Recensioni per
Sorella Morte
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 111 recensioni.
Positive : 109
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Ciao!! Ho deciso di leggere questa long perché mi ha ispirato il titolo, che è un po’ inquietante ma in qualche modo di attrae.
Mi piace l’espediente di raccontare la storia attraverso gli occhi di Maia che accompagna con le sue considerazioni personali la narrazione. Questa ragazzina oltretutto mi piace molto come carattere (e la invidio un po’ nel suo ruolo futuro di medico dei Saint, ma questa è un’altra storia… XD)

Ho letteralmente adorato il modo di raccontare Milo e Aiolia da piccoli, li ho trovati resi benissimo, apprendisti cavalieri impegnati negli allenamenti ma allo stesso tempo bambini, che si divertono con poco, ridono, corrono, fanno a gara a chi arriva prima, in altre parole: veri.
Un’altra cosa che mi è piaciuta è l’uso del linguaggio dei dialoghi che cambia leggermente a seconda del personaggio, aiutando a definirne il carattere, come Milo e Aiolia molto discoli e spontanei o Aphrodite un po’ sussiegoso. Ho adorato soprattutto Death Mask, con il suo modo di fare diretto e sanguigno che gli sta benissimo. :D

Didier è molto freddo e distaccato, proprio come me lo sarei immaginato, ma basta leggere la reazione di Maia per immaginare i suoi capelli rossicci e occhi dorati e per innamor… ehm… per vederne anche il lato affascinante. Sono curiosa di vedere come sia cambiato nel tempo.

Ho letto le tue spiegazioni sulle licenze poetiche prese; secondo me hai fatto benissimo, prima di tutto perché è l’unico modo per gestire una ff basata su una storia originale piena di contraddizioni (ne so qualcosa XD), secondo perché hai sistemato tutto per bene, dando un senso ai cambiamenti fatti.

Sono molto curiosa di leggere il seguito, questa storia mi ispira tantissimo! La lettura inoltre è stata molto piacevole, il tuo stile di scrittura è molto bello, ricercato quando serve, e sempre scorrevole.

Alla prossima!!! :)

Ciao cara! Torno volentieri a leggerti e questa volta mi butto su una long il cui titolo mi ha davvero intrigato. Sorella Morte, accostare all'elemento più misterioso e per alcuni spaventoso dell'esistenza l'appellativo di sorella ha esercitato su di me un fascino incredibile e mi sono detta "devo leggere questa storia". Ovviamente partivo avvantaggiata conoscendo già il tuo stile di scrittura, ma vederlo esercitato in un capitolo più lungo (ero rimasta alle tue drabble, se non sbaglio) è stato stupendo.Hai uno stile molto preciso, alto, e sicuramente capace. Trasudi conoscenza, così come la capacità di applicarla al meglio quando scrivi, ma non sei mai pesante, mai, e questo invoglia a leggere. Anzi, invidio tantissimo la tua capacità di scrivere bene e in maniera elegante, senza tuttavia risultare pomposa.
Ora vengo ai contenuti. Adoro gli scorci del tempio durante l'infanzia dei cavalieri d'oro e vederli accompagnati da quella figurina da te inventata, Maia, è stato davvero adorabile. I baby saint espongono al massimo quei tratti che conserveranno anche da adulti, in particolare il modo di fare estroverso di Milo, quello spaccone e un po' incattivito - almeno in apparenza - di DM e infine quello chiuso di Didier. Altra cosa che ho adorato: i nomi; il cambio dei nomi mi ha intrigato moltissimo, è qualcosa che fanno i papi e che un tempo facevano anche le regine, se non sbaglio (in caso correggimi) e ci vedo un forte simbolismo sul voler cambiare vita. NOn so se sia una scelta obbligatoria o meno, visto che Milo e Aioilia sono sempre loro, mentre Aldebaran e Mu vengono chiamati diversamente, sono quindi curiosissima di conoscere il motivo. Per quanto riguarda Maia, mi piace l'idea di pensarla come medico, in mezzo a tutti questi deboscia- emh, ragazzini guerrieri. Così come mi piace che sia studiosa, che viva una vita normale, diversa da quella dei suoi amici, e che sia comunque capace di legare con loro.
Per quanto riguarda le licenze, se ben fatte non mi hanno mai infastidito, anzi mi piace che l'autore di una storia riesca a gestire le informazioni mancanti del fandom per ricavare qualcosa di bello e interessante e non dubito che tu lo farai sicuramente.
Ammetto che la parte più shipposa e cretina di me sta già squittendo all'idea di vedere Camus (che devo dirlo, Didier o meno, sgamato subito, il nostro maestro di bocce per pesci supreme) e Maia interagire. Accadrà qualcosa? non accadrà nulla? Ulvinne si fa troppi film mentali? Non importa, perché oramai questo prologo l'ha conquistata e sarà di nuovo qui settimana prossima a leggere il seguito!
Insomma, tanti, tanti tanti complimenti, anche per l'utilizzo della lingua francese che ho apprezzato, proprio come vezzo personale di averla studiata, insomma ulteriori punti per te ^_^
Al prossimo scambio, cara,
Ulvinne

