Vediamo un po'... non è male. Insomma, ci sono dei punti da cui partire, si vede che hai quantomeno cercato di dare uno spessore psicologico al personaggio, il che non è così scontato. Ma una storia è comunque composta da diversi fattori. Due di questi, sono grammatica e sintassi: un'idea di base, per quanto buona o sentita che sia, non riuscirà mai a rendere se non è sostenuta da una buona conoscenza della lingua.
Ci sono davvero moltissimi errori: "perchè" si scrive "perché" (esiste una differenza tra accento grave "è" e accento acuto "é"), "infondo" è la prima persona singolare dell'indicativo presente di "infondere", quel che volevi dire tu è "in fondo", staccato, che è invece una locuzione avverbiale; "lo spronano a su una strada" non significa nulla: al massimo lo spronano a seguire una strada; "glielo" e "gliene" per quanto possa sembrar brutto, si scrivono così, come un'unica parola; dovresti prestare attenzione anche ai tempi verbali, perché alle volte passi da passato a presente e viceversa senza motivo. Una nota fortemente dolente è poi la punteggiatura: le virgole vanno inserite dove servono, non bisogna abusarne. Così come non bisogna abusare dei puntini sospensivi: la maggior parte delle volte in cui l'hai usati, potevano tranquillamente essere sostituiti da un punto fermo. Altra cosa: la punteggiatura (di qualsiasi tipo) è sempre preceduta dallo spazio.
A parte tutto questo, comunque, ti consiglierei di cercarti un betareader che possa aiutarti a correggere gli errori: si impara molto più in fretta, in questo modo.
Auguri per i tuoi prossimi scritti.
p.s. il modo di dire dovrebbe essere "volente o nolente": "nolere" è un latinismo, significa "non volere" ^^ quindi effettivamente "volente o non volente" ha lo stesso significato. (Recensione modificata il 06/09/2011 - 12:53 am) |