Recensioni per
Le Lancette del Destino
di Quintessence

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/06/12, ore 23:23

Mi chiedo come tu riesca a mostrare le scene che ci proponi, così vivide e chiare?!
Hai la capacità di lasciare che i personaggi e le loro vicende entrino nella mia testa e facciano quello che tu hai scritto.
Mi è piaciuto moltissimo la caratterizzazione di queste paladine della legge che di combattenti, qui, hanno ben poco. Mi piace il tuo stile crudo e privo di melliflue cornici che rendono le letture noiose e troppo prolisse, mi piace il tuo mescolare il mondo delle senshi a quello nostro, facendolo con una naturalezza tale da farlo apparire normale, come se le senshi esistessero nei nostri giorni, come se quel che hai scritto fosse un episodio di vita vissuta e raccontato in un bel libro.
Sei stata superba nel far apparire gli episodi quasi casuali e poi nell'intrecciarli designandoli come protagonisti di un unico e ciclico schema.
Insomma, in questa one-shot c'è tutto ciò che un lettore cerca in una fanfiction e, prima su tutte, troneggia l'originalità e la maestria con cui hai tratto non solo la tematica da te trattata, ma i personaggi stessi.
Scritto davvero meritevole e in perfetto stile sailor.
Il primo posto, credo proprio ti sia spettato di diritto!!!
I miei più sinceri complimenti Quint!

Kim Na Nà

Recensore Master
09/12/11, ore 17:03

Io…sto…sto piangendo senza essermene resa conto.
Ho amato ciascun periodo, ogni frase, qualunque singola parola. Le parole che hai usato, le immagini che esse hanno evocato e la vicenda che hai narrato, tutto ha concorso a dare vita ad un componimento talmente pregevole da farti meritare tutta la mia stima e la mia ammirazione che, anche se non è molto, è ciò che posso offrirti.
Per la prima volta, ho trovato la trattazione di una tematica poco consueta: la scabrosa questione morale delle senshi. Sì, la ritengo scabrosa, perché queste ragazze si sentono paladine della legge, ma la realtà dei fatti è che, di paladine, hanno ben poco se le si pensa inserite in un contesto di vita pacifica e priva di minacce aliene.
Mi ha colpita la tua scelta di far emergere l’umanità della rapinatrice, le hai dato non una scusa per essere ciò che è bensì una motivazione e, così facendo, l’hai caratterizzata come una donna con una ben precisa storia alle spalle, divincolandola dal solito ruolo di cattiva, che mette in atto l’azione deplorevole solo al fine di spingere l’autore a far compiere grandi gesta alle eroine della storia.
Hai legittimato l’esistenza di quella donna, ne hai tratteggiato non solo i principali suoi lati caratteriali e comportamentali, ma hai dato addirittura un estratto del suo vissuto, rendendola umana. Io mi sono ritrovata a versare qualche lacrima per lei, senza accorgermene. Complimenti!
La questione posta al centro dell’intero componimento poi, merita ulteriore considerazione e riconoscimento del suo valore. Le ragazze che hai presentato qui, sono sì normali individui alle prese con le faccende più o meno importanti di tutti i giorni – vedi Setsuna e la perdita del lavoro, Haruka e il risultato sportivo, Michiru e la condivisione dei suoi interessi, Rei, Usagi e le altre amiche impelagate in vari affari – ma hanno capacità che vanno aldilà della normale comprensione, per tanto è giusto che operino all’interno della società con i mezzi di cui dispongono, per rendere l’ambiente in cui vivono un posto migliore. In sostanza questo è il principio che dovremmo tutti adottare per partecipare attivamente alla costruzione di una società che funzioni. Nel nostro piccolo, tutti dovremmo adoprarci affinché possiamo apportare un contributo significativo al bene della collettività, sia esso un’opera di volontariato, un lavoro svolto con perizia e solerzia, o comunque una qualunque attività atta a favorire la buona qualità di vita della pluralità di persone cui facciamo parte.
Le senshi sono persone come tutti, che è giusto si impegnino nel loro piccolo, ma avendo i poteri, il loro contributo in società ha certamente una rilevanza maggiore rispetto a quello altrui, tuttavia non più importante. Tutti dobbiamo sfruttare le nostre capacità e abilità per favorire il bene comune, senza essere egoisti e senza chiuderci nel nostro personale mondo di comodità; le guerriere sailor hanno capacità particolari ed è giusto che le sfruttino. Secondo me, Usagi ha capito proprio questo al seguito dell’esperienza drammatica appena vissuta alla posta.
Sai, penso che questa storia vada letta per diletto, ma credo anche che possa fungere da monito per tutti coloro i quali vivono in un mondo chiuso di cristallo e che poco si curano di guardare al di fuori di esso.
La presenza delle frasi tratte dalle canzoni, abilmente inserite tramite lo stratagemma della radio, ha arricchito una bellissima storia, significativa nei contenuti e con un’ottima resa dinamica delle scene clou.
Mi è piaciuto molto leggere questo componimento, grazie.
 
