Tu non immagini quanto questa tua fanfiction mi abbia resa felice. Primo, perché è tua. Secondo, perché è un finale davvero bellissimo. Terzo -ma non meno importante- perché mi ha trasmesso tanta, tanta ma tanta -passami il termine- puccioseria.
Non so perché tu te ne sia pentita, ma io sto morendo di gioia, era... una cosa di cui avevo bisogno di leggere, realistica, eccentrica e dolce. Leggevo e fangirlavo, ero tutta un fremito, riga dopo riga mi è stato difficile contenere l'eccitazione; certo tutti i tuoi lavori hanno dei plot molto più profondi e discosta dal tuo stile aulico ed onirico, ma non per questo significa che non sia bella, anzi, a volte lavori molto più semplici e meno elaborati sanno essere veri e propri gioiellini, mi rattrista che da anni ho perso lo spazio nei Preferiti, altrimenti questa ff già si sarebbe trovata lì.
Ho trovato delle frasi di straordinaria bellezza, tra tutte sono rimasta colpita da questa però: Era diventato più alto di un tempo, ma non era riuscito a raggiungerlo. Segretamente, ne era grato: in quel modo, gli bastava alzare lo sguardo al cielo per incontrare i suoi occhi. Non è sempre vero, che le cose più belle sono all’altezza dello sguardo. Mi ha fatto pensare alla bellezza delle piccole cose, dei piaceri più semplici e genuini, che il mondo è valore perché speziato da queste cose. Ho avuto le farfalle nello stomaco.
Ho trovato alquanto curioso che Ed avesse chiesto a Roy -e non ad Al- di fare da padrino e curioso ho trovato il fatto che la bimba si chiamasse Nina, mi ha messo gioia, anche se pensavo che uno come Ed gli avesse messo il nome di Trisha o Winry si sarebbe imposta di chiamarla Sarah, Nina è stata una sorpresa. Sono adorabili quei bambini ( io non è che pensi che siano davvero figli di Al, mi sono auto-imposta però che deve esser così, almeno... posso vivere a cuor leggero ) e divertenti, la frase di chiusura del piccolo Al è epica, ma ha tutta la sostanza del "E vissero felici e contenti", almeno questi bambini devono esserlo. Ed padre però mi fa strano, davvero, è... qualcosa di cui forse non mi farò mai una ragione, forse perché nel mio mondo di idee lui è sempre un po' bambino, però mi è piaciuto leggere in questo frangente di lui padre e mi è piaciuta -oddio cosa sto dicendo!- mamma Winry che non riserva rancore, forse è un po' utopistico, ma fa bene pensarla così, hanno sofferto tanto questi quattro, meritano una generosa porzione di felicità ora, anche con una situazione familiare non ideale, un po' alla Brothers&Sisters, meritano di viverla senza renderla un peso.
E per concludere vorrei citare un altro passo bellissimo, quello in cui ed realizza i suoi sentimenti che ho trovato straordinariamente divertente: "Sapere -seduto al tavolino di un bar- che non si era sposato e che al momento non aveva nessuna relazione seria gli fece capricciosamente piacere: che in tutti quegli anni non se ne fosse mai accorto? In fondo, il Colonnello non aveva mai fatto nulla per nulla...Questa volta, ne era sicuro, Winry l’avrebbe letteralmente ucciso".
Pensavo che la storia da questo punto prendesse pieghe ANGST, invece ne ho apprezzata la leggerezza, il fatto che Al -liberatosi da May e dalla fama di Pedobear- abbia scelto Winry, nonostante molti li mettano insieme come coppia di consolazione, a me piacciono, i loro caratteri si accostano davvero bene insieme.
Beh, che altro dire? Grazie per averla scritta e per le belle emozioni che mi ha lasciato dentro. |