Io...beh. Io non ho parole. Hai presente le fotografie? Ecco, io di quelle ne ho tante, tantissime insieme a lui e non ho la minima intenzione di cancellarle, eliminarle, metterci un blocco. Ecco, questa double drabble è come se fosse una fotografia: doppio click, due momenti di vita che mi hanno fatto battere il cuore in una maniera quasi spropositata.
La prima drabble è...magistrale. Ossia, è la realtà. E' un abbandono dei sensi, della rabbia, della delusione e della distruzione. Tutto scivola addosso ai corpi di Nicola e Valentina come se fosse acqua e non dolore, e i volti delle persone sgradite passano in secondo - e forse anche terzo - piano. Ci sono solo gli occhi grandi e azzurri di Nicola. Ci sono solo le sue mani. e la sua bocca. e il respiro nelle orecchie. nient'altro di importante, anche se c'è un messaggio che lampeggia nella tasca dei jeans.
La seconda parte della prima drabble è una descrizione strabiliante dei sentimenti, di tutto quello che ci può essere di bello in un bacio. non solo brividi, non solo dita che sfiorano la pelle, ma il respiro mozzato e la volontà di voler comunque rimanere appiccicati perché si sa, in questi casi il distacco di sente. e tanto.
La seconda drabble è di un'allegria immensa. ovviamente c'è il terrore, e la paura, e l'insicurezza. c'è tutto quello che ci deve stare in occasioni del genere, dagli scherzi tipici di una coppia, agli sguardi di sottecchi, alle spinte, ai bronci, ai sorrisi.
ci sono desideri. e poi c'è il bacio. un bacio che sa di leggerezza, di stare bene, di non voler fare altro per tutta la vita. c'è dolcezza. c'è amore - e ci sarà sempre.
è un continuo volersi, litigare, staccarsi, poi rincorrersi di nuovo. è uno di quegli amori che, probabilmente, tra dieci anni ricorderai ancora con le lacrime agli occhi. di quelli che finiscono, ma non finiscono mai veramente.
Martina se n'è andata, o tornerà? a valentina non interessa. valentina si gode il suo momento di "altra" e nicola lì è solo suo. solo ed esclusivamente suo. cosa sarà domani, forse le interessa, ma il presente è più importante.
cara ale, io non so cosa farei senza di te. senza le tue frasi d'amicizia, i tuoi scleri, i tuoi deliri, la tua insicurezza, le tue pacchette immaginarie, il fangherlaggio, la tua malvaagità sottile. sei arrivata in punta di piedi, e dalla mia porta non ci esci più. ecco.
bellissima. anzi, molto di più. un capolavoro su carta. grazie. con tutto il mio cuore - e il suo.
ti voglio bene. |