Recensioni per
Senseless ~ La dama, le rose e il Castello
di Be Mine
Rieccomi, seppure un po' in ritardo. |
Leggere tutte queste notizie, queste situazioni in cui la follia è rappresentata e si esterna in modi diversi, fa entrare in un strana spirale, è una specie di porta che permette di entrare nella storia, senza però donare la chiave di volta per capire come si svilupperà questa " follia" nei due personaggi.
E' l'inzio del viaggio, non solo per i personaggi, ma anche per chi legge perché ognuno secondo me, in alcuni momenti, magari non si sente come gli altri e si guarda intorno spaesato. Non dico altro perché potrei anticipare qualcosa che salterà fuori negli altri capitoli, un bacione.Complimenti!
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Allora, ho letto per prima cosa questo capitolo nuovo, in modo da avere la mente pulita, per capire le emozioni che suscita, senza essere influenzata dal vecchio e poi mi sono riletta l'altro, in modo da vedere se mi rendevo conto del cambiamento che ti ha portato a volerla riprendere in mano dall'inizio.
La prima cosa che mi è saltata all'occhio, è l'oscurità, non so bene come definirla, visivamente per fartelo capire, potrei definirla come una cappa che racchiude la storia, o per lo meno i personaggi che si muovono al suo interno, almeno questo discorso vale per roy e la donna.
Hughes è rompiscatole e sei riuscita, anche se il contesto è particolare, ad infilare bene il suo carattere solare, che però ripeto, viene come inglobato in questo strano alone, in questa foschia torbida, che può essere sollevata solo con il tempo.
roy sembra essere più cupo, quasi avvolto da un'oscurità maggiore rispetto al capitolo che avevi scritto in passato, diciamo meno simile al personaggio che conosciamo, più maturo e conscio di esserlo, ma soprattutto meno incline a far entrare un qualsivoglia spiraglio di luce nella sua vita, che si trascina in una sorta di apatia.
Una domanda su un frase in particolare, che penso sia volutamente stata scritta così, ma che risulta un po' pesante, forse a causa della stessa parola ripetuta tre volte: il secondo "signore" si può eliminare perché comunque il rispetto della cameriera viene espresso dal termine usato dopo, però ripeto, se è volutamente fatto per esprimere il rispetto di lei, allora no problem.
Un pezzo mi è piaciuto particolarmente:
E forse per paura -ma la paura aveva mai fermato le rivolte?-, forse per indifferenza -e quella si, spaventa più di qualsiasi altra reazione- o forse per mancanza d’animo: silenzio, quiete, solitudine, il Castello, il promontorio…
Probabilmente in quel momento Dio era ancora lì, col suo grande puzzle, a domandarsi dove fossero finiti quei due pezzi che s’incastravano così bene.
Sembra che con questo tu voglia dire che loro, anche se presenti fisicamente nella stanza, in realtà sono altrove, uno magari a causa della follia ( anche se non penso sia il caso di Ed, il suo è un rifugio voluto razionalmente, almeno, conoscendo il suo carattere, ha reagito in un certo modo solo per salvare ancora qualcosa di lui, quello che ancora non è stato distrutto) e l'altro, roy, non c'è per proprio volontà, forse a causa dell'evento passato che vuole approfondire, forse perché non ha mai trovato un motivo per vivere davvero e fino a quel momento è solo sopravvissuto, vedremo nel seguito cosa verrà fuori. non so se sono riuscita a esprimere bene quello che volevo dirti, ci sentiamo presto.
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Ed e Roy sono veramente due pezzi dello stesso puzzle che si incastrano meravigliosamente bene. Ma il nostro Mustang dovrà essere paziente, con Edward, preda della follia... |
ciao! |
Sai, dopo aver letto questo prologo, questo piccolo spazio dedicato interamente a piccoli stralci di poesia (sia pure folle), mi verrebbe spontaneo chiederti se tu abbia mai avuto rapporti con persone comunemente denominate "pazze". |
Oh, finalmente vita in questo fandom. E per vita intendo RoyEd, per essere chiari... |