(Recensione modificata il 09/12/2011 - 05:08 pm)

Recensore Master
11/11/11, ore 12:13

Finalmente sono riuscita a leggere questa storia, l'ho visualizzata più di una volta ma non sono mai riuscita a fermarmi, chiedo perdono :D. In ogni caso l'ho letta molto volentieri, la trama è davvero originale e in pochi riescono in questo obiettivo: colpire con l'originalità.
La storia è molto scorrevole, ho apprezzato molto l'alternanza degli eventi: i salti temporali mi hanno sempre affascinata; e il tutto è accompagnato dai due speakers alla radio,  Shin e Miki, sono davvero forti *-*. Altri aspetti che mi ha fatto piacere trovare in questa fan fic sono Haruka e Michiru con il loro litigio e la loro visita al planetario, ho sempre adorato l'astronomia, merito di Sailor Moon, e la descrizione delle stelle e delle costellazioni mi hanno davvero fatto diventare gli occhi a cuoricino.
Mi hanno divertito anche la scena tra Usagi e Mamoru al ristorante, quando lei gli piomba adosso e la scena tra Makoto e Minako all'agenzia di viaggi, mi immagino la faccia delle due ragazze dopo aver sentito il prezzo del viaggio, ahah vabbè che per un'amica si fa questo ed altro, cosa vuoi che siano un "pò" di Yen? 
Ciò che invece mi ha sorpreso maggiormente è la confidenza di Setsuna a Rei, e non a Haruka o Michiru, le prime due persone a cui avrebbe potuto chiedere aiuto, invece non lo ha fatto, si è abbandonata alle lacrime dalla miko, che subito è stata disposta ad aiutarla. 
Poi vediamo un nuovo personaggio in questa fic, e non è la rapinatrice a cui penso, ma al destino: che fa si che Ami spedisca un pacco a Usagi, Usagi che lo deve andare a prendere alla posta, Rei che decide di aiutare Setsuna andando anche lei lì, Haruka e Michiru che devono andare sempre lì per pagare le bollette, Minako e Makoto che perdono la metro e si ritrovano anche loro lì.
L'unica cosa sul quale ho qualche dubbio è il finale,  sembra un pochino affrettato ma giusto un pochino :).
Pe ril resto questa storia mi è davvero piaciuta.
A presto
Silvia

Recensore Master
14/09/11, ore 16:36

ma devo anche recensire??? cavoli, ti ho dato 100/100 come punteggio durante la gara. Spero ti basti per capire il mio immenso apprezzamento. grandissima!!

