Recensioni per
Tornare
di Kuruccha

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
08/08/19, ore 23:24

piccola premessa ma necessaria ho trovato x puro caso qst tua ff mentre girovagavo nella sez anastasia della20th century fox di efp in quanto nn passo molto spesso in 'sta sez del sito,cmq terminata la premessa ora posso dire che questa breve fanfic l'ho trovata molto carina!

Recensore Master
09/01/12, ore 12:29

Ciao!
Come vedi la tua risposta lunga non mi ha intimorito e sono tornata (come Dimitrij) a recensire una tua storia.
Tra parentesi, apprezzo gli autori che, innanzi tutto, rispondono alle recensioni e che si impegano anche nella risposta.

Dunque, la cosa che ho notato e che mi è piacuta maggiomente è stata una leggera controversia nella mente di Dimitrij. Magari l'ho vista solo io, ma è stata un'interpretazione che mi è piaciuta.
Ecco, da una parte Dimitrij non sa perché è tornato, non gli piace il gelido inverno russo, non gli piace la neve, ma dall'altra sa che c'è un richiamo che gli invia la sua Terra, un richiamo silente che non può non ignorare.
Che sia per il suo amico Vlad, che sia per l'atmosfera, Dimitrij è tornato. E' di nuovo a Casa.
Hai messo in risalto quell'aspetto cupo di Dimitrij che nel film ogni tanto salta fuori ma che viene puntualmente messo a tacere da quello o quest'evento.
A me piace la parte controversa di ogni personaggio, quindi devo farti i complimenti per come hai reso questa personalità (a mio parere non tanto semplice...).
Anya qui è sullo sfondo, sebbene sia stata caratterizzata alla perfezione, con quei pochi ma intensi tocchi di colore che le hai dato. Mi è sembrato quasi di vedere il rosso della sua chioma contro il bianco della neve...
Interessante anche la presentazione minuta ma significativa del passante ormai anziano che medita sulla gioventù (e forse con un poco di invidia e di ignoranza).

Bene, mi pare di aver sproloquiato abbastanza.
Ti faccio i miei complimenti e ti saluto!
*Halley*

Recensore Veterano
27/10/11, ore 12:46

Carina questa storia :)
Anastasia è uno dei cartoni animati che adoro di più, anche per certe atmosfere di neve e gelo che tu hai ripreso e descritto benissimo. Mi è piaciuto il tema che hai deciso di affrontare, quello del ritorno e del rapporto d'amore/odio con un posto che si può chiamare "casa", forse perchè ultimamente mi sta particolarmente a cuore come argomento e mi è piaciuto come l'hai reso e sviluppato.
Però, se devo essere sincera, nella tua storia qualcosa mi ha spiazzata. Ho trovato i personaggi un po' OOC, sopratutto lei: come se fosse ancora all'inizio del cartone e non avesse ancora affrontato tutto il viaggio e il percorso psicologico che questo ha comportato. Forse non a caso, l'hai chiamata Anya al posto di Anastasia, ed in effetti il suo carattere sembra più quello che aveva all'nizio, piena di speranza ed entusiasmo appena uscita dall'orfanotrofio che quello che avrebbe dovuto maturare dopo aver scoperto la propria identità. Ma ovviamente questa è un'idea mia, che la protagonista abbbia in qualche modo dovuto cambiare carattere dopo aver ritrovato la nonna, quindi è possibilissimo che io mi stia sbagliando :)
Anche il fatto di trovare Vladimir nel palazzo d'inverno mi ha un po' scombussolata. Ok, non era quello il tema centrale della storia, ma mi ha stonato terribilmente!xD

Recensore Veterano
17/10/11, ore 17:39

E' molto carino come finale, ma credevo ci fosse qualcosa come Anastasia e Dimitri che si sposavano!!! XDXDXD
Sai, il Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, lo descrivi abbastanza bene, ma...secondo me, pecchi un pò nei particolari.
Cioè, sembra che alla fine di tutto, di un palazzo così maestoso in tutti i suoi cinquecento o più anni di esistenza, non ci sia altro che un lungo corridoio con arazzi sbiaditi, una sala da pranzo ricoperta di polvere, e la piccola camera privata di Nicola II.

Recensore Junior
12/09/11, ore 00:36

Credo di aver già parlato a sufficenze su msn di questa storia, ma ci tenevo a ribadire che mi è piaciuta parecchio >.<

Il tema del viaggio è palpabile, la neve, le difficoltà di muoversi in un clima così inospitale, magari anche il ripensamento per essersi mossi dalla ben più mite parigi, tutto è descritto benissimo.

