Ho trovato uno o due -tranquillamente trascurabili- errori di battitura.
Non è che “mi piace“. “Mi piace” non è esattamente il termine adatto, a definire questo racconto. Forse perché tratta un argomento un po’ particolare e lo fa in modo tanto realistico da non poter essere definito in altro modo che crudo. Perché, come nella realtà, di fronte a fatti -condizioni- non piacevoli e che (per fortuna) non toccano direttamente in prima persona, la reazione istintiva è voltarsi dalla parte opposta, fingendo quindi di nulla. Trattandosi di un racconto, viene meno quest’opzione perché la realtà registrata è una sola, e c’è solo quella.
Tematicamente, ancor più che estivo, ho trovato questo racconto noir. Ed è lì che sta la singolarità: un noir con i colori squillanti di un’estate americana.
Mi è piaciuto il flash forward. Era affatto funzionale ai fini della trama, ma non per questo ha appesantito. Anzi, è proprio “flash“, veloce, breve. Insomma, un surplus che, però, ci sta.
Mi è piaciuto anche quel finale un po’ sospeso…
Secondo me anche il rating è giusto. Il linguaggio è adatto all’ambiente trattato, anzi, è stato anche relativamente (e, senza peccare di moralismo, diciamo ancora per fortuna) edulcorato. Raffinarlo ulteriormente l’avrebbe reso artificiale.
Lo trovo molto reale come racconto, ed è un “salto nel buio” coraggioso, davvero.
In bocca al lupo per il concorso.
Ah! Curiosità mia: Arvey senza H, è una tua scelta o una svista?
Cordiali saluti, The_Heartbreaker. |
