sono sviste che non ledono la trama da thriller. Quindi basta soltanto una rilettura! Dopo sicuramente sarà anche più gradevole da leggere.
Insomma, questo primo capitolo mi è piaciuto, in particol modo quando il Sogno le dice che passerà il resto della sua vita in quel paese delle meraviglie -che diamine, è inquietante di brutto.
La lettura è scorrevole, a parte quegli errori di cui sopra, e la scelta della canzone mi piace. Quindi complimenti!, sono sicura che farai un ottimo lavoro.
Alla prossima!
claws_Jo

Recensore Veterano
24/06/11, ore 14:51

Eccomi qui! Adoro "Alice Human Sacrifice" - è pure abbastanza inquietante, ma vabbé - e i v
Vocaloid in generale ^-^ Di conseguenza questa fic ha attirato subito la mia attenzione.
L'atmosfera mette quasi i brividi, la scelta del personaggio è molto azzeccata, e il Sogno è... o.O inquietante!
Un'appuntino: quando dice  "Cosa è successo? Perchè mi trovo qui? Sono finalmente uscita?" sarebbe meglio metterlo in corsivo o tra virgolette, perchè è un pensiero (è scritto al presente, quindi suppongo sia così). Inoltre ci sono alcuni errori, non troppo gravi, ma c'è l'uso della terza persona anzichè la prima. 
Ecco, e poi in un punto hai dimenticato le virgolette che pongono fine ad una frase. 
Sono cose a dir poco insignificanti, ma mi pareva giusto fartele notare ^^
Passando alla recensione...
Trovo l'idea originale, come già detto sai rendere bene l'atmosfera angosciosa ed i sentimenti di Jeanne. Le strofe sono messe al punto giusto, contribuiscono a creare l'enfasi del racconto. 
In particolare: "Un'Alice viene ricordata per qualcosa di importante che ha fatto" - "Viene ricordata dopo che è morta." 
Queste due frasi sono il "punto chiave" del racconto, o almeno io le ho percepite come tali - potrei sbagliarmi o.O - infatti, mi hanno trasmesso tutta la paura di Jeanne! 
Non vedo l'ora di vedere la prossima Alice!
Baci
Chiaki

Nuovo recensore
24/06/11, ore 13:36

Sapevo che prima o poi avresti scritto una fic su questa storia XD Comunque, passiamo alla recensione:
Ho notato con gioia che il tuo stile è molto migliorato, i dialoghi sono più eleganti e meno confusionari, e la stesura non da più la fastidiosa sensazione che tu vada di corsa. La scelta Jeanne per la prima Alice è azzeccata, lei è pur sempre una guerriera che non esiterebbe a aprirsi la strada con la spada per ottenere ciò che vuole. E la nera ironia sta proprio il fatto che il suo sforzo non solo fosse inutile, visto che essendo già morta ormai aveva già perso il suo mondo, ma anche la causa della sua punizione! In conclusione: un lavoro ben fatto nel complesso, se pur manchi un po' di descrizioni (Ma con elaborati del genere è una lacuna che si può anche non considerare), i sentimenti di Jeanne sono stati espressi bene (sopratutto la rabbia e la confusione, fondamentali per la prima Alice) e l'inganno del sogno formulato perfettamente, quindi la mia valutazione è largamente positiva.

P.S. Sono curiosa di vedere chi saranno le altre Alici... Conoscendoti, sono sicura che tu non è abbia idea, vero? XD Se hai bisogno di personaggi storici, non esitare a chiedere, Bye!

Recensore Master
24/06/11, ore 00:25

Non male davvero la stuttura della storia, a cominciare dalla scelta della canzone (non mi dispiace affatto il fenomeno Vocaloid, e quella scelta mi sembra una delle migliori, anch se decisamente inquietante) che mi sembra ben s'armonizzi con il testo del racconto, mi sembra ben reso il senso di estraneità della protagonista, catapultata in un mondo non suo e mosso da leggi che fatica a comprendere, inoltre chi veniva visto come potenziale guida in realtà si rivela infido, mostrandole come via d'uscita quello che invece era il modo per restare per sempre, forse ci sarebbe da avere qualche dubbio di tipo etico sulla scelta della protagonista di aprirsi un "varco" in tal modo, ma in essa si combinano quelle che potrebbero essere viste come due "sospensioni delle regole costituite", la prima è quella data appunto dalla particolare dimensione dove si trova, che potrebbe ubbidire a regole che non sono le nostre hic et nunc, ergo quello che qui sembrerebbe sbagliato là non lo è, ma qui interviene anche il background della protagonista, in missione per conto del suo re e mossa da volontà superiori, che quindi non può certo perdere tempo in quel modo se c'è da liberare Orleans. Divertente poi la parte finale, anche se sa di atroce beffa verso la protagonista (mi ha ricordato uno dei racconti minori di Kafka, l'apologo dell'uomo di campagna che parla con il guardiano della porta della Legge)
In sintesi: storia decisamente godibile, complimenti.