Ciao, buongiorno!
Nonostante sia una storia abbastanza datata rispetto ad altre, non ho potuto fare a meno di scegliere questa perché è come se mi avesse chiamato a sé e avesse quel qualcosa per avvicinarmi e addentrarmi nelle sue grazie, tra le sue idee abbastanza ponderate e particolareggiate.
La prima cosa che secondo me si nota di questa storia è il mistero che oscilla fin dal principio, sui protagonisti in primis, poi a ruota libera sugli eventi e sulla gente che in un certo modo diventa parte attiva o integrante delle situazioni descritte.
Ogni elemento descrittivo e narrativo non è mai lì buttato a caso ed è bello notare come le delicate, minuziose gesta dei due ragazzi siano evocative e importanti al fine di capire ogni tassello della storia, ma così vale anche per gli elementi più secondari e di "contorno" come (per quanto mi riguarda) lo stesso tempo, rendendo questa vicenda realistica e piena di un pathos e un sentimentalismo unico, che unisce sotto il nome di un legame fatto di sensazioni e amore artistico, sebbene sotto correnti diverse e probabilmente non c'è alcun legame particolare tra i due.
Il concetto di morte e di destino rimbombano con un suono piuttosto sinistro, inequivocabile e pieno di imprevedibilità, creando degli epiloghi che fanno piuttosto arrabbiare per il modo in cui accadono, da lettore viene quel senso di dolore e fastidio nel leggere come sogni, speranze e anime così pronte a vivere debbano lasciare questo mondo.
È una concezione piuttosto soggettiva e tocca elementi spirituali particolari e che possono far reagire in maniera diverse se non opposte ma per quanto riguarda me sono descrizioni di spaccati unici e assolutamente plausibili e realistici, si può avvertire un qualsiasi tipo di collegamento, anche metaforicamente parlando (almeno fino a un certo punto).
Hai scelto elementi artistici (concerto del clarinetto e pattinaggio artistico) piuttosto sottovalutati in questi ambiti e sentimi di farti un complimento per questo perché nonostante si parli di sport e musica (due tra le arti più sopraffine) certe sottocategorie sono considerate meno valorose e quasi inferiori.
Vedere che c'è un interesse a riguardo e ti abbia portato a creare delle descrizioni minuziose e soffermate mi ha colpito, sia a livello di lettore che autoriale per il modo in cui hai scelto parole ed espressioni.
Un ottimo mix tra narrativa e poesia, dove è possibile vedere e percepire delle descrizioni di prosa dapprima soffuse e quasi come se dovesse abituare a chi legge di quello che sta succedendo con tutta fretta, poi sempre più dettagliato ed esplicitamente introspettivo.
La narrazione con la sua ramificazione piena di colori, sensazioni e piccole gemme che danno beltà all'insieme, la poesia con la sua sintesi profonda della narrazione ma capace di essere ugualmente forte a sé stante e dando drammaticità e un'angoscia che quasi sputa in faccia da quanto è romanzata ma vicina al cuore di chi vuole viverla.
È dura leggere di due anime determinate, concentrate e così amanti della vita perdere il loro gioco battagliero in un modo così subdolo e imprevedibile... ma hanno provato ed erano consapevoli che l'esistenza è fatta di gioie e dolori, di luce e buio, contrasti che possono dare e togliere senza accorgersi del movimento impercettibile che la quotidianità dona a tutti noi.
È uno scritto che emoziona senza alcun dubbio e penso che sia unico nel suo genere per il modo in cui è stato scritto, esposte con uno stile raffinato e maturo, senza eliminare la sua componente più lirica e descrittiva, probabilmente il suo punto di forza assoluto.
Sono incantato e fiero di leggere scritti come questo, tanto di cappello perché è così che si tratta il dramma, l'introspezione e la poesia tutte unite.
Ancora complimenti sinceri, davvero!
Un abbraccio,
Watashiwa |