Cazzo.
Sì, stupisciti: io non ne dico mai, mai di parolacce, ma questa volta ci vuole proprio, credimi.
Mia cara Ella, ho la pelle d'oca, sul serio.
Sai, questa flash fic è davvero diversa da tutte le altre (drabble, oneshot o flashfic che fossero) che racconta dei nonsentimenti di Roxas. Perché erano tutti legati ad Axel, al fatto che non potesse amarlo o meno, al fatto che non sapeva se la loro amicizia potesse essere vera oppure no.
Era un Roxas proiettato verso Axel che, seppure vada bene per il loro rapporto nel gioco, perde un po' di se stesso.
Questa tua fic, è davvero la più intensa, la più perfetta per Roxas che io abbia mai potuto leggere: è come se Roxas fosse di fronte allo specchio, solo con se stesso e i suoi tormenti, proiettati unicamente nei propri confronti e verso nessun altro.
C'è un Roxas che soffre perché non ha nulla tranne le illusioni, ed è pieno di domande senza risposte, sospese in bilico su un filo sottile.
Credimi, questa fic mi ha emozionata, perché ti lascia una rabbia che non puoi immaginare, un'angoscia che distrugge tutto e che mi fa ricordare di quanta tristezza è intrisa la storia di Kingdom Hearts.
Davvero, non riesco a spiegarmi come dovrei, forse perché c'è qualcosa di indefinito che riesci sempre a donare e che emoziona, distrugge, riassembla.
Mi hai rivoltata come un calzino con questa piccola flash, te lo assicuro: ho riso con Roxas, ho pianto con lui, sono arrossita e, alla fine, arrabbiata fino ad impazzire, sentendomi solo illusa.
Hai racchiuso l'essenza di Roxas in questa flash, senza elementi di troppo che avrebbero stonato: l'illusione e la rabbia che prova Roxas si riflettono su di lui, creandosi ed autodistruggendosi in se stesso.
Brava, devo farti i miei complimenti più sentiti.
Crede ancora di non aver detto tutto quel che c'era da dire, la Rose. |