Recensioni per
Trovatella
di Lilith82

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/12/13, ore 02:08

Dunque io credo che Leah sia un personaggio che in genere non viene premiato con tutto l'amore che meriterebbe dai lettori, è molto sottovalutata, quindi non appena ho visto che hai scritto di lei mi sono messa a leggere e posso dire che sì, mi hai decisamente convinta. Scrivere di Bella è più semplice perché tutti i libri sono dal suo punto di vista interno, quindi parecchie autrici riescono più o meno a caratterizzarla in modo corretto, ma Leah è un osso duro, si sa poco di lei, sappiamo la sua storia, che ha sofferto tanto e possiamo immaginare che il suo atteggiamento da dura ne sia una conseguenza: una corazza per non soffrire più in futuro. Tutto questo che io ho trovato nei libri, l'ho ritrovato nella tua one shot e l'ho amata per questo. Leah è una donna forte, con tante cicatrici, che ha imparato a superare i suoi ostacoli e tu l'hai messa in una situazione di disagio (la parte iniziale, in cui viene discriminata e chiamata cagna), una situazione umiliante a cui lei ha però reagito quasi subito, facendosi rispettare (e perdendo anche il controllo, d'accordo, ma questo fa parte di lei xD) cosa che ho amato. 
Il fatto che lui la chiami "trovatella" è un'ottima idea, perché mi ha fatto subito intendere che Eric riesce a vedere quel lato di lei più nascosto, quello più vulnerabile, e mi piace la sua sicurezza, il fatto che si comporta subito con lei come se sapesse esattamente come prenderla, pur non avendola mai incontrata prima. 
I continui richiami che fai al concetto di uomo e donna creano un bel ritmo durante la lettura, mi piace questo contrasto continuo, come se fossero due metà che si incontrano e si incastrano alla perfezione.
E il finale, il fatto che lei finalmente le dica il suo nome, il fatto che decida di fidarsi e di aprirsi con lui, è quasi commovente!
Okay mi sembra di aver detto le cose principali, passo alla prossima recensione :3

Nym

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love.

Recensore Veterano
05/01/13, ore 23:02

Ciao! :) ti volevo fare i complimenti per questo bellissimo capitolo. Credo che tu abbia centrato in pieno il caratere di Leah e la sua sofferenza per il fatto di essere un "vicolo cieco genetico", come la definisce zia Steph in Breaking Dawn. Di nuovo complimenti, attendo con ansia il prossimo capitolo! :) ah, una domanda.. Sei di Reggio Emilia? Baci Vale

Recensore Veterano
03/10/11, ore 10:46

Inserisco anche io, come l'altra giudice, il mio giudizio del contest. Anche questo è, ovviamente, precedente alla revisione del testo.

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Per la prima volta in questo contest mi trovo in difficoltà a scrivere il giudizio, perché non vorrei che ci rimanessi troppo male (sono nota per essere eccessivamente brusca, a volte), ma poi penso che i contest servono anche a crescere come autori, tramite le critiche che qualcuno ci rivolge – ovviamente se fondate e ben argomentate – e comunque è sempre il mio parere personale.
 
Il pairing da te scelto – Leah/Nuovo personaggio – è stato coraggioso, perché mettere in gioco un Nuovo personaggio in una One Shot è sempre pericoloso: si corre il rischio di non caratterizzarlo adeguatamente. Che poi è esattamente quello che ti è successo: in questa storia sia Leah che Eric mancano di una caratterizzazione “vera”, perché non basta dire che lei è fuggita a Los Angeles, andando incontro ad una serie di guai, e che lui è un dottore con un sacco di soldi, per dare loro uno spessore.
Introduci una Leah che si è iscritta all’università con delle generalità false, ma durante la storia non spieghi perché se ne è andata da La Push. Questo non l’hai chiarito nemmeno nelle Note d’Autore, e ciò, se da una parte può aumentare il “mistero”, è sbagliato, perché pone me, lettore, nella condizione di farmi troppe domande alle quali la storia non dà risposta.
Permettimi di dire che dalle NdA e da quello che emerge dalla OS ho pensato che tu volessi farne il primo capitolo di una long, e che forse il problema sta tutto lì: le OS sono in genere delle storie autoconclusive, in cui tutto si risolve in poche battute, e che mettono il lettore nella condizione di capire tutto dei personaggi.
Questa OS non lo fa.
 
