Recensioni per
Monsters - Shower me with lullabies
di Ato

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
12/02/13, ore 14:04
Cap. 2:

Risottolineo il parere assolutamente positivo della prima recensione. 

Al momento sono ancora un po' sospesa, incerta su che significato attribuire alla tua narrazione: non c'è frase nella tua storia che non abbia un valore profondo, che non colpisca direttamente il lettore e che non lasci una traccia di consistenza indeterminata nell'animo. Tratti delle emozioni umane con una sensibilità talmente tanto alta, da farle rivivere e ricordare a chi può e si sente quasi in dovere di leggerle; le scrivi e canti con pennellate semplici e sottili allo stesso tempo con sagacia e con acutezza. Ma non ti soffermi nella pura analisi razionale, ma la ri-comunichi, quasi la fai rimbalzare su noi lettori. E questo posso dire che sia un attributo proprio solo a pochi scrittori.
Lo stile semplice delinea personalità forti e fragili, dai sentimenti altrettanto forti e fragili: la prima cotta di Astoria ha il carattere delicato dell'innocenza di una bambina, insieme al suo rapire la vita per quella che é, posando baci che restano su labbra che hanno già assaggiato molte labbra, senza conoscerne davvero il sapore. Il sapore, che è forse il vero leitmotiv di questa storia, appare sin dal primo capitolo - sin da quel sapore di uva che rimane sulle dita di Astoria, e che poi continua nel sapore dell'ambrosia e della camomilla - e continua fino alla fine; in qualche modo, è lo stesso sapore agrodolce che rimane sulla punta della lingua di noi che leggiamo. E quegli stessi baci animano quest'unica parte, sottolineando il legame tra Hermione e Draco come mani ferme all'inizio e poi sempre troppo tremanti, come camicie che devono essere cambiate, come maschere di mostri che possono essere spostate per rivelare che i mostri possono essere coloro a cui diamo un bacio, con i quali facciamo l'amore (ed io qui mi ci sono incagliata, in questa riflessione, perché é la medesima che mi anima quando mi rendo conto di amare una persona talmente tanto da doverla smettere di guardare come qualcuno che potrebbe ghermirmi. E poi ricordarmi che lo potrebbe anche fare.); e forse questo è il carattere originale del tuo scritto: non semplicemente accusare la realtà della mostruosità nel mondo e nell'uomo, ma l'idea di conoscerla per poterla convertire in un bene talmente tanto grande, da trasformare la mostruosità in una bellezza enorme ed avvolgente. In una bellezza dove il cuore divenga ruscellante. Ed in tutto questo, Astoria. Meravigliosa Astoria che di mostri ne conosce abbastanza, ma che della vita apprezza ciò che resta. E continua ad onorarlo.

Recensore Junior
12/02/13, ore 13:06
Cap. 1:

Immediatamente ammetto, grido, affermo con ferocia di non aver mai letto nulla di tuo fino ad oggi, fino a quando non mi sono autoimposta di non voler più studiare - anche se ho domani un diavolo di esame -, semplicemente perché avevo bisogno di un po' di momento per respirare due minuti e smetterla di pensarci. E poi, un'amica mi ha sussurrato il titolo di 'Medusa' ed io, quasi per ribellione, mi sono prima imposta di leggere quest'altro capolavoro. Perché é un capolavoro, dopotutto, questo primo capitolo (ti dirò la verità: è una delle prime volte in cui decido consapevolmente di voler commentare capitolo per capitolo, anche se la storia è breve, e potrei non essere così puntigliosa. Ma probabilmente oggi sono in giornata puntigliosa, ed insomma, non ci possiamo fare nulla.).