Recensore Junior
21/08/11, ore 13:01

Lo sai che ho adorato questa tua storia, in perfetto stile sailor ma che sembra trasportarsi ai giorni nostri. Il contenuto del pacco lasciato in sospeso alla fantasia del lettore, della crudezza che spesso e volentieri in Sailor Moon non viene mostrata ma c'è, sempre.
Mi è piaciuta tutta la casualità degli eventi che, a poco a poco, si sono riuniti come degli ingranaggi che già girano, ma che ancora si devono incontrare per dare vita ad un orologio senza tempo (hauhauah si adesso sfottimi per sta roba filosofica, ma a me piace v.v).
Insomma vittoria più che meritata, vorrei saper scrivere come te e spero che un giorno riuscirò a superarti (certo che lo farò! Perchè tu intanto impazzirai per gli esami e inizierai a vivere con 10 gatti in una cappell di Milano).

Recensore Master
18/08/11, ore 22:57

Ciao ^_^
fialmente sono riuscita a lasciarti un commentino ...
La storia mi è piaciuta molto ... non solo come trama, ma soprattutto per l'ordine con cui hai esposto i fatti.
Sembra quasi un film, c'è l'inizio tranquillo, poi il colpo di scena, flashback, le storie che si intrecciano e il finale ... in effeti il finale potrebbe diventare un gran finale, perchè si sente quasi la mancanza di qualcosa ... ma anche così ha il suo perchè!
Beh, il primo posto è davvero meritato, come orginalità ci siamo, e poi hai un modo di scrivre veramente bello e scorrevole ... complimentissimi ^_^
Alla prossima,
Maria

Recensore Veterano
26/07/11, ore 23:02

Dunque, inizio affermando con sicurezza che questa fanfic mi è piaciuta e l'ho letta volentieri.

La storia scorre molto bene, è buona l'idea di un anticipo temporale per creare suspence, e mi è piaciuta la voce della radio che accompagna le varie scene. L'impostazione della trama per me dunque è ottima.

L'idea in sè è originale se associata a SailorMoon, un po' meno in generale: un super-eroe che sente di aver ricevuto i suoi poteri non solo per qeustioni sovrannaturali, ma anche per combattere la criminalità quotidiana, è storia vecchia: SuperMan, o SpiderMan solo per citarne due...senza contare che,  a questo punto, si potrebbe andare ancora più avanti con il ragionamento: una come SailorMoon potrebbe fermare delle guerre, genocidi, violenze su bambini e donne in mezzo mondo...se fossi stata io la Usagi della storia, l'episodio mi avrebbe stimolata, più che a fermare rapine, a fermare quel tipo di violenza che ha instillato la follia nella mente della rapinatrice (hai citato la guerra, no?). La riflessione finale di USagi è un po' tirata per i capelli, secondo me, da questo punto di vista. 

Lo stile scorre facilmente, è buono e molto visivo, rende bene le scene nella mente; alcuni punti forse andrebbero un po' limati, ma forse è solo un mio punto di vista :)

Un particolare che non mi ha convinto molto è l'ambientazione così poco Japan. Molti particolari da te citati (il cappuccino ad esempio) non sono affatto adeguati ad una storia ambientata a Tokyo, così come l'utilizzo di canzoni solo ed esclusivamente in inglese (in Giappone ascoltano molta musica Jap), ed altri piccoli dettagli che fanno sembrare la storia ambientata a metà in una città come New York, ed a metà in una città italiana. 

Ciò che invece ho apprezzato molto è la buona documentazione su altri particolari, primo fra tutti la descrizione della costellazione (anche se mi aspettavo che avesse un significato recondito, che poi non ho trovato). Apprezzo molto un elemento ben inserito e ben spiegato, e questo mi è piaciuto.

Recensore Master
15/07/11, ore 14:49

Lessi questa meravigliosa shot sul pullman mentre tornavo a casa dall'Università i poteri dell'Iphone), adesso finalmente posso recensirla!

Credo che nel tuo caso tutto ciò che un recensore possa scrivere possa risultare banale e già detto però credo pure sia doveroso e spontaneo farti i miei più sinceri complimenti per questa tua produzione che - giustamente - ti ha fatto vincere un contest in cui in giuria c'era una delle autrici più brave e stimate: ellephedre.