Le regole di base della grammatica sono rispettate, purtroppo la sintassi e la punteggiatura lasciano molto a desiderare.
Nella storia c’è un uso reiterato di frasi con verbi sottointesi o del tutto assenti, la sintassi è completamente spezzata, dando l’impressione di procedere a “singhiozzo”, senza fluidità alcuna. Il continuo uso dell’ “a capo”, inoltre, rende difficoltoso capire quando un pensiero finisce e ne comincia un altro. Tra l’altro il fatto di andare a capo ogni punto fermo sembra fatto più perché la storia sembri più lunga che per effettiva necessità di narrazione. In più ho notato che spesso – e ciò ha contribuito ad aumentare la sensazione che ti dicevo – ti è capitato di andare a capo tra il dialogo e il suo tag, che è una cosa del tutto errata.
Altra cosa estremamente noiosa alla lettura è quello che ho ribattezzato “il gioco delle sottrazioni/addizioni”. Spesso nella storia c’è la ripetizione di un sintagma fisso al quale si sottraggono/aggiungono altri sintagmi. La prima volta è carino, due volte si possono anche perdonare, già alla terza il lettore inizia a pensare che tu lo stia prendendo in giro continuando a ripetere cose già dette.
E poi ci sono le perifrasi: è fastidioso il continuo uso di perifrasi per oggetti che in italiano vengono identificati da una sola parola. Nessuno pensa per perifrasi. Senza contare quanto è OOC per Leah, considerando il fatto che hai usato la narrazione in prima persona. Portando avanti la narrazione dal punto di vista di Leah dovresti infatti perdere te stessa e ragionare come lei: la Leah della Meyer è una persona schietta, dai modi spicci e bruschi, e mai userebbe tutte queste perifrasi.
Per quanto riguarda la punteggiatura, trovo estremamente fastidioso l’uso eccessivo dei puntini di sospensione, che molto spesso sostituiscono – in modo scorretto e inefficace – altri segni di interpunzione, anche forte. Le virgole sembrano seminate a caso, e molto spesso al termine delle “frasi” in corsivo, dopo le quali vai a capo, mancano i segni di interpunzione forte.
Il lessico è, in alcuni casi, improprio per la persona di Leah.
 
Ho avuto difficoltà a leggere la scena “rossa” di questa storia, proprio per la mancanza di fluidità. Il fastidio che provavo vedendo la sintassi spezzata e le continue ripetizioni che facevano perdere alla storia in naturalezza mi ha impedito di gustare appieno la scena.
Mi è piaciuto l’accostamento delle sensazioni termiche “freddo e caldo”, ma, anche lì, l’eccessiva ripetizione me l’ha fatta venire a noia. Come ho scritto anche nel giudizio di Pinzy, un’immagine, per quanto efficace la prima volta che viene esposta nella storia, perde in qualche modo la sua forza e la sua validità, quando ripetuta in maniera ossessiva, perché il lettore se ne stanca.
 
Da quanto ho scritto finora, avrai capito che trovo che il tuo stile abbia molte lacune da colmare. Il mio suggerimento è di curare di più la sintassi, senza frammentarla così tanto da far sembrare che il pensiero nasca “a singhiozzo”, puntando perciò a dare una maggiore fluidità ai tuoi scritti. Cerca inoltre di non fissarti troppo su quelli che pensi possano essere dei “cavalli di battaglia” o “punti di forza” di una storia, perché concentrandoti solo su quelli e ripetendoli fino allo sfinimento accadono due cose: loro perdono di forza/efficacia e tu perdi di vista l’insieme della storia, che diventa solo un insieme di idee messe lì alla rinfusa.
 
Purtroppo non posso darti un buon punteggio in gradimento personale, perché per tutti i motivi finora argomentati, la tua storia non mi è piaciuta molto. Non fraintendermi, la trovo piuttosto originale, ma del tutto monca, come se non fosse completa. I difetti stilistici, infine, non me la rendono troppo godibile.
 
Grazie comunque per la tua partecipazione al contest, spero che farai tesoro di queste critiche – comunque espresse da una non professionista, che come tale può sbagliare – e che porterai a compimento questa storia, che sono sicura meriterà di più, una volta sistemata a dovere.
 

