Recensioni per
Niente virgolette nel titolo. (A groupies' tale.)
di Queen of Superficial

Questa storia ha ottenuto 180 recensioni.
Positive : 178
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
18/07/13, ore 00:09

MA CHE CAZZO. 

Ah, il potere del caps lock. Me ne prenderò ancora un po', giusto per far scorrere il tempo e cercare di imporre quel tanto che basta di ordine ai miei pensieri per rendermi comprensibile. 

Dunque: MA CHE CAZZO??

Ordine, dicevamo? Beh, fanculo l'ordine, soqquadro è l'unica parola che c'entra qualcosa, qui, perciò abusiamone. E' che quando penso a "soqquadro", a me è sempre balenata nella mente l'immagine di una parete di una casa con i quadri tutti rabaltati, pendenti, sfondati, crepati e crollati, come dopo un uragano. C'entra anche l'uragano, dopotutto. 
Con questo scherzone dell'ultimo capitolo sei riuscita a spezzarmi il cuore, colpendo proprio nel punto in cui convergevano tutte le crepe generate e ricucite da Niente Virgolette, man mano che dispiegava la tua volontà (Amen). Mi hai fatto venire quel genere di coccolone inspiegabile, che ti lascia stordito a rigirarti nel letto con un unica, semplice proposizione in mente, il già citato "MA CHE CAZZO??". Mi sono già ripetuta per ben tre volte, lo vedi come mi si è inceppato il cervello. 
E scusa i colloquialismi, ma capirai poi. Ecco, ora parliamo della storia, prché io sono ancora qui con i brividi e l'inspiegabilità e la meraviglia e l'insonnia. Perciò.

Premetto con il dirti che alcune parti di Niente Virgolette le avevo già lette a tempo debito, e nonostante le risate epiche che mi hai fatto fare nel capitolo del castello, abitato da spiriti sinistri quali un maggiordomo onnipresente e l'ultimo esemplare di pappa-strello, mi ero fermata alla presenza dei Sevenfold, perché i Muse non avevo ancora iniziato ad apprezzarli. Storie d'infanzia, io sono cresciuta a suon dei californiani sbattipentole. I Muse mi sono giunti al cuore da poco. E insieme a loro, è arrivata alla mia memoria anche la tua storia, perché avevo qualche vago presentimento che "un certo Matthew Bellamy c'entrasse qualcosa". 
Del resto della storia parliamo dopo, anche perché riempirei pagine di aggettivi inutili - l'hai già capito che mi è piaciuta da impazzire e che sei ascesa al mio olimpo personale di divinità, vero? 

Già mi puzzava di bruciato l'inizio di quel che il mondo supponeva fosse l'ultimo capitolo, il signor 17; quando l'avevo letto velocemente, la prima volta, avevo capito che avessero passato la notte insieme Brian e Bliss, e mi sembrava pure logico. Non sapevo che Bliss aveva i capelli bianchi, non ancora - di questo mi dovrai perdonare. Dunque immagina lo strabuzzamento d'occhi che mi è preso al che ho letto "neri"; capelli, neri. Cosa?! Ria e Brian, mi è sembrata la situazione più assurda del cosmo di Niente Virgolette, e ce ne voleva. 
Molto bruciato, dunque, moltissimo. 
E poi tutto il resto; avevo metabolizzato il giusto contrappeso drammatico che il matrimonio purificatore tra Ria e Matt richiedeva - la morte di John, il cimitero, la corsa in moto dietro quello sventurato di Baker -, mi si era stretto il cuore per i fantasmi che non potevano toccare i vivi, solo danzarci insieme con gli occhi bendati, avevo detto l'ennesimo grazie al Dio dei Tribolati Amori a Lieto Fine, e poi...
Ria si sveglia. 
Ma è in bianco.
Ma non è la cugina di Jimmy.
Ma non è il suo matrimonio. 

