Oh mamma. Ma quanto ti capisco, davvero.
Tu non hai idea di quante volte mi sia ritrovata a piangere: forse questa è una delle attività che faccio con maggior frequenza. Piangere.
Hai proprio ragione a dire che spesso le lacrime sono il solo modo in cui dobbiamo sfogarci, il solo modo con cui possiamo manifestare i nostri sentimenti, che essi siano di felicità, di gioia o di paura e di dolore.
Purtroppo è vero quello che si dice riguardo al pianto, che viene accusato come un qualcosa di infantile, molte volte. Indubbiamente i bambini hanno una tendenza alle lacrime più accentuata degli adulti: loro piangono spesso, ma le motivazioni che li inducono a questo sfogo non coincidono con quelle che muovono i 'grandi' al pianto, o, per lo meno, sono molto ridimensionate. Per questo non mi ritrovo a concordare con quelli che puntano un dito accusatorio contro coloro che riversano le loro emozioni nel pianto: è un modo di manifestare delle sensazioni, e nient'altro. E spesso è anche un'esigenza, un vero e proprio bisogno. Come anche penso sia stato questo ad indurti a scrivere questa fanfiction, trapela in ogni parola che hai battuto alla tastiera. Penso che la shot a cui hai dato vita sia estremamente vera e toccante, ed in particolar modo la conclusione ha fatto breccia nel mio cuore, proprio relativamente anche alla questione che trattavo prima. Forse dovremmo imparare davvero a non vergognarci di sfogarci con il pianto.
In ogni caso, i miei più sentiti complimenti, questa storia l'ho sentita particolarmente vicina e credo proprio tu sia riuscita a rappresentare bene questa situazione!
Brava, alla prossima! ;)
~Freddy |