Buonasera cara, mi auguro tu abbia passato nel possibile un sereno Natale e che il tuo 2021 sia positivo e pieno di ispirazione! Sono curiosa di cominciare a leggere questa storia che noto sta per compiere 10 anni, complimenti nel portare avanti un progetto tanto lungo con tanto di revisione completa, davvero, brava. Ma sai che hai un modo di narrare questa storia davvero adatto al fandom di riferimento? Utilizzi una certa ricercatezza di terminologia, delle frasi studiate ad hoc e delle espressioni adatte a dei bambini (meno che decenni, vedo) ma perfettamente in linea con loro e con il parlare di qualche tempo fa. Come se stessi raccontando qualcosa lontano nel tempo rispetto a noi, sia nella descrizione nel testo e soprattutto nell’utilizzo delle parole nei dialoghi dei personaggi. Peperini questi bambini, noto, che caratterini già belli sviluppati caspita! Camus anzi Didier se la tira bellamente e come prende in giro Maia nell’utilizzo della propria lingua d’origine da quel pizzico di ironia che non tutti sono capaci di sviluppare. Insomma, simpatia portami via ma ora devo sapere che ne è di loro sette anni dopo: non avranno mica passato tutto il tempo a litigare e lanciarsi frecciatine fino alla piena adolescenza?
Noooo.
Chissà, forse sì ahahaha!
Ora capisco il ruolo che si sta disegnando Maia, come medico per poter stare accanto agli amici ed essere il più utile possibile a loro, di conforto e per le cure. Ha sempre fatto di tutto per stargli dietro così come loro hanno tentato spesso di coinvolgerla per non farla sentire esclusa, ma è anche vero che la loro vita è differente dalla sua: sono ragazzini ma non hanno nulla della quotidianità a cui è abituata, cresciuti troppo presto, troppo in fretta per essere considerati semplici giovani. E si vede. Sembra soltanto i due amici abbiano mantenuto una certa spensieratezza che negli altri futuri cavalieri ormai già manca, e questo mi rattrista molto: deve essere stata così dura, e ogni giorno vivere ed allenarsi mentre tutto il mondo scorre come deve, beh, mi da quel senso di destino ineluttabile.
Cancer è sempre assurdamente stupendo in ciò che fa e come parla, così cinico, terra terra, me lo immagino con lo sguardo di chi non esiterebbe a fare qualunque cosa. Maia però è il legante, non so perché, mi da questa sensazione di essere la parte serena e “normale” dei due amici. Mai mi sarei aspettata però l’incontro in biblioteca con quello che ora è Camus: noto che i ricordi che lei aveva di lui sono sfocati ora lasciando spazio ad una incredulità palpabile. Chissà come cambierà la faccenda adesso che sono cresciuti e che le prospettive sono differenti?
Il fatto che tu abbia aggiunto un secondo prologo mi ha aiutata ad inquadrare meglio la situazione e comprendere l’evoluzione dei rapporti tra i vari personaggi, così come il contesto in cui sono cresciuti. Ho trovato tutti ben caratterizzati, animati da dialoghi verosimili e con una gestione del personaggio profonda e interessante. Si muovono in spazi ben chiari e senza bisogno di troppe descrizioni, lasciando spazio a voler pensare a come il tutto potrebbe procedere. I prologhi sono coinvolgenti e mantengono alta l’attenzione fino alla fine della lettura, ed il testo è corretto, ben impostato e godibile sotto ogni punto di vista.
Spero di poter continuare presto con questo progetto, alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Mia cara Camus!
Questo prologo è incantevole. Amo le storie che iniziano così e nutro una profonda ammirazione per chi si cimenta in revisioni corpose, perché non è facile da fare, soprattutto col passare degli anni e l’aumentare degli impegni della real life. Inoltre, questa è una storia con un titolo bellissimo e già leggendo il primo capitolo la curiosità del lettore viene stimolata – infuocata. Come mai il cambio del nome? Ho una teoria al riguardo, che assomigli un po’ allo stesso processo che accade in ambito religioso quando le suore cambiano nome o i pontefici salgono al soglio, ma attendo di leggere il perché nei prossimi capitoli. Poi, amo il punto di vista di Maia, il vederla prima bambina e poi ragazzina al fianco di Milo e di Aiolia. È uno sguardo esterno ai cavalieri, dato che lei non lo è, ma la sua posizione privilegiata consente di essere nella vita degli stessi, soprattutto dei futuri gold che vivono al santuario.

