Recensioni per
La Strega delle Tenebre
di Angelo Osaki

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
10/10/11, ore 23:58
Cap. 4:

Bisogna ammettere che l'antagonista di questa storia sembra apprezzare una certa qual eloquente teatralità nelle sue azioni, che sembra non ignorare le tecniche della guerra psicologica, se preferisce lanciare attacchi magici anziché inviare un corpo d'armata, anche la difesa di quelli che sembrano essere corpi d'elite delle forze armate locali non è descritta male, anzi mostra abbastanza bene che una certa forza ce l'hanno anche loro, almeno per evitare un attacco più devastante (e credo sia comprensibile la reazione mista dei cittadini, tra l'atterrito e il meravigliato per quello che hanno visto, m'è parsa inoltre una scelta molto oculata quella di mostrare i personaggi principali anch'essi alle prese con i dubbi che quello scenario comporta, senza vampate di eroismo che sarebbero state fuori luogo).
Interessante anche il momento in cui viene descritta la decisione di mettere a disposizione parte del palazzo reale per i sudditi rimasti senza un tetto, decisione popolare (e forse un po' populista) ma credo necessaria se si vuole il consenso delle masse verso una guerra che promette lacrime sudore e sangue contro una nemica che ha potenti mezzi e si premura di farlo notare.
In definitiva, mi sembra un buon capitolo.
PS. Non so se sia un problema del mio PC, ma accanto ai nomi dei personaggi non vedo altro che quadratini con una x all'interno.

Recensore Veterano
10/10/11, ore 02:22
Cap. 3:

Innanzitutto, lo stile: un punto ogni poche parole, l'andare a capo usato a sproposito -non mi piace. Non c'è continuità, è come vedere una scena alla luce di una lampadina ad intermittenza: buio, luce con un piccolo squarcio sulla vicenda, troppo breve perché il lettore possa davvero entrarvi, poi ancora buio, uno squarcio che è collegato al precedente, ma che spiazza arrivando dopo la pausa. Buio, prima che si possa anche solo pensare di immergersi nella storia. Questo sono le tue frasi, i tuoi punti, il tuo andare a capo: momenti di buio che allontanano il lettore; non aumentano il pathos, non creano aspettativa, frammentano solamente la storia! Cerca di legarla, usa aggettivi, preposizioni, verbi -la grammatica italiana mette a disposizione un'infinità così vasta di parole che uno scrittore capace potrebbe non usare il punto per pagine intere! -ora, non dico si debba arrivare a questo livello, sarebbe dispersivo, ma neppure portarlo al minimo come hai fatto tu. Riempi le frasi, legale tra loro, descrivi, facci conoscere i tuoi personaggi, lasciaci capire come sono. Non si nulla di nessuno, finora, se non brevi accenni, troppo labili anche solo per farci un'idea di chi siano: nel discorso fra la strega madre e la ninfa, hai inserito dialogo e nient'altro, quando attraverso espressioni e gesti avresti potuto descrivere l'aspetto ed il carattere delle due: chi sono, come parlano, accenti, difetti di pronuncia, età, gesti particolari, vizi...
Inoltre, l'assenza di una continuità fra le frasi ti porta a fare errori di forma:
"Dense nubi oscuravano la Luna piena, lasciando al buio la strada che portava alla foresta.
Ma lei non aveva bisogno della luce per vedere dove andava, aveva percorso innumerevoli volte il sentiero che conduceva nel cuore della foresta, avrebbe potuto arrivarci anche ad occhi chiusi.
Lei era una ninfa, e le ninfe vivevano in comunione con la natura, erano parte della natura stessa e della foresta."
Hai ripetuto foresta tre volte nel giro di pochissime righe, che è tremendo a sentirsi: legando la frase l'avresti evitato; oppure inserendo un sinonimo.
Non preoccuparti di inserire poca azione: un racconto di qualità non è tutto colpi di scena ed emozioni, ma anche pause, descrizione, caratterizzazione dei personaggi: senza di questo l'azione non serve, le scelte decisive dei soggetti passano in secondo piano -come possiamo valutare una scelta di un personaggio se non conosciamo il suo modo di pensare? non sempre i nostri protagonisti fanno scelte logiche o giuste, dobbiamo sapere perché agiscono in quel modo, perché secondo loro quella è la scelta migliore. Dei protagonisti, poi, è il problema: li metti in risalto, li fai spiccare: sono figure descritte minuziosamente in mezzo ad un mare di esseri senza volto, anonimi: il tuo protagonista dovrebbe risaltare fra figure vere, corporee e caratterizzate, e dovrebbe farlo proprio in virtù di quello che è -poteri, abilità, parlantina, carisma... insomma, la caratteristica che te l'ha fatto scegliere come protagonista, e non perché tu lo metti in luce.
Infine, un'errore da evitare: "Schedar lo sapeva, non le aveva mai detto niente. Ma quella rosa per lei significava solo il regalo di un amico". Il MA all'inizio della frase, subito dopo il punto! qui, una semplice virgola avrebbe risolto il tutto, legando e togliendo l'errore.
Ripeto, è il mio punto di vista, e spero che tu l'accetti per quello che vuole essere, un consiglio mirato unicamente a farti migliorare, senza scopo di polemica od altro :)
La trama non la commento, perché ancora non è delineata -è normale e giusto, sono i primi capitoli e così deve essere, non ci sarebbe gusto ad anticipare i fatti salienti.
Buona continuazione :)