Ho amato il tuo stile - così, senza perifrasi a gorgogliare al posto mio per fermare la mia schiettezza: non è che sia semplice, ma pur baroccheggiando, lo fa lievemente, e riesci ad intuire lo spessore dei personaggi, le dinamiche che ne fanno intrecciare i destini. I Draaco ed Hermione che qui hai ritratto sono due semplici diciassettenni che hanno vissuto il disagio di una guerra utile, ma disastrosa, che insanguina le ninnananne e i gesti anche di bambini come Astoria; sono due persone che si sono ritrovate a scambiarsi battute impronunciabili, con le loro divergenze a fare da scudo e con i ricordi che li legano. C'è dramma e malinconia nei toni in cui li descrivi, ma c'è anche l'ironia - forse anche della sorte e dell'orgoglio di entrambi - e l'umanità di due persone che vengono finalmente indagate come tali, e non come supereroi (non è un Draco machoman, né una Grangere dagli occhi abbaglianti e le forme curvilinee al posto giusto.) A loro modo sono sbagliati per la situazione - perché nessuno dei due ha l'immediata risposta che possa risolvere una situazione controversa -, a loro modo sono giusti insieme per la situazione - perché anche loro hanno mostri e ricordi e sogni che non sanno come scacciare, perché hanno mani che tremano; e perché hanno parole impronunciabili sulla lingua. Sono splendidi, perché le parole amare di lui ed i tentativi ottimisti, e testardi, e provocatori di lei sono propri di due personaggi che non sembrano andare OOC rispetto agli originali - per quello che poi, ci dice la Rowling, non così tanto, a dire il vero. 
Il personaggio di Astoria, che sembra sfuggire per età a quanto scritto da Mamma Row, è perfetto: il modo in cui reagisce, il modo in cui si aggrappa a i suoi ricordi e spera che siano solo incubi - non l'hai scritto tu, ma quando si perde una persona cara si spera che sia solo per quello - ed il modo in cui si rifugia da Ebe, che dona l'immortalità a ciò che immortale potrebbe anche non essere. In un'interpretazione tutta mia, l'ho vista come la rappresentazione dell'immortalità del ricordo e magari un ritratto anche della sorella Daphne defunta, la cui figura appare stagliata come ombra luminosa su un muro, e non mollare nessuno. 
Non c'è niente di edulcorato nella situazione che descrivi, ma c'è fragilità e speranza, ottimismo e la consapevolezza che la vita  avolte richiede davvero di vivere sulla propria pelle i propri incubi.

Ho apprezzato tutto, insomma, e senza ombra di dubbio la coerenza c'è e lo stile giusto per narrare le tragedie umane - perché le conseguenze della guerra sono realtà ancora più tragiche della guerra in sé - c'è. 
Mi scuso per la lunga recensione, magari un poco dispersiva. 

Grazie ancora per questa bella lettura - e al prossimo capitolo!

Recensore Master
15/02/12, ore 14:12
Cap. 2:

Una storia bella, insolita, scritta benissimo e con'insolita profondità nei personaggi
Bravissima

Recensore Master
08/02/12, ore 15:12
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
L'autrice ha scritto che questa storia le serviva per "ritrovarsi".
Io, credo che si sia proprio "ritrovata".
La storia è scritta particolarmente bene e la grammatica è eccellente.
I personaggi sono ben caratterizzati e non mi sono sembrati particolarmente OOC.
Astoria, in particolare, mi ha molto colpita.
Nonostante la "licenza" che si è presa l'autrice sulla sua età (se non sbaglio, Astoria ha solo due anni in meno di Daphne), credo che questa Astoria mi sia piaciuta molto.
Atopika è stata in grado di rendere perfettamente il dolore che si prova quando si perde una persona cara.
Io adoro Astoria Greengrass, ma questa Draco\Hermione è semplicemente ... perfetta.
Credo che sia il termine più adatto per definirla.
Perfetta.
Per questo, credo che meriti un posto fra le storie scelte.
Bessie

Recensore Junior
11/01/12, ore 09:27
Cap. 2:

