Ciao! Mi sono buttata a capofitto nella tua storia solamente ora, ma devo assolutamente farti i complimenti! Innanzitutto per l'originalità della trama, non mi è mai capitato di inceppare in storie che trattassero il tema 'hikikomori" :) Una lode anche al tuo stile fresco e accattivante... e infine per l'accuratezza nei dettagli, vedo che conosci bene la cultura giapponese e questo contribuisce a rendere ancora più reale tutta la vicenda! Brava/o!

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Lo ammetto, ho avuto gli occhi lucidi per tutto il tempo. E' un capitolo "corto" per i tuoi standard, ma rende perfettamente in ogni riga. Una sensazione quasi d'ansia perpetua, una pressione che piano piano ti spinge sempre più verso il basso, verso un abisso senza fine, oscuro e profondo e soffocante. Conoscevo già il fenomeno di cui parli, come sai, ma devo dire che qui ne hai parlato così bene (bene, relativamente ovvio) che chiunque sarebbe in grado di capire, anche chi non l'ha mai sentito nominare.
Il senso di soffocamento di Toru, il suo nervosismo che si sviluppa in seguito a tante piccole cose, la sua ansia (non mi viene una parola che lo spieghi meglio), la noia delle sue giornate che però lui non s'affanna di certo a cambiare... un grigiore unico che si allarga a macchia d'olio fino ad ingoiare ogni minimo movimento.
Devo dire che ho pena della madre, l'unica che ancora si affanna a tentare un rapporto col figlio; il padre, beh, che gran bella figura: ma i padri, coi figli maschi, se succede qualcosa nei loro riguardi sono quelli che reagiscono peggio, quasi sempre così, quindi è stata un'ottima decisione e l'hai reso davvero bene.
La scena con Kaoru mi è piaciuta perché ci ha dato anche uno spaccato di Toru con altre persone oltre i genitori, e non solo in una descrizione indiretta o un flashback (tipo col compagno di classe), ma proprio direttamente, descrivendo pensieri e sensazioni proprio 'sul momento'. Mi ha aiutato a capire meglio questo personaggio, ma... devo dirtelo, in certi punti mi dava ai nervi: ma non è colpa sua, voglio dire, non è una cosa che si può cambiare; mi dava ai nervi per alcune cose che pensava o faceva o diceva ma che alla fine sono incorreggibili, e in fondo più che 'nervoso' per il suo comportamento era una sorta di 'pena', mi dispiaceva che avesse quel tipo di reazioni e che insomma si fosse trascinato in quella situazione. Ecco, sì, c'è una sorta di empatia con quella parte di me che non desidera altro se non imitarlo.
Riguardo la scena finale, beh, tu me lo raccontasti secoli fa quindi non aggiungo altro e aspetto solo di leggere di più riguardo Sakura, senza dilungarmi troppo<3
Resta il fatto che se una personcina con una vocina timida e impacciata ti chiama per parlare un po'... cioè, tu le parli. Punto. E anche questa è una cosa che non accomuna Toru in quanto 'recluso'.
Aspetto il prossimo <3

oh mio dio. oh mio dio.  mi sono innamorata di toru.
caspita, scrivi benissimo. è qualcosa di meraviglioso, analizzi la condizione di hikikomori calandoti alla perfezione nel personaggio, mi piace un sacco. e poi non è banale, è una original con un argomento nuovo e, si prospetta, interessante. 
toru è un personaggio che si presenta già come abbastanza ben strutturato. e poi la capoclasse sembra anche lei una personcina che potrà risultare interessante. insomma, è una ff che invoglia a leggere. cant wait for new chapter. <3
oh, e spero che questa sakura venga nominata in seguito. insomma, non è cosa da tutti i giorni che una persona qualunque ti chiami per 'parlare' -- tra l'altro ho amato la reazione di toru, non è prevedibile ma ce la si aspetta dato il carattere da asociale. buuuuh, non so scrivere recensioni decenti.
ah beh, vedremo nel prossimo capitolo. <3
a.

Io l'ho letta in anteprima, ma shhh, non diciamolo a nessuno ;D
Beh, che dire? Era da un po' che non leggevo qualcosa di tuo, ma con questa non mi hai fatto mancare niente: anzi, direi che sei migliorata ancora. l tuo stile ha fatto l'up grade, non ti perdi in descrizioni troppo lunghe e, nel mettere l'essenziale, fai comunque capire benissimo cosa sta succedendo e ci mostri esattamente cos'hai in mente. Direi che è un punto che ho apprezzato particolarmente.
La grammatica te l'ho betata io e potrei dilungarmi un po' sulle virgole che ti ho tolto 8D ma comuque niente di grave. Com'è uscita va benissimo, e comunque anche prima era molto scorrevole, dunque un bel pollice in alto anche per questo aspetto.
Oh, e ora pariamo di Toru. Penso di adorarlo 8D sarà che ho l'animo di una che con gli hikikomori ci andrebbe pure d'accordo, però riesco a farmi piacere come pensa, dunque lo apprezzo grandemente <3 La capoclasse già mi dice poco e niente, ma dovrò aspettare gli altri capitoli per vedere se c'è un'evoluzione del personaggio, suppongo XP.
Come ti ho già detto in separata sede - ma ripeterlo male non fa - il tempismo è esattamente adatto alla narrazione: dopotutto non è una fic d'azione, dunque quella "lentezza" (che in realtà lentezza non è, secondo me, ma è solo la dovuta descrizione dell'introspezione) è perfettamente adeguata all'oggetto narrativo.
Beh... diciamo che la finisco di sproloquiare XD seguirò con attenzione anche gli altri capitoli, li aspetto <3
Yoko

è una storia molto bella, scritta, a mio parere, benissimo:
l'ambientazione giapponese è perfetta in ogni frase, pensiero e azione dei personaggi: penso che sia una delle cose più difficili da rendere in un racconto una forma mentale diversa dalla nostra.
la descrizione inoltre dell'indolenza(si può dire?) di kobayashi è descritta magistralmente.
complimenti