Ho amato tanto la tua idea della radio, sai, a tratti ha fatto sì che questa shot mi ricordasse il film 'Radiofreccia' in cui lo speaker radiofonico interveniva e commentava aiutando lo spettatore a riflettere.
Mi è piaciuto da morire l'inizio, la canzone Drops of Jupiter che è azzeccata con la giornata di pioggia e la mia bellissima Usagi che scende dal taxi. Ti giuro, mi sarebbe piaciuto vedere un film con lei in questa scena :D

Molto bella anche l'idea di accennare alla rapina e poi usare la scena come epilogo, ripartendo dall'inizio.

Ovviamente non ti nascondo che la parte che ho letto con più interesse è stata quella in cui i miei Usa e Mamo pranzano assieme. Povero Mamo, non fa in tempo a fiatare che lei ha già mandato giù dieci ravioli... La solita Usagi!

Il finale, devo essere onesta, l'ho letto due volte, nel senso che non ho capito bene perché lei teme di essere dimenticata.

L'idea della radio che alla fine si spegne, dopo aver commentato l'intera giornata, è stata una bella trovata, un bell'accostamento.

Non ti posso dare la bandierina d'oro, metto la verde.
E tantissimi complimenti per la tua vittoria, super meritata :)

Bacioni
Demy

Recensore Veterano
13/07/11, ore 22:38

Iniziamo dalla prima, perchè le cose si fanno con ordine :)

Potevo io aspettarmi meno da te?
Assolutamente no.
posso dire di amare quella radio?
E' assolutamente fenomenale, gli speakers sono da morir dal ridere! XD

questo intersecarsi di punti di vista e di storie, della vita vissuta di tutte è davvero interessante, complimenti. come scelta stilistica l'ho trovata davvero bella.
Passando al contenuto....
Ho vissuto attimi di terrore anche io, in quell'ufficio postale con Usagi.
E quando ha urlato "Reichan!" ho temuto il peggio.

Ami negli USA, che bello! ^^
In effetti un geniaccio come lei lo ci vedo proprio a studiare all'estero... già alle medie voleva andare in Germania ma poi tra una cosa e l'altra non era potuta partire...
Sono stata felice per lei.
Un pò meno per Sestuna, visto il guaio in cui s'è cacciata... forse lei è l'unico personaggio un pò OCC, vero?
Non me la ci vedo proprio la guardiana delle porte del tempo a piagnucolare... ha sempre un che di... nobile forse? in tutte le situazioni. sempre così calma, così posata.
Però Rei ha sempre un gran cuore, no?
Haruka.... non cambierà mai... mi spiace per Michiru-san, ma mi sa che dovrà mettersi il cuore e l'anima in pace... xD
E direi di si, per andare a trovare una vecchia amica e festeggiare i suoi vent'anni si può anche pagare con la carta, vero Minachan e Makochan? ^__^

Il nuovo personaggio che hai introdotto.... duro come sempre, eh?
è anche per questo, però, che apprezziamo le tue storie.
metti un pò di amara realtà anche in un contesto che di reale ha poco, eppure una luce di speranza, lì in fondo, c'è sempre.
Forse l'intervento di Venus e di Jupiter ha peggiorato la situazione.
Forse le cose sarebbero potute andare diversamente.
Forse.
Forse semplicemente le lancette del destino hanno segnato esattamente quello che c'era da segnare.

…Si dimenticheranno di me?

Noi no di sicuro.
Neanche di chi ha scritto la tua storia.