Ho finito ieri di leggere la tua storia, che come ti ho già detto, mi ha letteralmente rapita. Purtroppo l'ho fatto con un ritardo notevole rispetto a quanto ti avevo promesso, ma ho avuto delle vacanze natalizie un po' travagliate. Da quando ho letto l'ultima riga sto cercando parole sufficientemente originali per commentare il nuovo capitolo ma mi sono resa conto che vorrei dirti tante cose, ma che alla fine, forse a causa delle emozioni suscitate, i concetti si sono fatti nebulosi nella mia mente. Ti lascio dunque con la frase che maggiormente mi ha colpito, quella che ho voluto trascrivere sul mio diario per non dimenticarmi di Monster, né delle sensazioni provate nel corso della lettura: "Draco sapeva che c'erano cose che proprio non andavano dette, per evitare di limitarle a poche parole". Abbastanza calzante non trovi? Un abbraccio, a prestissimo. Lyra

Recensore Junior
25/12/11, ore 18:08
Cap. 1:

Ho cominciato a leggere le tue FF con un ritardo rispetto ai tempi di pubblicazione a dir poco imbarazzante. Non so dirti quindi se i toni di questa storia possano essere paragonati o meno a quelli di Medusa perché, per ora, ho letto solo un capitolo della tua long e non mi sono ancora potuta fare un'idea chiara. So solo che se questo é ciò che scrivi per ritrovarti vorrei che mi indicassi qual'é la via della perdizione! Ciò che apprezzo maggiormente nei tuoi scritti a prescindere dall' originalità dell' intreccio, é la naturalezza con cui inserisci le citazioni, mescolandole sapientemente alle battute di uso comune. Se l' immagine di Ebe " fredda e nuda come il cielo che mostra tutte le sue stelle nelle notti d'estate" mi aveva catturata sin dalla presentazione, l'atto della transustanziazione (rigirata, "a mo' di frittata", dai fraticelli amanti del vino) , così pungente ed ironico mi ha fatto definitivamente capitolare e non ho potuto fare a meno di bere con avidità ogni tua parola, ansiosa di giungere alla fine del capitolo.
La tua Hermione é straordinaria, ogni sua parola mi sorprende e la sua ironia, pungente e sapiente, la rendono una delle migliori versioni che io abbia mai letto. Senza contare la battuta finale, con la quale promette di tediare Draco fino alla morte con la parola "prostaferesi". Sarà il mio animo nerd da "ingegnerarchitetta", ma il tono che riserva al furetto nel pronunciarla mi ha fatto ridere fino alle lacrime, oltre che a rivedere me stessa in lei. Riesco quasi a dipingermi la scena di Malfoy, semi accasciato sulla sedia, con i capelli sconvolti e la cravatta di sbieco, che desidera annegarsi in un Distillato di Morte Vivente piuttosto che imparare come semplificare funzioni trigonometriche ed ascoltare Hermione bearsi nel farlo!
Ora putroppo devo scappare a fare gli auguri ad altre mille parenti, essendo oggi il giorno di Natale, mi sono ripromessa di fare la brava, ma posso dirti sin da adesso che sono in trepidante attesa del momento in cui mi infilerò sotto le coperte e leggerò il secondo capitolo di questa ipnotizzante storia! Per ora, se mai leggerai questa recensione in tempo, ti auguro un Buon Natale e ti faccio i complimenti, sei una scrittrice meravigliosa.
PS. Una domandina per curiosità: la scelta di Ebe é solo data dal fatto che é la coppiera degli dei o in lei c'è anche un tratto della dea citata nell'Iliade? Perché, appena ho scoperto l'identità della persona per cui la piccola Astoria si strugge, ho subito pensato che in qualche modo la statua potesse rappresentare Daphne che tenta di curare le ferite dell' anima della sorella, o, nel tuo caso, i mostri che le danno il tormento. Ho pensato che fosse un' immagine molto commuovente...

