Ciao, cara, sono sempre tra i piedi. La recensione non sarà molto coerente in quanto al momento mi sto godendo un film dove la gente viene allegramente sbudellata da dei leoni. Eh sì, un po' di svago, ogni tanto, mi ci vuole.
Bom.
Allora, ultimamente mi è capitato di infilare un timido piedino oltre la soglia del mondo delle Grindeldore.
E devo dire che la cosa non mi è dispiaciuta, contrariamente a quanto credevo.
Eh sì, perché io sono un'inguaribile, insopportabile, inguardabile bacchettona, per cui prima di leggere Slash, Femslash, Yaoi, Sfaramantane e Pisfoparvesti ci penso a fondo. (Giusto per amor di chiarezza, gli ultimi due sono generi inventati. Sai, devo trovare qualcosa per passare il tempo - breve, in verità - che intercorre tra uno sbudellamento e l'altro. Oh! Ci sono due iene, che carine *v*)
Americanate a parte, dicevo che le Grindeldore sono un tipo di slash per me più interessante perché è più difficile leggere delle atroci puttan*te totalmente e inesplicabilmente incentrate sul lemon, mentre, al contrario, spesso gli autori che vi si cimentano si premurano di fornire delle situazioni e delle introspezioni estese su più livelli.
Insomma, si parla del dramma di Ariana, del fatto che forse Grindelwald potesse non amare Silente come Albus amava lui, che fosse tutta un'abile manovra di coercizione per portarlo dalla sua parte, dalla parte di quel Bene Superiore di cui la gente ama tanto riempirsi la bocca (niente doppisensi o mali-pensieri, Fera).
Insomma, le Grindeldore sono utili anche come stimolo mentale, a livello di complottismo, perfino.
Uh, ci sono due tizi in mezzo alla savana. Indossano due buffi cappellini, per cui ne arguisco che presto o tardi verranno divorati.
Ah-hem. Dicevo.
Questa prima storia si direbbe un ottimo cartellino di presentazione per la tua raccolta: vedere Silente che si paragona - e/o viene paragonato - a una sorta di novello Spartacus, se mi passi il parallelismo, m'aggrada assai.
E questa è solo la base su cui si sviluppa la narrazione, figuriamoci.
Se vai ad aggiungere a questo scheletro il tuo stile meraviglioso, le immagini fortemente evocative, la tua capacità di scavare dentro i personaggi... beh, allora dillo, che sei una perfezionista ù_ù
"Perché essi non sanno cosa vuol dire vivere accanto a te, Gellert.
C’è chi rifiuta la vita per la libertà. Io rifiuterei mille libertà per la vita, purché sia con te."
Questa è LA frase. Anzi, diciamo 'il periodo'. No, no, aspetta. Il Manifesto rappresentativo di questa storia.
Ma che bella, ma che brava *o*
Ma lei avrebbe intenzione di andarsene, domani? Il che vorrà mica dire che non pubblicherai le altre fic della raccolta se non al tuo ritorno? D:
Boh, fortuna che non c'è verso che mi faccia sfuggire i tuoi aggiornamenti (eccetto gli spoiler enormi ed evidenziati da enormi insegne al neon, è chiaro ù_ù).
Un bacione e palesi, enormi, ciccionissimi complimenti! |