Complimenti :)
Primo posto meritato alla grande! ;)
Tomò

Recensore Veterano
13/07/11, ore 21:49

Storia per me un po' difficile da leggere, nel senso che ho faticato un po' a trovare il ritmo.
Però complimenti per la trama, davvero ben riuscita ed originale.
Il finale mi ha spiazzata, forse perchè sono troppo abituata agli happy end, però le riflessioni di Usagi mi sono piaciute.
Ho trovato un po' affrettato il finale della rapina, con la ragazza che alla fine si confida: non so perchè, ma mi è sembrato un espediente che doveva essere trattato diversamente, probabilmente perchè non mi aspettavo alcuna riflessione della rapinatrice. Però è un problema mio, non della storia.
Il destino che gioca a dadi con le nostre vite: beh, ogni tanto ci credo anch'io.
Complimenti per la storia, resto sempre incantata dal vedere cosa riuscite a creare.

Recensore Master
13/07/11, ore 19:29

Ciao!!!!
Ho letto questa storia e posso dirti che mi è piaciuta molto!
E' originale e l'ho trovata molto fluida come del resto lo sono tutte le tue storie!
Sono arrivata alla fine della storia senza neanche accorgermene!
Hai fatto proprio un buon lavoro!
Quindi tanti tanti complimenti!!!!!

A presto

Lulu

Recensore Master
13/07/11, ore 18:02

ciao

a me questa tua storia è piaciuta molto.
molto originale nella trama e nel contenuto.
Scrivi molto bene e mi piace leggere cio che scrivi.
Non avevo  mai pensato alle sailor al servizio del bene comune; idea molto originale.
le descrizioni dettagliate della vita quotidiana delle ragazze mi ha divertita moltissimo.
Ecco l'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è il fatto che quella rapinatrice si sia salvata; anche se comunque tutto ruota attorno a lei giusto?
il padre del bambino non doveva morire: che ingiustizia.
ciao cia