Recensore Junior
03/12/11, ore 23:51
Cap. 2:

Mi sono accorta solo ieri di questa tua fanfic e oggi mi sono precipitata a leggerla; ora che ho un attimo di tempo ti lascio un commento.
E' vero che nelle tue storie c'è una nota di fondo di tristezza o malinconia, ma non è qualcosa che pesa nella lettura: è una tristezza "dolce". E' un po' come lo studio Tristesse di Chopin, in poche parole mi fa sciogliere l'anima, trasmettendomi un'energia potente. Allo stesso modo ci riesci tu (non è un paragone, sebbene lo sembri, è solo un modo per essere chiara).
Forse il punto sta nel fatto che mi hai stregato con Medusa e lo hai fatto di nuovo, sotto qualsiasi punto di vista: non credo che si trovino storie così. I personaggi tanto particolari, forti e fragili, affrontano i propri mostri aiutandosi l'uno con l'altro, i dialoghi a volte così fuori dall'ordinario, che però sono sempre perfetti per la storia. Inoltre c'è il tuo stile: descrivi sapori, odori e sensazioni in un modo così delicato, tanto che per me è poesia che si interseca a prosa.
Bravissima, complimenti.
Grazie.

Recensore Junior
22/11/11, ore 22:53
Cap. 2:

Grazie a te e alla tua fantastica mente!
Ci hai onorati con una storia breve, ma intensa. Quasi quanto le emozioni che sei riuscita ad esprimere. Dolore, dolcezza, tristezza, amore e malinconia. Forse inizia a stufarti questo sentimento che ti viene sempre attribuito, ma, a mio avviso, ha un significato un po' particolare.
Perchè se è vero che mi suscita una grandissima malinconia, non deve per forza essere intesa in senso negativo. Malinconia è guardare al passato e rendersi conto che certi momenti non torneranno mai più, vero, ma perchè non può anche essere felicità nell'averli vissuti? Riesci a farmi ricordare sensazioni che un tempo ho provato, ma che, piano piano, col passare dei giorni e con le nuove esperienze, ho dimenticato. E ti ringrazio nuovamente. Perchè di baci che restano ne ho ricevuti, tanti, e spero di averne donati anche solo la metà di quelli regalatimi.
Ora vado a dormire, sperando di avere dei sogni pieni di mostri, dei tuoi, davvero perfetti e profondi! Non credo di aver detto tutto quello che volevo, ma avrò sempre tempo per aggiungere qualche parola, magari impossibile, o semplice. Credo punterò a quelle difficili, perchè solo tu e Draco siete in grado di rendere le semplici, stupende. :) Un bacio.

Recensore Veterano
21/11/11, ore 23:20
Cap. 2:

La tua storia e' adorabile. A-do-ra-bi-le. L'ho adorata dai primi paragrafi in poi. Come non adorare una storia che ruota attorno a concetti cosi' sottili e eleganti come fare l'amore coi propri mostri o cercare un bacio che resta? Seriamente, dopo che ho letto la tua storia mi sono messa a pensare a questi concetti e non e' una cosa che mi succede spesso - che una fanfic mi faccio riflettere. 
Ho apprezzato che Draco e Hermione benche' modificati nei rispettivi atteggiamenti dalla fine della guerra, fossero credibili. La storia che hai accennato riguardo lo sviluppo dei loro rapporti durante e dopo il processo aveva perfettamente senso, secondo me, e poteva rendere plausibile il seguito della storia.
Soprattutto grazie di aver lasciato a Hermione la sua indomabile chioma selvaggia (incontenibile se qualcuno le sfila il cappello di Natale!) e di non aver addomesticato i suoi riccioli come fanno tanti autori per renderla piu' gradevoli secondo i canoni di bellezza consueti. Hermione non ha bisogno di avere lisci boccoli setosi per essere un personaggio affascinante!
Astoria e Daphne sono due di quei personaggi che gli autori di fanfic tirano fuori dalla storia della Rowling come una bozza con un nome e senza carattere e trasformano a proprio volere. Ho visto questi personaggi assumere le forme piu' volgari o scontate in almeno un milione di fanfic, ma nelle tue mani sono nati due piccoli capolavori. Cosa ci dici di Daphne? Quasi nulla, ma un nulla che basta a emozionare: l'aria di compiacenza verso la scuola, il sacrificio per la sorella, il bacio a Draco ed ecco che stranamente hai un personaggio abbastanza completo perche' il lettore si rattristi della sua morte. Astoria e' l'innocenza rubata, il trauma, il bambino che piange dentro tutti noi lottando coi suoi mostri. Fa venire voglia di piangere.
Lo stile che usi e' chiaro, limpido; gioca sulle parole grosse, usate in corsivo, per creare un alone da saccente attorno a Hermione che il punto di vista di Draco riesce a rendere, tuttavia, tenerissimo. 
Bref,  c'est une histoire superbe. Je l'adore. E come resistere al cuore ruscellante di Baudelaire? Anch'io spesso ho trovato in lui ispirazione per delle storie. Basta una sua parola ad aprirti un mondo.
Grazie della bella storia.
Un bacio (non so se di quello che resta, ma non credo...).
MmeBovary