Le interazioni sono tutte credibilissime e ben scritte e definiscono un po’ i personaggi: Didier/Camus è quello su cui si concentra maggiormente l’attenzione del lettore, anche perché il prologo parte proprio col suo arrivo. È un ragazzino che catalizza l’attenzione di Milo, che suscita in Maia un senso di dispetto e il suo ritorno è altrettanto interessante e lo definisce, perché lo ritroviamo seduto a leggere, in quell’atteggiamento contemplativo tipico dell’Acquario (che segno, signora mia, che segno complicato). Le sensazioni di Maia ci accompagnano anche quando la ragazzina ripassa mentalmente gli altri cavalieri: mi è piaciuta moltissimo l’analisi che fa dell’artificiosità del cavaliere della Vergine. Death Mask che rimette Milo al suo posto… è spettacolare e super ic. Insomma, io sono incantata – ed è la seconda volta che uso questo termine – da un inizio che ha il sapore dell’epicità e che mi ha conquistata. Il tuo stile fluidissimo e semplicemente bello da leggere, poi, è una garanzia. Non vedo l’ora di ritagliarmi qualche minuto per continuare a leggerti e, intanto, ti mando un caro saluto e ti faccio una valanga di meritatissimi complimenti.
Un abbraccio,
Shilyss

Ciao, sono Narclinghe e sono una grande appassionata di Saint Seya ed in particolare di Milo di Scorpio.
Questo primo capitolo mi ha molto incuriosita.
I Saint bambini sono carinissimi, e Milo e Aiolia sembrano davvero due piccole pesti.
Anche come hai descritto Camus al suo arrivo al Santuario mi è piaciuto.
E Maia?
Non vedo l'ora di conoscerla meglio.
Al prossimo capitolo!
Narclinghe

é la tua prima fic?! Bè complimenti!!! Non è affatto male, anzi, mi piace assai!!! :) :) Camus è sempre il solito, lo hai descritto benissimo, anche se forse è un po' troppo sfrontato, ma va bè ci sta, è arrivato da pochi giorni ed è sicuramente a disagio (infatti parla poco) Milo e Aiolia insieme sono fenomenali, proprio delle birbe! :) Quindi attendo il seguito di questa bella storia che mi incuriosisce parecchio!!! :)

Adoro i saint da bambini *_* E Camus è sempre il solito xD
Per ora, mi sembra un pò presto per dare un giudiz (per questo, la recensione è neutra, non per altro).
COme idea non sembra male: la classica(e bellissima) accoppiata Milo - Camus, con Shaka e Aiolia, oltre a questa Maia...
Aspetto di vedere che succede, la inserisco nelle seguite^^

Personaggi come Milo e Camus in questa veste non li avevo ancora mai letti. Per di più c'è di mezzo Aiolia... e oltre modo anche Shaka. In tutto ciò anche Maia... insomma un bel miscuglio ...ma promette bene. Cioè, almeno questo primo pezzo della storia mi piace. Poiché mi sa tanto di quella ingenua infatile gioia che hanno tutti i ragazzini... e che avranno certamente avuto anche Milo e co. ... ma che purtroppo crescendo, capendo il loro ruolo, avranno dovuto miseramente abbandonare.
Vediamo come andrà, per ora ti seguo ;)


PS: Dunque, ho visto che hai risistemato l'HTML, benissimo :)