L'ho già detto che mi pento amaramente di non aver scoperto prima questa storia, vero? Sono una scrittrice (e una recensitrice) molto prolissa e avrei troppe cose da dire su ognuno di questi diciassette meravigliosi capitoli, ma immagino che dovrò accontentarmi di fare un sunto delle mie umili opinioni qui, in questo epilogo che attendevo da tanto.
Hand In Glove ha scatenato in me così tante emozioni che non so nemmeno da dove cominciare ad elencarle; so soltanto che ci sono, che sono tutte diverse l'una dall'altra e che, al tempo stesso, sono tutte ugualmente forti. A cominciare dal confuso insieme di tristezza e felicità che ho provato leggendo la parola FINE.
Roxanne rimane e rimarrà sempre uno dei personaggi originali meglio descritti che io abbia mai trovato in una fanfiction; ricordo che avevi risposto alla mia prima recensione dicendo che temevi di aver creato una Mary Sue, ma ti assicuro e ribadisco che questa è una paura del tutto infondata :) Roxy potrebbe benissimo essere la mia vicina di casa: una ragazza - ormai donna - normale, genuina, spontanea, di quelle che sarebbero in grado di strappare una parola anche a gente timida come me o Izzy, e insieme un datore di lavoro un po' irritabile e vagamente dispotico, che però non ha del tutto dimenticato cosa significa avere vent'anni ed essere una semplice cameriera che scoppia di voglia di libertà. Ma, soprattutto, Roxy è una donna con una grande, immensa storia d'amore alle spalle, ed è una donna che deve convivere con l'altrettanto immenso dolore che questo genere di storia si trascina sempre dietro. Non a molti capita di provare quel qualcosa che c'è stato fra lei e Izzy (sto pensando alla strofa che chiude l'epilogo, "we've got something they'll never have", che io ho interpretato anche così), ma tu l'hai reso in modo molto umano, per nulla stereotipato o esagerato, e sei riuscita a far immedesimare anche me, che a quanto mi dicono sono una gelida diciannovenne insensibile.
Gelida o no, vedere i tuoi due protagonisti incontrarsi di nuovo dopo vent'anni mi ha spezzato il cuore; leggere dei dubbi di Izzy, della semplicità con cui il terrore che l'ha attanagliato per anni si è dissolto permettendogli di tornare in quel pub, vivere con lui e Roxanne l'attimo in cui si sono riconosciuti e il loro mondo è stato sconvolto... non saprei nemmeno citare la mia scena preferita, sono una pessima e confusionaria recensitrice!
Non so che altro dirti se non ripeterti ancora una volta che sei bravissima, anche se forse l'avrai già intuito dal papiro che ho scritto. Spero davvero di ritrovarti in questa sezione con una nuova storia, presto o tardi! I nostri amati Guns, o almeno le loro controfigure letterarie, vengono spesso maltrattati qui dentro, e credo che abbiano bisogno di essere infilati ogni tanto in qualche racconto ben scritto come il tuo :) Sai com'è, per prendere una boccata d'aria fresca... e, magari, chissà, per incontrare la loro Roxanne ai piedi di una chiesa ;)
Sinceramente ammirata,
Syl. |