Ciao!
Perdona l'impropronibile ritardo,ma sono appena entrata in vacanza e per recuperare tutto il tempo perso sto facendo i salti mortali.
Bene, questa volta parli di Takao. Non è il mio personaggio preferito, ma devo ammettere che ho trovato molto interessante l'ottica nella quale lo hai prsentato.
Rispondere al dolore con la finta allegria. La figura del pagliaccio è quanto di più terribile ci sia su questa terra: costretto a far ridere anche quando muore dentro. Poi, essendo una fan accanita di Joker, non puoi capire quanto mi abbia attratto questa tua interpretazione dell'eccessiva vivacità di Takao.
Inoltre, sono anche una sostenitrice della teoria pirandelliana delle Maschere, quindi ancora un punto in comune.
Cervantes si chiedeva nel suo Don Chisciotte "Chi è il vero matto, colui che lo è o colui che finge di esserlo?"
Bella domanda. Stando alla tua interpretazione, direi che la seconda possibilità è quella da scegliere. Ma se consideriamo che Takao è stato indotto ad odiare le cerimonie di tutta apparenza da eventi veri, che l'hanno fatto impazzire... ah, be'. In questo caso, le opizioni da accettare sono tutte e due.
A dire il vero, non mi sono mai piaciuti nè il padre, nè il fratello di Takao. Li ho sempre trovati personaggi trattati superficialmente e spalmati lì, tanto perché dovevano esserci. Nemmeno l'entrata di Hitoshi nella BEGA ha un significato completo. Inutile, non è un filo importante, la trama sta in piedi lo stesso, anche se viene reciso.
Va bene, queste sono mie considerazioni gratuite.
La cosa che più ho apprezzato di questa shot è stato il tentativo di dare una profondità "goticheggiante" alla personalità di Takao, considerato l'elemento più solare della serie. Interessante esperimento. Se non altro, rendi tutto molto inquietante. Sapere che dietro un'apparente gaiezza e spensieratezza c'è dolore, amarezza e desiderio di morte -perché lui aspira a quello- lascia sconvolti e fa riflettere su quanto la vita possa essere tremenda e incomprensibile, a prima vista.
Il dramma umano della scomparsa della madre, dell'abbandono di Draggon perché, immagino, ormai il ragazzo sia troppo grande per giocare con le trottoline, rende questo protagonosta più simile ad un essere in carne ossa: Takao ha smesso di essere un personaggio di un anime/manga.
E' nel dramma che gli uomini si uniscono e capiscono. La gioia è un sentimento egoista.
Ed è forse questo, il suo più grande segno di maturazione.
Bene, concludo qui questo mio delirio pazzoide. Spero di non averti importunata e di aver almeno inteso un 10% delle tue reali intenzioni.
Saluti, alla prossima e buone vacanze.
*Halley* |