Non sono ancora riuscita a spiegarmi bene il perché, ma trovo che questa storia abbia il fascino di uno di quei racconti di vent'anni fa - e non fraintendermi: non tanto per il contenuto, decisamente moderno e attuale soprattutto nella fase iniziale e in quella finale, quanto piuttosto per la pacatezza con cui il protagonista racconta sia le vicende quotidiane che quelle più inusuali. E non dico affatto che questo sia un male, anzi: il modo in cui il resoconto si snoda mi ha ricordato un po' Murakami, complice anche il fatto che l'interpretazione di quel che è successo a Nana viene lasciata al lettore.
Davvero interessante, non c'è che dire!

Mi è piaciuta moltissimo la tua storia e mi piace anche il tuo modo di scrivere. Mentre leggevo non pensavo ad altro, non so se a te capita ma a volte quando leggo inizio a pensare ad altro e non seguo più la storia (e mi tocca rileggere :D), invece con la tua storia non mi è successo, mi hai letteralmente stregato!

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