Mi accorgo solo ora di non aver recensito questa tua meraviglia. Il che mi rende una perfetta idiota, dal momento che l'ho letta non appena è stata pubblicata ma, non ricordo perché, non l'ho recensita.
Chiedo perdono alla mia Pulce preferita.
E passando alla storia, diamine!, c'è davvero bisogno di dirti quanto mi sia piaciuta? Probabilmente sì, anche solo per aumentare un po' della tua scarsa autostima (cosa per la quale ti biasimerò in eterno, sappilo, e per la quale ti ripeterò sempre che la tua autostima è inversamente proporzionale al tuo talento; mi chiedo quando lo capirai!).
L'elemento fondamentale di questa fanfiction, quello che mi ha colpita oltre ogni dire, è la sospensione che sei riuscita a creare. Io lettrice mi sono sentita sospesa proprio come James, con un piede nella realtà e uno nel sogno, immobile nella sottile linea che li scinde. E hai usato così tanti arguti giochi di parole che la speranza quasi opprimente di James mi si è letteralmente riversata dentro e mi ritrovavo a pensare: "No, non è un sogno, non può essere un sogno"
Idiota io o talentuosa tu? Oserei rispondere entrambe.
Credo proprio che questo sia uno dei tuoi migliori lavori. E lasciami dire che il comune stratagemma del conteggio numerico dei secondi, per quanto sfruttato e ordinario sia, è stato reso in maniera totalmente originale; ne hai fatto un perno principale attorno cui si è srotolata tutta la narrazione, mantenendolo saldo dall'inizio alla fine, riuscendo a strappare un sorriso al lettore e un vago senso di sollievo nello scoprire che no, non era un sogno.
Anche lo stile presenta uno struttura altalenante, dove strutture profondamente prosaiche si mescolano ad altre sottilmente poetiche. La ripetizione della parola "cento" è usata spesso, vero, ma ciò nonostante non appesantisce il racconto; contribuisce anzi a donargli un ritmo scorrevole ma quasi lento, rallentato da tutti quei "cento" che di sicuro non infastidiscono la lettura, rafforzando anzi il senso di quello che succede, facendo scivolare il lettore - e James - oltre il confine della realtà, abbandonando totalmente il sogno.
Un confronto ben sviluppato, tra due mondi così differenti ma paradossalmente affiancati.
Un ottimo lavoro, Nali, davvero un eccellente lavoro!
La tua sorellina,
Sara. |