Nuovo recensore
21/11/11, ore 23:15
Cap. 1:

Ciao Filomena, come sempre mi incanta l'intreccio che crei tra dotte citazioni (perfino teologiche!) e struggente sentimento. Forse la short ti sembra più congeniale perché ti solleva un po' dalla responsabilità del "prossimo capitolo" che incombe. Peccato (oddio!!!!, l'ho scritto davvero!!!), per noi lettrici intendo, perché tu sei perfetta per tutte le lunghezze. Ho amato ancora la tua Hermione: il carattere e' il suo ma a volte mi sembra di conoscere meglio Filomena attraverso lei. Mi piace pensare che ci offri un po' di te attraverso la protagonista femminile che ci emoziona tanto e che tutte vorremmo essere. Almeno io lo vorrei, specie in quelle scene da batticuore con il mago più sexy del mondo. Che malinconia la piccola Astoria schiacciata dal suo dolore muto, ma non credo di sbagliare se penso che sarà la piccola dea ex machina che unirà i nostri magnifici nella seconda parte. Grazie Filo, non smettere di avere fiducia in te stessa: non chiedo altro che prestare fede all'inverosimile che vorrai creare. Un bacio. Marilena

Recensore Master
21/11/11, ore 19:50
Cap. 2:

Il tuo modo di scrivere è davvero unico. Qualche volta, nella lettura, mi sono persa il significato di qualche frase o di qualche gesto, ma rileggendo ho riassorbito tutto.
Non è una lettura pesante, è una lettura..."concentrata". Dico così perché le tue parole hanno un significato intenso, e se lette in modo superficiale lo perdono del tutto.
Com'era? Parole così semplici da essere complicate, ma parole così particolari in grado di comunicare un significato specifico. Ecco, tu scrivi esattamente così! :)
Non ho letto le tue altre storie a cui hai accennato nello scorso capitolo, ma lo farò presto perché mi hai incuriosito.
Complimenti :)
A presto, Bea

Recensore Junior
21/11/11, ore 15:58
Cap. 2:

Mostri che popolano i sogni, mostri che popolano la vita. 
Non ho mai pensato che con quei mostri ci si potesse fare l'amore, che i baci, quelli che restano, potessero avere il sapore della camomilla. 
La prima cotta di Astoria, quasi costringe a ripercorrere la mia prima cotta, e 13 anni sono sempre troppo pochi per capire ma effettivamente, abbastanza per sapere quali sono i baci che restano. 

Bentornata con questa storia splendidamente intrecciata. E fatta di parole semplici ma difficili, e complicate ma facili. 
E se anche ancora non sei tornata, o non sei tornata per bene, bentornata comunque. Perché ritornare a scrivere su una tastiera o con una penna non è mai facile. 