Nuovo recensore
02/09/11, ore 17:58

Ciao Lilla,
questa storia e questi nuovi personaggi sono favolosi. Ho adorato il personaggio di Leah descritta dalla Meyer, ed ora ritrovarla qui in questa storia, bhè che dire fantastico.
Leah, sta cambiando, non è la ragazza diffidente e chiusa dentro il suo inferno personale. Qui si vede una trasformazione,la ragazza lupo è diventata una donna, accetta l'aiuto di quest'uomo, un completo sconosciuto, uno sguardo, accetta di andare a casa sua di mangiare del cibo e indossare dei vestiti maschili, insomma tutte cose che la Leah che conosco non avrebbe mai fatto.
Quindi a questo punto mi son fatta diverse domande.
- Chi è quest'uomo?
La temperatura della sua pelle mi fa pensare che sia un ibrido, come Renesmèe.
Il suo comportamento, così diverso nei confronti di quest'uomo, da farla abbandonare ai suoi bisogni ed al desiderio, infine alla passione nel concedere se stessa, di essere così attratta da lui, da avere abbassato tutte le sue barriere difensire nei confronti di questo tipo di sentimento e perdizione, dove lei forse come un "animale" si lascia per questa volta trascinare dal suo "istinto".
_  Le donne lupo, possono avere l'Imprinting, è solo una prerogativa maschile?
Se non erro lei non può avere figli, non ha più il flusso mestruale da quando ha subito la trasformazione e l'imprinting serve per trovare la degna compagna/o per far proseguire la discendenza e la magia, che trasforma gli uomini della tribù nei potenti lupi.
- Quindi, Leah ha avuto l'imprintimg, oppure ha avuto il cosiddetto "colpo di fulmine"? Questo suo repentino cambiamento di atteggiamento e comportamento, mi fa supporre questo.
- In questi anni che lei è stata lontana dai Cullen e dalla sua tribù e quindi anche da Sam, forse hanno guarito un pò le sue ferite, quelle dell'anima, quelle che solo l'amore può farti, lasciandoti cicatrici difficili da guarire?
- O semplicemente, sono due esseri soli al mondo che hanno trovato conforto l'una nell'altro?
Sono proprio curiosa di leggere il seguito.
Per quanto riguarda la punteggiatura e i verbi...son sicura che migliorerai e cmq sia, apprezzo di più quello che riesci a trasmettermi, tu sai emozionare il lettore ed è questa la tua arma vincente. Saper emozionare non è una dote facile è tu sei bravissima a scuotere le mie di emozioni.
Con grande affetto, tua ammiratrice, ma soprattutto tua amica.
(Recensione modificata il 02/09/2011 - 06:05 pm)

Recensore Master
01/09/11, ore 22:54

Come d'abitudine, inseriamo il giudizio del contest come recensione, precisando a beneficio di eventuali lettori che si tratta di considerazioni fatte ovviamente prima che tu revisionassi la storia, e che hai giustamente in parte accolto e in parte no.
Grazie per le tue belle parole, ti ringrazio io, ancora una volta, per la tua partecipazione ad un contest sicuramente impegnativo.

Pairing
Hai deciso di utilizzare una coppia di tua creazione e questa proposta mi è piaciuta, tanto che sono curiosa di sapere come andrà in futuro tra questi due. Se deciderai di scrivere la storia di questa coppia per esteso, la seguirò con curiosità e interesse. Non godrai dei punti bonus della coppia predefinita mentre scopro ora (sono una bestia) che la mia socia ti ha giustamente assegnato i punti della "prima volta" di Leah.
 
GRAMMATICA
·         Punteggiatura.
E’ un punto abbastanza dolente. Ad esempio, dimentichi spessissimo il punto fermo in fondo alla frase; se fosse voluto, sappi che chi ti legge invece di apprezzare l’effetto  -io ad esempio non l’ho colto- potrebbe semplicemente pensare che te lo sei, appunto, dimenticato. Nella parti più liriche della narrazione non è un problema, anzi si comprende che è stato fatto apposta per lasciare una “sospensione”; nelle parti narrative emerge come una dimenticanza.
Ci sono virgole non necessarie; in generale, meglio metterne di più che di meno secondo me, per evitare l’”effetto apnea” nel lettore, ma a volte sono davvero troppe.
 Il mio consiglio è quello di tenerti sotto mano uno schema riepilogativo dell’uso della punteggiatura, come dovremmo comunque fare tutti quando scriviamo.
·         Il passato remoto: nonostante ti sia stato segnalato più volte anche nelle recensioni, continui a scrivere sentì anzichè sentii, è un errore abbastanza grave, ulteriormente aggravato dal fatto che viene ripetuto anche se già segnalato.
·         Ci sono verbi che non sono usati con il loro significato corretto, per esempio:
 
“Chi sei tu?” mi citò.

