Recensioni per
In Nomine Patris
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 77 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
20/01/24, ore 23:10
Cap. 13:

Credo che non potessi scrivere meglio questo capitolo. Non c'è altro da dire, in fondo. Se il bambino scoprirà di essere il figlio di Kira... senza nemmeno sua madre a proteggerlo... ma non so se succederà XD
Comunque ho dimenticato di dire due parole sul capitolo "yaoi", quindi lo faccio adesso, se no lo dimentico di nuovo XD per quanto mi riguarda la ship lawlight non ha molto senso (sebbene ci abbia anche scritto su) ma quella in questa storia era solo una visione, un pensiero di Light, se non sbaglio in punto di morte, quindi anche in un momento delirante. Sono molto più propensa a vedere Light interessato a L che il contrario (anzi, il contrario decisamente no XD) quindi non l'ho trovato affatto una nota stonata, anzi, ci può stare benissimo. E poi se dà il nome che usava L a suo figlio, un motivo ci sarà, quindi una coerenza interna nella storia c'è. Questo per dirti che la storia ha effettivamente degli aspetti oggettivamente postivi, non è scritta senza pensare, ecco. Per la questione Yaoi, si tratta un bacio nemmeno troppo descritto, a prescindere che sia immaginario o reale, non lo si può nemmeno definire yaoi, semmai shonen ai, ma a parte ciò se desideravi sperimentare hai fatto bene a inserirlo, anche perchè appunto, ha un contesto e ha senso.
Bene, anche se vado lentamente, proseguo con la lettura :*

Recensore Veterano
02/11/11, ore 15:25
Cap. 13:

Già la data scritta in cima al capitolo preannuncia ciò che accadrà, ma quel che il lettore si aspetta è smontato già dalle prime tre righe, ma già alla frase "Non vedo l'ora di rivederti." qualcosa scatta.
La durata vitale di Misa Amane è terminata. Il pensiero fa gelare il sangue nelle vene, perché non c'è più Ryuuzaki a fermarla?
Persino nella morte Misa deve rimanere delusa? La luce che tanto voleva non c'è. Dopo la morte non c'è nulla, spiega la penultima regola del Death Note, regola che non era scritta, regola che conosceva solo Light.
La rassegnazione è l'unico sentimento che può provare. Oramai è talmente fragile che non potrebbe provare nemmeno rabbia o qualcosa di più forte, può solo rimanere così, ferma, mentre il suo cuore smette di battere. L'eternità è così lunga ed è proprio questo che spaventa l'intera umanità, quasi tutti gli esseri umani hanno paura della propria morte, sono in pochi ad accettarla e a rassegnarsi all'idea, persino Misa sperava di rivederlo dopo essere crollata anche lei, anche lei sperava in un aldilà dove avrebbe potuto rivedere il suo Light eppure si rende conto che tutto il suo tentativo è stato inutile, ha abbandonato la vita per sempre e non potrà tornarci nonostante non voleva che finisse così.
Ma adesso la faccenda più preoccupante è quella di Ryuuzaki. Ora è solo, non ha né la madre né il padre. Che fine potrebbe fare? Potrebbe mai finire in un orfanotrofio? O forse essere affidato a qualcuno? Probabilmente lo affiderebbero a Sachiko dato che è la sua parente più prossima, ma se lei rifiutasse per lui sarebbe la fine. Fa così pena alla fine, è solo un bambino, non ha colpa se non quella di assomigliare troppo a suo padre nell'aspetto. Tutte le prospettive per la vita del bambino muoiono insieme alla madre. Adesso si può solo aspettare per capire che cosa accadrà, tutto è così vago e la povera Misa avrebbe dovuto pensarci, non poteva lasciarlo da solo, non così piccolo, almeno! Penso che il suo gesto possa essere definito egoista proprio per questo.
Bene, non ho altro da dire.
Ti saluto qua! Ciao ciao!