A presto, splendore! :) 

Nuovo recensore
21/11/11, ore 15:07
Cap. 2:

Ogni volta preferisco dirti in privato cosa penso, perché lo so che poi a spiegarmi non sono mai capace. Però ogni tua piccola fine merita una parola in più, anche ripetuta, perché a dirle più volte le cose belle non ci si stanca mai. È solo che ogni volta regali così tanto che non si sa mai come darti indietro qualcosa che abbia un valore, perché le parole le usi tutte tu, sia quelle impronunciabili che quelle più semplici, e come sempre ne dai una versione originale ed emozionante, chissà come chissà come (quasi CIT.)
Solo tu trattando di un binomio così noto come amore/morte riesci a coglierne delle nuove sfumature e li fai intrecciare in un modo speciale, come se fosse un limbo, con fiori e fiumi di camomilla a calmare i tremori e i cuori, quei tuoi cuori palpitanti ed esposti, quei tuoi cuori rossi e indecisi e feriti.
E ogni tua parola fa innamorare e morire, i mostri non fanno più paura, ci si fa l'amore e tutto diventa più bello, perché c'è bellezza ovunque. Tu sei bellezza.
Grazie.
La tua chaymee.
(Recensione modificata il 21/11/2011 - 06:58 pm)

Recensore Master
19/11/11, ore 18:34
Cap. 1:

Ciao Filo di luce,
inizio con il farti sapere che la nipotina dalle logorroiche recensioni piene di faccine e di "stratagemmi per allungare il brodo" ha preso il volo. L'ha fatto nel momento esatto in cui ha postato la sua prima, vera, Dramione. O forse nel momento in cui non c'era più una certa tipa a volerle bene comunque ( bimbominkiaggine a parte) e a dirle di amare i suoi brodi insipidi.
Ora inizio seriamente con il dirti che mi trovo in sintonia con la persona che sa leggere ( se dietro a queste riga, o dietro il tuo rossetto rosso, è da rivedere) e che trova della differenza fra Medusa e Monsters.
No, non è solo per il titolo; neanche per le M.
Ci vedo una sottile drammaticità, lo stile curato ma non troppo. Come una di quelle storie che sussurri in doccia, o mentre ti asciughi i capelli o in autobus. Una di quelle a cui non pensi troppo, ma che scrivi con l'intensità di una storia che hai imparato ad amare pian, piano.
In Monsters vedo uno stile piacevole e meno curato di quello di Peccato; uno stile che si avvicina di più a quello innamorato (e non sono sicura di aver trovato le giuste parole) di Medusa.
In Monsters ci vedo qualcos'altro a unire i protagonisti.
Non parliamo subito di esplicito amore, o di esplicita attrazione.
Parliamo di una storia da raccontare, di una vita da capire, di una canzone da pensare, scrivere, musicare.
Parliamo di un Draco iperbolicoqualcosa. E ammetto di non aver avuto idea di cosa fosse. Ringraziamo insieme Zanichelli, sì?
E di una Hermione simpatica, più simpatica del solito.

«Per l’anno nuovo, Granger, ti auguro di trovarti qualcuno capace di versare un po’ di spumante senza fare disastri», mormorò. Giocando con dispetto un po’ della sua frangetta,  le lasciò un colpetto sulla fronte.
«E io ti auguro di trovarti qualcuno che abbia un po’ di rispetto per le tue camicie».



Concludo con la spassionata consapevolezza di voler sapere di più sulla bambina.
Sin dall'inizio mi ha incuriosita e ora voglio saperne di più; ancora di più.
Ti lascio, tesoro, e vado a prepararmi per rimorchiare in fretta e raggiungervi in Msn prestissimo.
Aspetto con ansia il prossimo capitolo. Sono davvero felice di essere tornata a leggerti. Tu non deludi mai.

Recensore Master
19/11/11, ore 14:44
Cap. 1:

Ciao,che bello sei tornata.Spero che MONSTER sia anche solo bella la metà di MEDUSA.Al momento la trovo bellissima e molto intrigante,con Draco e Hermyone che devono fare da baby-sitter ad una Astoria bambina e dolcissima.Spero che sia a lieto fine per la coppia Draco/Hermyone come lo è stata Medusa.Ciao e aggiorna presto che sono curiosa di sapere perchè tocca proprio a Draco ed Hermyone prendersi cura della piccola Astoria e che fine hanno fatto tutti gli altri.Ciao da chihuahua.

[Precedente] 1 2 [Prossimo]