"Citare" significa riportare qualcosa detto o scritto altrove; qui Leah non cita, al limite dice, domanda, chiede...
 
IC e/o Caratterizzazione dei personaggi
Per me Leah è decisamente IC e mi piace molto. Scontrosa e orgogliosa anche quando si trova nei guai fino al collo. Del suo modo di vivere il sesso non sappiamo niente, ma il fatto che sia istintiva e passionale e soprattutto “calda” ci sta perfettamente con la sua natura di lupo.
 
Sfruttamento del tema proposto
Di certo è la prima volta per questa coppia, e di certo c’è una prima volta per Leah ma, come ti spiego più avanti, non mi è chiaro se sia una prima volta in assoluto o la prima volta in cui lei prova quel tipo di coinvolgimento fisico.
La scena rossa mi è piaciuta, è stata la parte che mi ha più coinvolta e quella dove l’uso un po’ eccessivo del corsivo e dell’a capo non mi ha dato fastidio “interrompendo” il flusso delle emozioni; l’ho trovato invece adatto alla descrizione del momento.
Visto il tema del contest, potevi sottolineare meglio di che tipo di prima volta si trattasse e le sensazioni di Leah (visto che la storia è narrata da Leah) in proposito. Quest’aspetto è solo accennato.
 
Trama e Stile
La trama mi è sembrata intrigante e convincente ed è filata via liscia come l’olio, reggendosi perfettamente in piedi da sola,tuttavia solo fino a quando Leah allude a qualcuno che
 
non era né un ragazzo, né un uomo, né un licantropo.
LUI era solo uno sguardo.
Ed una prigione.
Eterna
 
Qui lasci un “buco” che costringe il lettore a farsi delle domande; trattandosi di una shot, chi ti legge si aspetta di gustare qualcosa di compiuto in sé e per sé, dunque non va bene.
Un altro punto che lasci irrisolto è quello della verginità di Leah. Non è una certezza, è solo un dubbio: quando Leah parla di questo:
 
E d’un tratto... il piacere!
IL piacere
Quello solo fantasticato.
Quello mai sperimentato.
...con un uomo...
Quello che ti rende, definitivamente...
...donna...
 
sembra lasciare intendere che non abbia mai avuto un orgasmo con Sam oppure che non l’abbia mai fatto con lui. Il tuo lettore, visto il fandom scelto e visto che non ci sono avvertimenti particolari in merito, conosce una Leah che è stata anni con Sam e stava addirittura per sposarlo. Perciò resta un dubbio non indifferente da fugare.

·         Uso del corsivo: è eccessivo
 
·         Uso dei puntini di sospensione: è eccessivo
 
·         In generale, uso eccessivo dell’enfasi.

Invece di usare espedienti di tipo grafico, "visivo", che possono risultare fastidiosi per l’occhio, meglio limitarli oppure enfatizzare usando i contenuti. Alla fine si tratta di un testo scritto, dovrebbero essere la parole a essere protagoniste, non la grafica.
Tieni conto inoltre che se enfatizzi troppo spesso dei concetti, alla fine risultano tutti enfatizzati e non risaltano più. Se ne perde il senso. E’ come studiare sottolineando tutto: se le righe di una pagina sono tutte sottolineate, non capisci più a colpo d’occhio qual è il concetto più importante. Mi sono presa la libertà di provare a riscrivere un pezzetto utilizzando meno espedienti grafici,  lascio però a te decidere quale dei due preferisci. 

