Ciao!
Devo dirti che questa ipotetica lettera che Enea avrebbe potuto scrivere a Didone mi è piaciuta molto. Il lessico e le varie figure retoriche del caso(tipo la tecnica formulare e i vari epiteti)sono ineccepibili e non mancano neppure dei latinismi per far quadrare la metrica(del tipo "Dido","Giuno" e via dicendo).Insomma ti manca solo il tradizionale alloro in capo e potresti essere l'erede letterario di Virgilio...XD No,comunque(giusto per distruggere il registro formale di questa recensione-mi disp,ma mi calo sempre nella parte-)tanta stima per gli endecasillabi!!Non so se neanche mettendomi lì due ore ce l'avrei fatta:odio incatenare i versi nella metrica(odio farlo naturalmente,se poi il risultato è,per dire,"La Divina Commedia" di fronte a tanto non si può che rimanere ammutoliti nella contemplazione...).Per quanto riguarda questo tema epico lo trovo fortemente sconsolante. Come sempre nel mondo antico all'uomo e alla sua dignità si antepone una grandezza che lo schiaccia nella sua imponenza,ma che resta comunque sabbia calpestata dai secoli venturi.Ogni grande civiltà alla fine è comunque destinata a crollare,devastata nelle sue stesse fondamente dall'iniquità del suo popolo. Ok,adesso sto un po' esagerando(era da tempo che non scrivevo più cose così acide,ma quando ci prendo la mano so essere davvero negativa!XD comunque restano sempre mie idee personali che non so quanti possano condividere)e diventando progressivamente logorroica,quindi terminerò in breve. Ritornando alla vicenda,non mi ricordo nel particolare nell'Eneide cosa dica Enea a Didone,ma il fatto che lui le confessi di non averla mai amata è veramente crudele...passi il destino,il fato e Giove,ma poi è lui in prima persona che le dichiara di averla sempre ingannata per un fine superiore..."Tu m'ami, a causa mia il tuo voto
sciogliesti, scellerata azione umana,
per renderci insieme re potenti.
Ma giuro, ciò non è per farti male,
ma devo pur chiarire questo fatto:
che fu mia madre a farti innamorare
di me, che obbedii al suo comando
pur non provando certo grande ardore."(ps i primi tre versi musicalmente a mio parere sono perfetti). Poi non contento,giusto per distruggerla psicologicamente del tutto le rivela che i figli di Cartagine e di Roma si odieranno a morte e si combatteranno...Povera Didone,il suicidio era inevitabile...
Comunque veramente bravo!Mi è piaciuta molto la lettera!(Il lieto fine in genere lo preferisco,ma non penso potessi fare di un tema un FF!XD)E se ti va pubblica ancora qualcosa,o mandami via mail,sarei molto curiosa di leggere altro!
Moon<3