Recensore Master
13/07/11, ore 13:54

Cioè... ho visto questa storia ormai da qualche settimana: ci incappai alle due di notte e non andai a dormire finché non l'ebbi finita *_* e come al solito, come succede per tutti i tuoi scritti, non sono rimasta delusa. Purtroppo, solo oggi ho trovato il tempo di recensirla. Adoro come scrivi, come ti ho detto già in un'altra sede, sei accurata senza essere prolissa cosìcché le scene che descrivi non risultano affatto difficili da immaginare: ho visto la giornata di pioggia in tutto il suo grigiore, l'immagine del taxi che spiccava quasi rischiarando la giornata e gli stivali di Usagi che, dapprima immacolati, si sono macchiati con il fango. Mi è piaciuta molto anche l'introduzione della radio, che sembra scandire perfettamente la vita delle nostre protagoniste e dà un tocco di quotidianità. Anche il fatto che Usagi vada all'ufficio postale appare perfettamente normale: dopotutto, sua madre potrebbe averle affidato una qualche commissione da fare lì o aver ricevuto una lettera... insomma, sono gesti quotidiani per una storia in apparenza semplice ma che in realtà semplice non è e questo appare chiaro dalle righe successive quando Usagi assiste prima ad un litigio, poi ad una rapina da parte di una donna e vede rei colpita e sanguinante. Le sensazioni che Usagi prova e quelle che percepisce negli altri, le azioni compiute da ognuno in quei momenti sono descritti perfettamente, tanto da farci vedere la scena chiaramente, come fossimo lì: la lite, i poliziotti presenti ma assolutamente inutili quando la donna armata entra, la stessa donna armata, che compie una rapina apparentemente senza motivo e che solo per uno scatto di nervi, priva un bambino del padre e colpisce una persona ad Usagi conosciuta, Rei. Si sente quasi palpabile la voglia di Usagi di intervenire, fare qualcosa.... piegata però dalla consapevolezza che potrebbe anche creare più danni che altro. Ah, "Sailor Policemen" è bellissimo xdxd soprattutto perché mi sono immaginata i due poliziotti con la gonnellina alla marinara e il fiocchetto.. ghghghghgh. Ma non divaghiamo e passiamo oltre... sei riuscita in una cosa che riesce a pochi: rendere protagoniste tutte le sailor allo stesso modo. Ovviamente, anche tu inizi e termini con la protagonista assoluta... ma che dobbiamo farci? Penso di essere solo io a non poterla soffrire xd, quindi, è del tutto normale: inizi descrivendo la sua giornata, le sue sensazioni, le sue aspettative quando sente che è arrivato un pacco dall'America.. per un attimo, mi sono detta "vuoi vedere che Mamoru è ripartito?" ma poi mi sono resa conto di chi stavamo parlando e non poteva essere così scontato xd. Infatti, chi compie un viaggio è Ami e non è partita da poco, anzi... sta in America da due anni, e sta per compierne venti: basta questo per farci capire la collocazione temporale della tua storia che è, all'incirca, ambientata durante l'ultima settimana di agosto (visto che Ami è della Vergine e se non erro compie gli anni il 5 settembre) quattro anni dopo la fine della serie Stars quindi nel... uhm... 2002, stando alla datazione della prima edizione italiana (almeno a quanto mi dice la mia memoria). Anche Ikuko, seppur descritta in poche righe ha un suo carattere e una sua personalità che le permettono di interagire con la figlia in maniera attiva. Ed è a causa forse della madre e del suo pessimo umore che comincia tutto o forse a causa del pacco di Ami arrivato proprio quel giorno o a causa di altri motivi che non sapremmo mai, sta di fatto che Usagi esce di casa prima del suo solito orario. Piccolo appunto: non credo che Usagi sia cattolica, quindi... perché dovrebbe raccomandarsi ai santi? Nello shintoismo i santi non ci sono a quanto so, ci sono solo parecchie divinità venerate ma non si parla mai dei santi... al massimo, può appellarsi ai Kami... o ad Amaterasu (la dea del sole) nella speranza che torni il sole.
La scena successiva coinvolge Rei e Setsuna mettendole in una situazione che non mi sarei mai aspettata. Non riconosco quasi Setsuna nella persona piangente che descrivi, per come vedo il suo carattere non si umilierebbe mai fino a questo punto, piuttosto cercherebbe di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione e non chiederebbe aiuto ad altri, come non l'ha chiesto ad Haruka e Michiru. Non mi spiego quindi, questa sua scelta, ma capisco che dovesse starci per esigenze di trama. Si passa quindi, in gioco di evocazioni, a Minako a Makoto ed è la parte più intrisa di normalità che tu abbia scritto finora: due amiche, sedute al tavolino di un bar a fare colazione che discutono di una vacanza imminente e si prendono bonariamente in giro con nessun altro progetto se non passare in un'agenzia a comprare dei biglietti. Il gioco delle evocazioni continua: come Rei aveva evocato Minako e Makoto, loro evocano lei ed eccola riapparire sulla