Mi piace il tuo Severus: lo descrivi sempre con molta cura evidenziando il suo carattere spigoloso, i suoi modi taglienti e spesso gelidi, ma anche il suo enorme coraggio e, perché no, la sua capacità (molto nascosta invero) di amare. Certo, quando penso che buona parte di questo amore è toccato a Lily mi viene un attimo di rabbia (fortuna ci sono le ff ^_^ ).
Il gesto che Severus compie per recuperare la pozione per Harry è toccante: sa perfettamente quello che rischia, ma decide comunque di “curare” e “proteggere” ancora una volta il figlio di Lily. Il fatto che il ragazzo non sia in pericolo di vita, rende ancora più significativo l’atto di Severus che qui sembra quasi affettuoso e preoccupato del benessere del bambino che è sopravvissuto.
Possibile che Minerva, Molly e Remus siano così accecati dall’ira (e anche da una buona dose di pregiudizi nei quali si sono “cullati” per anni) da non capire che Severus ha rischiato la propria vita semplicemente per lenire il dolore di Harry? Complimenti al Gruppetto Grifondoro, ottimo esempio di coraggio e buon cuore!
I dialoghi che seguono sono ben scritti: ti dirò, sulle voci confuse e agitate dei tre grifoni, spiccano sempre le brevi frasi che un Severus stravolto pronuncia. Il suo “E quindi? Intendete abbandonarlo al suo destino?” ha lo stesso effetto di una bomba e mette seriamente in crisi le varie ipotesi di lavoro avanzate da Minerva e Remus.
Nulla poi mi toglie dalla testa che quel “abbandonare al proprio destino” sia qualcosa che Severus conosce molto bene, considerata la sua infanzia, giovinezza (vedi malandrini e lily) ed età adulta.
Hai descritto molto bene anche la sensazione di abbandono e di tradimento che Harry ha provato nell’udire le parole dei tre grifoni: c’è una sorta di parallelismo tra il destino di questo ragazzo (ora accantonato perchè scomodo e pericoloso) e le vicende di Severus (accantonato da sempre in uno spazio interstiziale).
La parte finale poi è di una tensione unica: Severus quasi implora (lui, l’algido e distaccato professore) di poter tornare dal Signore Oscuro per poter capire cosa stia succedendo ad Harry. L’obbligo dell’ennesimo voto infrangibile suona quasi come una nuova condanna: quest’uomo - servo prima del Signore Oscuro, schiavo ora dei disegni di Albus – meriterebbe un altro trattamento e un’altra considerazione da parte degli esimi membri dell’Ordine.
Quel “si lo giuro” detto sottovoce è di una bellezza unica.
La chiusura del capitolo ci propone un ulteriore parallelismo tra la condizione di Harry, prigioniero dei sotterranei di Hogwarts e Severus, torturato dal Signore Oscuro.
Brava Morgan, alla prossima.
Cri |