Un po' a fatica perché ho perso il conto di quante storie sto leggendo - e che devo ancora leggere... aiuto O__O - sono riuscita ad arrivare anche alla storia che mi avevi chiesto di leggere.
La recensione la segnalo come neutra perché c'è una scena e uno sbrogliarsi di pensieri e riflessioni che mi è piaciuto molto e che ho trovato estremamente amaro ma allo stesso molto intenso e d'effetto. Per il resto però devo dire che la storia non è quel che si definisce in inglese la mia cup of tea. Nel senso, non è il mio genere. Innanzitutto è un po' troppo 'drammatica', ma non perché non ami il dramma, ma semplicemente perché qui è portato all'estremo nel giro davvero di pochissimo spazio e questo fa sì che tenda un po' a perdersi l'effetto generale. Se all'inizio della storia troviamo il rimpianto e la nostalgia e alla fine il suicidio... boh, mi lascia un po' perplessa la cosa.
Inoltre posso dirti candidamente che ho avuto delle serie - serissime - difficoltà a seguire la storia. Gusti personali, indubbiamente, ma è scritta in un modo tale che io non posso proprio vedere. Non riesco a leggere una storia tutta introspettiva, tutta di pensieri malinconici e strazianti e con OGNI SINGOLA FRASE che non termina ma che mi lascì lì, con tre puntini di sospensione. Sinceramente ne ho lette tante in vita mia e posso dire con certezza che forse ne ho apprezzato l'1% a dir tanto. Non mi piace come modo di scrivere, preferisco una narrazione, una successioni di frasi - ipotattiche o paratattiche non m'importa, anche se preferisco le prime, da come si sarà notato XD - che vanno a concludersi con UN punto. I pensieri che scivolano via e continuano a susseguirsi in una serie di punti di sospensioni e cambi di prospettiva non rendono e secondo me cercano di creare un'effetto che tende più allo stupore per la scena drammatica che per il modo in cui la storia è scritta.
Visto quanto ho scritto fino adesso la recensione potrebbe essere critica, ma siccome non mi piace fare recensioni troppo critiche e - soprattutto - cerco sempre di trovare qualcosa di bello in quello che leggo, posso dirti che c'è un pezzo che ho effettivamente amato molto:
Mi alzo prima che le luci si accendano e corro via...
Percorro strade che un tempo mi, ci furono familiari e arrivo all'hotel...
14 anni dopo, stesso posto, stessa stanza, diversi attori...
Apro la porta della stanza 203 lasciando scorrere la chiave tra le mia dita...
Entro e lo trovo già lì, nudo sotto le coperte...
Uno sconosciuto che aspetta di darmi un corpo che in realtà non voglio, un sesso di cui in realtà non ho bisogno...
è bello, ma non sarà mai puro come lo fosti tu quel giorno, e come sei sempre rimasto nei miei ricordi...
Lascia che lo usi, che cerchi tra le sue braccia un calore che sono consapevole non potrà darmi...
Ed è semplicemente lo sfregarsi di due corpi che cozzano insieme, che stringono pelle e capelli senza fondersi...
[...]
Puzza di fumo, di sudore, di corpi che si usano, ma che non si vogliono...
é la stessa che condividemmo insieme...
E allo stesso tempo non lo è più...
Come io non sono più quel ragazzo...
Butto fuori una boccata di fumo pensando a come questa camera d'albergo mi somigli: marcia dentro, zuppa di rimpianti e di rancore che la carta da parati, come un bell'abito, non può certo nascondere...
Scusa se ti ho citato tutto il pezzo, ma è proprio quello che secondo ha un valore: offri un'immagine veramente straziante, dolorosa, drammatica e per questo bella.
Mi è piaciuto davvero molto quel pezzo. Il resto invece non fa per me. Troppi puntini di sospensione. Sarà una scemata forse, sarà stato il tuo intento, ma sono troppi e - perosnalmente - mi stancano e irritano perché in quel contesto non hanno senso. Un punto solo sarebbe stato meglio, una narrazione un poco più ampia mi avrebbe fatto aprpezzare sicuramente di più.
Poi ognuno ha il suo stile, quindi non insisto troppo sul riportare i pensieri in quel modo, ma sui puntini di sospensione non riesco proprio a trovare un punto d'incontro ^^ |