scena, imbottigliata nel traffico di una Tokyo allagata dalla pioggia. Il tutto sempre scandito dal gracchiare di sottofondo della radio che annuncia la cronaca prima e lo sport poi, e nel frattempo la scena si sposta su Usagi: sembra che i destini di Usagi e quelli delle ragazze evocate dalla canzone Drops of Jupiter debbano incontrarsi in quell'istante, sullo stesso tram. Ma il Destino fa muovere le sue lancette troppo velocemente e così non incontra veramente nessuna di loro tre: Rei è più lontana di dove lei riesca ad arrivare, mentre Minako e Makoto perdono il treno. Vorrebbe raggiungere almeno Rei, ma ben due barriere si parano sulla sua strada: le persone che le impediscono fisicamente il passaggio e il libro di preghiere di Rei che le fa intendere come la ragazza desideri calma. Quindi rinuncia e resta al suo posto, mentre la radio continua ad andare e viene ascoltata da Haruka e Michiru che all'inizio credevo in macchina, ma che in realtà sono in fila al planetario per una conferenza sulle stelle a cui Haruka non sembra molto interessata, tanto da infilarsi una cuffietta per ascoltare i risultati delle corse. Domanda: perché Michiru la chiama Haruka-SAN? Cioè, uhm, sono fidanzate, convivono addirittura, direi che ci sia una certa confidenza... quindi perché -san che è così formale e non -chan? Entrambi i personaggi sono perfetti, comunque, sembra di leggere delle vere Haruka e Michiru e la scena è azzeccatissima per loro... anche se, forse, ancora più azzeccata sarebbe stata una giornata di shopping... xdxd. La scena all'agenzia di viaggi è bellissima, soprattutto la parte in cui Makoto, notoriamente la più forte tra le senshi, sbianca ed è sul punto di svenire. Ma tutti i problemi hanno una soluzione e nel loro caso si chiama "carta di credito". Nel frattempo si è fatta ora di pranzo e Usagi ha raggiunto Mamoru al ristorante. Anzi.... incredibilmente lo ha preceduto! Direi che questo è il secondo elemento eccezionale della giornata (il primo è stato che si svegliasse senza bisogno del richiamo della madre) anche se poi torna esattamente quella di sempre: chiacchierona, gelosissima del fidanzato, ingorda fino all'inverosimile e permalosa. E tutti questi lati del suo carattere si ripercuotono su Mamoru che invece di restarci male, li apprezza e li ama e riesce anche a ridere quando la sua ragazza divora letteralmente quello che avrebbe dovuto essere anche il suo pranzo. Da questo pezzetto dedicato a loro si capisce come nessuno dei due viva esclusivamente per l'altro e questa è una cosa buona, che solitamente non tutti trattano: in molte fanfiction, Mamoru vive in funzione di Usagi e questa è una cosa triste perché sembra non avere altri che lei, mentre invece, potrebbe benissimo avere altri amici, soprattutto se, in questo caso, dalla fine del manga è passato un po' di tempo. Nel frattempo, la storia si avvicina inesorabile all'epilogo: rei è la prima a giungere all'ufficio postale e la situazione che le si presenta non è delle più tranquille, ma cerca di lasciar correre dedicandosi soprattutto al suo obiettivo: il regalo per Ami è acquistato, ora deve lavorare per aiutare Setsuna. E ci riesce, raggiunge il suo scopo parlando con Hayama. Ed ecco che il suo destino si intreccia con quello di altre due persone: anche Haruka e Michiru (le persone che Setsuna non aveva avuto il coraggio di chiamare per farsi aiutare) devono andare in posta per pagare le bollette e di nuovo danno origine ad una scena spassosa... lo sconcerto di Haruka è esilarante xzdxd. E poi, finalmente, i loro destini convergono: Rei si trova vittima della rapinatrice, Usagi, Haruka e Michiru assistono al pandemonio loro malgrado e tentano di far rinsavire quella che scoprono essere una donna con gravi problemi. Ma prima che possano riuscirci, la donna spara ad un bambino (se non sbaglio) e a suo padre. Poco dopo, con l'arrivo di Makoto e Minako e il gruppo quasi al completo, è arrivato il momento di tirare le conclusioni e di capire: capire che c'è una giustizia diversa da servire, che i mostri possono avere anche sembianze umane. E tutte le ragazze hanno tentato di capirla, di arrivare al cuore del problema per tentare di risolverlo... ma sono riuscite solo a guadagnare un po' di tempo e, forse, a modificarne l'epilogo, in ogni caso terminato con una tragedia, sono morte cinque persone tra cui la rapinatrice stessa e tutto questo per cosa^ Per convincere Sailor Moon che ci sono diversi tipi di giustizia -ma va?- e che forse è ora che torni a combattere. E nonostante senta quella voce, io non sono certa, date le reazioni finali, che Usagi abbia alla fine optato per tornare a combattere, perché secondo me non lo vuole veramente. L'unica cosa certa è che il sipario alla fine cala, la radio si spegne e resta solo il silenzio e non sapremo mai veramente qual'è stata la decisione di Usagi.
(Recensione modificata il 16/08/2011 - 01:12 pm)