Riporto ad eventuale beneficio di altri una considerazione che ci siamo fatte in privato:

"Il punto non è rispettare regole tanto per rispettarle e tu fai benissimo a cercare uno stile tuo, e anche ad essere coraggiosa. Il problema, stringi stringi,è il flusso delle emozioni. Tagli, cambi di carattere, troncamenti, puntini sparsi a piene mani, possono essere disturbanti. Comprendo che per qualcuno lo siano meno, ma in generale sono disturbanti. Solo e semplicemente perché una lettrice esperta -su questo punto mi concedo di suonare presuntuosa- attribuisce a ciascun segno un significato preciso. Tutti insieme, i segni creano confusione esattamente come una persona che ti parla troppo in fretta e poi di botto troppo lentamente, cambiando continuamente tono, a volte urlando improvvisamente per poi riprendere a sussurrare, poi ammiccando, poi tornando ad un tono normale...e non sempre a proposito.
Ci sono autori che spezzano, autori che scrivono solo dialoghi, addirittura -te lo giuro- autori che hanno scritto interi libri di dialoghi unilaterali, come quando, per esempio, si ascolta qualcuno che parla al telefono con una terza persona. Si può fare veramente di tutto, ma deve funzionare. 

 
Versione originale
Maledetta Università della California!pensai
Se non avessero controllato così accuratamente i miei dati, scoprendoli, naturalmente, falsi e non avessero, di conseguenza, ritirato la mia borsa di studio, non avrei dovuto trovare una occupazione così indecente!
E non sarei stata cacciata via dal padrone di casa,proprio stamattina...
Perché... “qui di studenti ce n’è tanti, ed io la camera la devo proprio affittare!”
“Posso pagare!” avevo provato.
Ma sapevamo entrambi che, dopo il salasso della mia retta, (ero e) sarei stata in bolletta per ancora molti... molti mesi!
Il vecchietto aveva sospirato: “Senti, Laura... terrò qui le tue cose per un po’, ok? Le metto in cantina... finché non verrai a prenderle... va bene?”
Ma non c’era niente, che andasse bene!
 
Versione meno enfatizzata
Maledetta Università della California, pensai.
Se non avessero controllato così accuratamente i miei dati -scoprendoli falsi, naturalmente- e non avessero di conseguenza ritirato la mia borsa di studio, non avrei dovuto trovare una occupazione così indecente. E non sarei stata cacciata via dal padrone di casa proprio quella mattina perché, mi aveva detto, “qui di studenti ce n’è tanti, ed io la camera la devo proprio affittare!”
“Posso pagare” avevo provato a controbattere.
Ma sapevamo entrambi che, dopo il salasso della mia retta, sarei stata in bolletta per ancora molti, molti mesi.
Il vecchietto aveva sospirato. “Senti, Laura, terrò qui le tue cose per un po’, ok? Le metto in cantina finché non verrai a prenderle. Va bene?”
Ma non c’era niente che andasse bene.
 
 
·         A capo troppo spesso: leggi sopra. Serve a dare enfasi, ma se enfatizzi tutto è come non avere enfatizzato niente. Andare a capo troppo frequentemente, inoltre, comporta il rischio di spezzare il ritmo della narrazione e la fluidità dei pensieri e della sensazione di chi ti legge. In effetti stai scrivendo prosa, non poesia. In sé non è un errore andare a capo, l’importante è che tu sia consapevole dell’effetto che desideri creare e dello strumento che utilizzi.
 
Bello che Leah solo alla fine riveli il suo nome; bello il modo di lui di non forzarla in alcuna maniera e mettere a sua disposizione la casa e il cibo. Bello il modo di rassicurarla. Belle alcune espressioni che mi sono “risuonate” come particolarmente appropriate (te le ho segnate nel foglio della correzione)
 
Gradimento personale
Avrei preferito che la Leah-lupo emergesse di più. Mi sarebbe piaciuto vedere la reazione di questo sconosciuto sornione come un gatto non tanto alla rivelazione della doppia natura, che non sarebbe stata realistica trattandosi di una prima volta insieme, quanto agli indizi che hai dato sulla licantropia di Leah. Per esempio, ho trovato strano che un medico non le abbia misurato la febbre, sentendola bollente, o che non abbia insistito per capirne qualcosa di più.

Noticina finale
Ho apprezzato molto il nostro scambio privato, tu sai di cosa parlo. Mi resta l'impressione di una scrittrice dalla forte personalità, che andrà rafforzando il proprio stile negli anni,  e di una bella persona.