Anche la reminescenza dei luoghi familiari che si stanno riavvicinando è descritta tremendamente bene, Anya completamente esaltata per il ritorno a san pietroburgo e dimitri, a specchio, più disfattista , concentrato sulla difficolta del viaggio, sul freddo e su Anya così piena di energia e vita.

Splendide entrambe le scene in cui Anya da il meglio di se, quando chiede indicazioni e nel dialogo con l'affabile proprietaria della stalla U__U

per il resto, nel caso avessi dimenticato altro, ti ho già detto su messenger a proposito del attinenza del prompt e se manca qualcosa editerò U__U

Recensore Master
11/09/11, ore 16:17

Ma è bellissima!
La cosa che mi è piaciuta di più sono i dettagli che caratterizzano quel viaggio di ritorno. Anya che chiede informazioni e i pensieri dell'uomo; la neve e il freddo russo; il chiedere ospitalità di casa in casa e poi trovare un po' di gentilezza e accomodarsi in una stalla puzzolente per rendersi conto di quante cose sono mancate a entrambi.
Poi adoro l'esuberanza di Anya, che si contrappone così tanto al carattere più chiuso e a tratti "burbero" di Dimitri. E' ciò che li rende una coppia così bella. Ed è bellissimo immaginarli mentre attraversano le fredde terre russe sotto braccio, insieme.
Fa un bell'effetto vedere Anya tornare lì, stavolta con i suoi ricordi, e capace di riconoscere la madrepatria. Si sente proprio l'odore di casa, anche grazie a tutti quei particolari di cui dicevo su.
La descrizione del palazzo d'Inverno è quasi sognante. E' come nel film, quando la polvere si alza in tanti mulinelli e il palazzo torna a brillare.
Che dire del finale. E' bellissimo, anche perché Vlad è un personaggio che adoro e ritrovarlo lì, ancora una volta, nel luogo in tutto ha avuto inizio... be', rende perfetto l'uso del prompt. E Pooka ** Oh, che bella rimpatriata!
E' come se niente fosse finito davvero.
Grazie per averla scritta, mi è piaciuta tantissimo :)
Kiss,
Alexiel.

Recensore Master
10/09/11, ore 14:25

Ormai mi sento ripetitiva. Ma ogni volta che leggo una tua storia resto piacevolmente ammutolita, e non so cos'altro dirti se non che anche questo tuo scritto è perfetto così com'è.
Perfetta Anya, nella sua beata voglia di vivere, vivace, attiva, con il tormentone Uomini! che piazza sempre al posto giusto e al momento giusto.
Perfetto Dimitri, col suo desiderio di tornare perché dopotutto l'intera sua vita - prima di Anya, e un po' anche dopo - si è svolta lì (e non conta quante strade un uomo percorra: ci sarà sempre un posto che chiamerà casa).
Perfetto, soprattutto, il finale: perché è giusto che finisca così, che s'interrompa appena prima del 'dopo' - è il ritorno il tema focale da te scelto, che come sempre hai saputo trattare benissimo; un epilogo diverso probabilmente avrebbe stonato con il resto.
Ho apprezzato infinitamente anche i pensieri iniziali sui giovani, sulla rivoluzione, sul tempo. Non lasci nessun particolare al caso, e questo rende davvero tutte le tue storie degne di essere lette.
Bravissima, ancora.
Fabi

Recensore Veterano
10/09/11, ore 13:24

Ah, il viaggio!
Come dissero diversi poeti parlando di Ulisse, il viaggio, l'andare è ciò che conta, non la meta! La meta è un mero pretesto per andare avanti, per non fermarsi mai. La meta serve solo, mentre si cammina nella neve, a continuare a camminare, nonostante il freddo.
Mi piace molto come concetto; mi piace come hai "fillato" (giusto? Sto imparando? ^^') il prompt. Brava Kuru!
Per quanto riguarda incongruenze storiche...non so aiutarti in questo campo, mi spiace T__T A leggerla così però sembra che tutto torni, ed intanto funziona!
(Il momento in cui Anya è davanti al quadro...è un riferimento all'altra fanfic, vero? Geniale).

Recensore Master
10/09/11, ore 06:55

Ciao Kuruccha,
sono felice che sei tornata a pubblicare.
Questa serie di scenette da un lungo viaggio nella neve sono simpatiche e costellate da descrizioni interessanti.
L'unico solitario occhio che sbircia dall'unico spioncino di una casa senza finestre sarebbe un ottimo spunto per un'intera storia horror.
A presto, spero
MaxT