Ciao,
ho divorato questa storia nel giro di pochi giorni, era da tempo che non mi capitava di rimanere piacevolmente colpita da un racconto e raramente recensisco se non per qualcosa che mi ha molto affascinata. Mi scuso se posto una recensione a fine racconto e non ti ho seguita passo dopo passo, ma per me una critica ben fatta deve realizzarsi solo dopo aver concluso l' ultimo capitolo, per una visione globale. Adoro la descrizione dei luoghi, delle persone, dei gesti e dei pensieri che attraversano la mente dei personaggi; spesso mettendo in secondo piano i dialoghi. Adoro inoltre la ricercatezza delle parole e delle immagini, la verosomiglianza storica , la coerenza  dei protagonisti con gli originali. Io sono il tipo che per pigrizia e per lo scoraggiamento non inizia o non completa una fan fiction, per questo non ho mai voluto cimentarmi come te nell' omaggiare Il Fantasma dell' Opera. Ma se lo avessi fatto, credo che anche io avrei puntato su un Erik diviso da due Donne, Christine a cui è rivolto un amore platonico in quanto ideale di donna a cui aveva riversato un misto di affetto paterno e la dedizione di un artista che dal materiale grezzo ha plasmato qualcosa di cui poter tesserne le lodi (questa l' idea che avevo già dal film, purtroppo mi manca ancora il libro di Leroux e quindi mi baso su quello da cui è tratta anche questa storia).
E l' amore di un' altra donna con cui scopriva l' amore vero, quello coltivato gradualmente, quello terreno, quello passionale e complice, quello che ti fa ritornare sulle proprie scelte e  che mette in dubbio chi sei, quello che ti pone mille dubbi e scava silenziosamente nel proprio animo senza lasciare cicatrici esterne, l' Amore che nessun capolavoro umano puo' sintetizzare, il quale è purtroppo stendardo di un amore più universale; non mera possessione per appagare un vuoto, ma un ponte di scambi fra pari , quanto più possibile fluido e senza intoppi.
Ma se lo avessi fatto io di certo non avrei mai raggiunto le tue vette, si vede l' abilità che hai nell' intessere qualcosa di appassionante, ad ogni rigo dovevo rileggere per dover cercare di spremere il succo di ogni riga, per comprendere anche la più piccola cosa che si nascondesse dietro una frase un po' sibillina e questo mi è piaciuto da morire.
Il finale non era nei miei pronostici, mi immaginavo qualcosa di più tragico, pensavo ci stesse meglio in un primo momento,forse perchè vedevo molto romantica l' idea di un Erik inquieto (credevo che avrebbero affogato ogni sentimento più concreto sul nascere  per stringere un semplice ed amaro patto di amicizia, causa anche il tarlo dello spettro di Christine che avrebbe logorato anche l' ultimo spiraglio di un' esistenza felice per entrambi; o la morte della tua eroina), in questo giudizio sono forse stata troppo cattiva con Erik, quasi quanto gli aguzzini che lo avevano relegato nella sua oscurità, ma ora mi accorgo che è meglio così, anche io adoro il lieto fine, se non nella "sua realtà" almeno in "questa realtà" deve trovare la sua pace e non più solitudine. Hai intrecciato perfettamente questa storia d' amore, non "stucchevole" e perfetto contraltare a quello che riservava per Christine. Un amore che si muove più nel teatro della propria mente che nelle azioni dei suoi attori, quando solitamente in altre fanfiction si predilige più il secondo punto.
La tua Lucia sembra davvero una versione in gonnella del Phantom, ma nella sua similitudine conserva un carattere unico e  sfaccettature differenti da quelle del suo amante e che non mi fanno pensare a due individui uguali che stanno insieme comprendendo l' uno il dolore dell' altro così da formare una coppia per consolarsi pateticamente a vicenda. Io di solito prediligo personaggi in antitesi ed opposti che si amano, perchè mi piace il confronto di due mondi molto distanti che sanno appianare le proprie divergenze per trovare un punto in comune in nome dell' Amore, ma a questo punto sono io la sognatrice e non il nostro amato Erik. Ma come ho accennato, stavolta amo il rapporto bilanciato tra i due, sembra più autentico ed un amore più vissuto, maturo e faticato, ma che ESISTE PER ENTRAMBI. Gran bel personaggio la tua Lucia, una degna Regina, molto più di quell' agnellino di Christine che sicuramente risulta una figura annichilita in confronto al suo ex spasimante e che ora sarà per lui solo un braciere spento che serba nelle sue ceneri un lieve calore, ma non più il fuoco ardente che prima lo riscaldava; in questo son conscia che forse la Daaè ritornerà a galla ogni tanto, ma sarà debole e lontano come reminiscenza del suo passato, in quanto il suo amore per Lucia è molto più intenso ed avviluppante anche se a volte resta difficile a lui stesso poterlo comprendere .
Io invidio Lucia, un' altra si sarebbe arresa in partenza dal timore di non poter mai sovrastare il ricordo dell' altra donna, ma giustamente questa donna è una combattente ed ha vinto il suo paradiso, quella felicità che per umiltà e consapevolezza non agognava. 
Concludo qui anche se avrei molto da dirti e complimentarmi con te, ma non voglio tediarti, la mia è vera ammirazione, spero non risulti una piaggeria. Questa storia è stata davvero coinvolgente, mi spiace non leggere molte recensioni perchè tu meriti.