Recensore Veterano
01/09/11, ore 00:01

oddeus Lilla :-)
bella ...intensa...delicata e ...pura poesia come solo tu sai fare in questi momenti!!!
ora però ci lasci così???...con questi dubbi??
chi è LUI?? uno sguardo eterno....imprinting o vampiro?
e... soprattutto... chi è LEI???
perchè è come averci lasciato in bocca il sapore di qualcosa di magico e allo stesso tempo di incompiuto!!!
bene... ti sei incartata con le tue mani perchè così ci sarà ancora un'altra storia per la quale ti assilleremo!!! ^__^
avevi dubbi???
bacioni alla mia vampiautrix preferita!!! <3 <3 <3

Recensore Veterano
31/08/11, ore 22:49

Ciao Lilla mi piace questo primo capitolo , la storia di Leah mi ha intenerito "mollata" da Sam per via dell'imprintg con Emily . Una trasformazione non voluta in licantropo , in un branco solamente maschile dove 4 membri hanno subito l'imprinting . vorrei sapere perchè è scappata in California e sopratutto da chi . Chi è il LUI . un bacione

Recensore Veterano
31/08/11, ore 22:13

L’ho letta in balìa di percezioni sensoriali molto chiare: freddo e caldo, asciutto e umido.
Mi sono lasciata inquietare e rassicurare dalle tue parole, ma mi hai abbandonato in un finale sospeso (come tuo solito!).
Leah, rivelando il proprio nome, si è un affidata ad Eric: è un punto di partenza, non d’arrivo!

Attribuisco ad una sorta di malìa animale l’istinto reciproco, che porta Eric (novello buon samaritano) ad essere gentile e disinteressato tanto da ospitare un'estranea e che conduce Leah a riporre la propria fiducia in uno sconosciuto tanto da consentirgli di ospitarla. Addirittura si lascia requisire gli abiti e mangia del cibo preparato dal padrone di casa. Prima agisce e poi pensa, accorgendosi del rischio corso.
Cosa c’è alla base di questa malìa?

E poi c’era stato LUI. E LUI non era né un ragazzo, né un uomo, né un licantropo. LUI era solo uno sguardo. Ed una prigione. Eterna
Ed ero scappata. Erano quasi cinque anni che fuggivo. Fuggivo da loro. Ma, più di tutti quanti gli altri, fuggivo LUI. E lei. ...lei...
Mai più!

Chi è il LUI da cui fugge?
Dubbio: si può fuggire dall'oggetto dell'imprinting?
Ed infine… chi è LEI?

"Non ti farò del male" è una bella promessa. Soprattutto in contrapposizione al momento in cui l’aveva quasi “intrappolata” contro il muro.
Pare proprio che ammansisca un animale selvatico.
E’ pacificante.

Grazie.
(Recensione modificata il 31/08/2011 - 10:16 pm)

Recensore Junior
31/08/11, ore 18:31

Lillaaaaa mi piaceeeeeeeeee ma lo sai che all'inizio mi dicevo..
mannaggia ha quasi cambiato stile di scrittura?? e invece poi ti ho ritrovata!!!
che faccio commento qui e copio di là??hehehe .. Leah non mi è mai piaciuta tantissimocome personaggio.. però lo sempre guardata con rispetto.. considerandola dal punto di vista di una DONNA... e tu l'hai fatta divenire DONNA... con un pòpò di protagonista maschile che nons cherza mica!!!hahaha anzi!!!! hehe mi piace questo attore!!!
Bè .. complimenti.. proprio felice di leggerti.. con altri personaggi!!!
un bacio

Recensore Master
31/08/11, ore 16:46

Eccomi! ^^
Che dire... bellissima, come al solito. Leah, per me, è sempre stata un personaggio piuttosto misterioso, forse anche perché nella Saga non è che si parli molto di lei, ma me la sono sempre immaginata proprio come l'hai descritta tu in questa Ff *.*
Insomma, alla fine capisco la sua arrendevolezza nei confronti di Eric Q____ *sbava senza ritegno* e diciamo che al suo posto avrei agito anch'io come lei.
Mi è piaciuta molto la parte dedicata alla sua prima volta: molto delicata, intima e soprattutto introspettiva, perché ti sei concentrata più sulle sensazioni che sulle azioni e mi è piaciuto molto *.* le metafore poi... *.* tu sei una vera poetessa, lasciatelo dire <3
Complimentissimi, non vedo l'ora di leggere anche la parte di Eric *.*
Un bacione e un abbraccio! <3