Recensore Veterano
10/10/11, ore 01:18

Un altro appunto (mi odierai, lo so) di carattere personale: questo capitolo è qualcosa che avresti potuto inserire nella storia, una parte descrittiva introduttiva, un discorso, una visone a "volo d'uccello" sui regni, una mappa dispiegata e descritta, una lezione... non so. Ci sono innumerevoli immagini che si possono prendere come spunto, ma trovo che questo elenco sia, seppur più facile, uno spreco di storia: il lettore è coinvolto anche dallo scoprire la fattezza dell'universo fantasy in cui i personaggi si trovano, e se anche alla storia servisse di avere subito chiara un'idea generale, avresti potuto darla con un capitoletto descrittivo puro e semplice, noioso forse ma comunque parte della storia: nessun autore -qui parlo di chi vende in libreria- usa un elenco, nessuno descrive il suo mondo come un elenco.
L'unico punto di cui posso "accettare" la scelta è quello degli Dei del Varden'Die, sebbene avresti potuto descriverli con un capitoletto a sfondo religioso, o farli scoprire mano mano, aumentando la curiosità nel lettore. Stesso discorso per le razze estinte, personalmente avrei preferito venire a scoprire molte di queste cose leggendo la storia.
Capisco che descrivere un mondo senza l'ausilio visivo (mappe) sia complicato, ma non è impossibile, e di esempi ce ne sono a migliaia. In sintesi, è una scelta che toglie corposità ai capitoli, perciò che non approvo. Mio punto di vista, in ogni caso :)

Recensore Veterano
10/10/11, ore 01:06
Cap. 1:

Inizio con un paio di appunti:
Innanzitutto, la punteggiatura è gestita, a mio avviso, male. Virgole e punti dovrebbero dare enfasi, sottolineare momenti di pathos e dare un ritmo alla storia; in questo caso, invece, a parer mio la rallentano, togliendo di emozione. Inoltre, non sono mai stata favorevole ai punti ogni tre parole: per questo genere di "pause" fra un dicorso e l'altro interconessi fra loro occorrono punti e virgole e due punti, che hai usato poco o per nulla. Per cui, ti suggerisco di curare questo aspetto, che degrada la storia, a parer mio.
Seconda poi, trovo che questo prologo sia troppo veloce. Mi spiego: quando Altais chiede alla moglie di scappare, questa accetta senza battere ciglio nonostante sappia che il marito -l'amore della sua vita?- andrà incontro a morte certa. Ora, capisco lo spirito di sacrificio e la fatalità del gesto, eppure trovo assurdo che Adhil lasci il marito a morire così, senza neppure un tentativo di salvarlo. A mio parere, lì sarebbero dovute essere inserite due righe, un dialogo od una spiegazione -il lettore non sa se questo sacrificio sia conseguenza di uno stile di vita, di una scelta, di qualcosa che ancora è sconosciuto in questa parte della storia. Avrebbe avuto bisogno di una revisione, dell'aggiunta di qualche particolare che rallentasse la storia senza appesantirla, che ci offrisse una visione migliore, uno squarcio più nitido.
Grossi errori ortografici non ne ho trovati, solo un' imprecisione: "Ci fu un rombo assordante è la barriera creata da Adhil si infranse"; inoltre questo spazio nella riga "Era vicina alla città. Una fragile e sottile goccia di pioggia le sfiorò la guancia" -spero non sia voluto, senza cattiveria ma è stilisticamente brutto.
Infine, non mi è piaciuto lo stile degli estratti da documento a fine del racconto: a parer mio il linguaggio è troppo semplice per dei documenti di cronaca ufficiali, come questi sono. Inoltre, li avrei messi ad inizio del prossimo capitolo, e non alla fine di questo: un titolo supportato da due annotazioni e niente storia mi sembra inutile.
Detto questo, passiamo alla parte positiva: la trama è appena accennata qui, eppure qualcosa mi dice che potrebbe rivelarsi interessante, se ben strutturata. Hai cominciato ad inserire delle creature, e spero di vederne molte (amo l'ambientazione fantasy con un bestiario vasto).
Spero che questa recensione non ti abbattuto e, sopratutto, non ti offenda. Per mio conto, recensisco solo storie in cui vedo del potenziale -non recensisco mai storie cui dovrebbe essere dato un giudizio critico, in virtù di questa motivazione; sono perfezionista ed inoltre fermamente convinta che una critica fondata sia meglio di una recensione positiva regalata, per cui non ne faccio: sono critica, e le mie intenzioni sono di esserlo per il bene di chi scrive storie che mi piacciono. Spero dunque che questo possa esserti d'aiuto per migliorarti, almeno un po :)
detto questo.. buona continuazione :)

Recensore Master
07/10/11, ore 00:19
Cap. 3:

Capitolo a mio parere molto interessante, da quiete prima della tempesta, che a quanto pare per gli esseri magici non giunge poi improvvisa, dato il breve ma importante breafing che avviene tra ninfa e strega decaduta che costituisce il momento culminante della prima parte, da quel che si evince il pericolo negli anni è stato sempre presente ma non al punto da poter passare alle vie di fatto (ma non credo per mancanza di buona volontà da parte della diretta interessata, m'è parsa poi ben descritta la scena della particolare andatura della ninfa tra le strade della città).

Quanto alla seconda, non male davvero la descrizione della vita relativamente felice (pur con l'assenza di figure parentali vere e proprie) che hanno condotto i fratelli sopravvissuti alla molesta ricerca della dominante, come anche la descrizione della vita di una città che non sembra essere (al momento) teatro di guerra, che c'è da molto, ma che resta qualcosa di lontano, di non preoccupante sul breve termine, se c'è gente che può permettersi di fare pic nic nei prati e guardie che possono permettersi di poter sfruttare al meglio il loro giorno libero anziché stare sugli spalti.
Piacevole inoltre le descrizioni caratteriali dei fratelli ed il momento in cui la ragazza dà un due di picche (o suo equivalente in questo mondo) a chi aveva fatto cavalcare troppo la fantasia confondendo l'amicizia con altro.
Quanto all'evento che chiude il capitolo, sembra indicare una fine del periodo relativamente felice dei protagonisti.

Recensore Master
02/10/11, ore 22:54

Sì, credo fsse necessario un capitolo dedicato a informazioni base su come orientarsi in questo mondo fantasy, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'estinzione di elfi, gnomi e nani (nonché dell'eclissamento dei draghi) che di solito fanno parte per norma statutaria del cast di questo tipo di storie, per il resto, nonostante sia ancora presto per esprimere un giudizio, mi sembra abbastanza ben strutturato, ho notato come il panorama religioso di queste lande sia piuttosto complesso, e che sia sostanzialmente enoteistico (ovvero ogni divinità viene considerata la principale nella propria terra di riferimento ma questo non preclude la venerazione verso altre entità), interessante il particolare relativo ad una sorta di Pantheon che accomuna i culti presenti dei vari regni, qualcosa di simile (a mio modo di vedere) ad un santuario anfizionico.
Dal punto di vista della popolazione, m'è parso di capire che gli uomini si sono diffusi anche in altri regni oltre quello eponimo, ma che comunque hanno conservato l'autonomia da questo.
In sintesi, complimenti, l'unico appunto che mi sento di muovere è che se ci fosse stata una mappa (anche questa un must per questo tipo di opere) sarebbe stato più facile capire il capitolo.

Recensore Master
02/10/11, ore 22:15
Cap. 1:

Non ho toravato afgfatto male questo capitolo introduttivo, non fosse latro perché mostra in maniera incisiva e con buona tecnica uno dei momenti pricnpali del la narrativa fantasy, ovvero il momento in cui il cattivo di turno (o, in questo caso, la cattiva)fa di tutto per impedire chei chi adesso si trova in età infantile possa causarle problemi in età adulta, e come spesso avviene la repressione del dissenso avviene in maniera piuttosto dura (quanto al fatto che gli oggetti di questa ricerca siano importanti, credo lo dimostri il fatto che si muove di persona anziché mandare dei pretoriani i quali potrebbero commettere qualche leggerezza e far fallire il piano), ho trovato ben resa il senso di disperazione della coppia di fuggiaschi, oltre all'ambiente poco propizio alla fuga, l'intervento dell'entità che raccoglie i giovanissimi supplici ed il sottile piacere con cui la malvagia signora pone fine alla vita della madre (per non dire delle sevizie psicologiche che impone al suo prigioniero, cui non risparmia ampio scherno alle sue parole sul suo futuro di governante).
Non male infine la parte finale con la citazione dai due pseudobiblia appartenenti alla narrativa storica del mondo in cui si svolge la vicenda, che mostra una realtà piuttosto articolata ma riconducibile a due blocchi contrapposti, ovvero sull'essere fedeli o meno al dominio della signoria assoluta di questa alquanto crudele signora (davvero molto gentili le ninfe a soccorrere i profughi dalle altre terre, evidentemente più si accolgono meno potrebbero essere numerose le file dell'armata nemica) .