Io ti giuro che il cuore mi è caduto nella pancia, poi sta a te credermi. Ma che cazzo. Non è che sono arrabbiata, è che mi è venuta voglia di picchiarmi con la tastiera: per due anni questa storia ha atteso nelle caverne violastre della mia memoria per farmi questo?
Maledetta.
Mi hai scombussolata. Credo che questa sia arte, cazzo, questa è arte. Ma fa malissimo. E disturba. 
Perché ci hai cullato tutte con il grande sogno finale: Ria e Matt, e come ho già detto non ero animata da sentimenti fanghirlistici di riflesso di me stessa, perché di Bellamy non sono ancora proprio innamorata - ha troppe amanti. Ma perché mi avevano convinta, quei due. Davvero, ci avevo creduto come non mai, che la loro storia d'amore fosse qualcosa a cui assolutamente non si può sopravvivere, se non imbrocca quella direzione su mille altre che la fa funzionare. Perché se tutti spingevano da quella parte, se la coppia era quella che teneva insieme storia e personaggi, dopotutto, io non ho potuto fare a meno di credere che il loro amore fosse davvero quello del "per sempre". E io non sono romantica. Affatto. 
Questo non spiega fino in fondo come mi sento, dopo aver letto il vero finale. E' un calcio nello stomaco alla realistica ingenuità che mi ha fatto da compagna nelle notti in cui ho letto questa storia. Non capisco, però. Com'è possibile che fosse Jimmy, per davvero, fin dall'inizio? 
Forse Ria capisce finalmente l'incolmabile distanza che separa il Matt, leader dei Muse, e Matthew Bellamy, uomo? Nel diciottesimo capitolo di Niente Virgolette, Ria Montague si sveglia da un sogno che è durato dal primo, di capitolo? E' la logica del "ciò che vuoi davvero è sotto il tuo naso, solo che non riesci a vederlo"?
No, è troppo Superficial per essere da te. Allora continuo con le domande: alla fine si sbatte il muso contro la realtà? L'impatto però non sembra essere così duro. E' molto dolce, nonostante lo stordimento e la sensazione di tutti i muscoli indolenziti da questo lungo volo attraverso le volte di Bellamy. Mi sono accorta che è il migliore dei modi in cui poteva andare, al secondo posto, ovviamente, dopo il sogno ad occhi aperti di Ria che sposa Matt, intendo. 
Mi hai fatto venire i dubbi, Queen. Di quelli tremendi. 
Ma i sogni non si realizzano? 

E' la recensione più lunga che io abbia mai scritto, e non ho ancora finito, non finirò mai. Se permetti, vorrei far durare la magia ancora per un po'. 
Intanto ti volevo ringraziare. Per avermi fatto ridere, e vivere un'avventura, e conoscere persone meravigliose, e esplorare il mondo sovrasaturo di un sogno di cui tutti condividiamo gli intrecci fondamentali, e anche star male, immaginare (soprattutto, soprattutto), e anche, sì, venire i coccoloni. 
Ora ti ringrazierò di una cosa strana, ma te la volevo dire. Grazie di non aver fatto morire Jimmy. In qualche modo sono sicura che capisci, perciò ti mando anche un bacio. 
La tua storia è uno splendido volo, un dramma straordinario, ricco di tutto quello che ci deve essere in una storia che rimanga a vivere in chi la legge. E quei tre chili di sarcasmo tra i denti, come dimenticarli. E le battute al vetriolo, che se le sentissimo nel mondo di tutti i giorni, ci convinceremmo a ridere di più. E le situazioni assurde, demenziali, paradossali, cariche e vibranti, e i baci, e le lacrime, e gli addii e i pensieri e la musica e i ricordi. E tutto il resto. 
Tutto, il resto. 
E scusa, ma non ho avuto il coraggio di recensire capitolo per capitolo. Ma sei stupenda. Una scrittrice straordinaria, davvero, hai talento, hai le parole. E sono felice di averle lette. Con un bel po' di costruttiva invidia, devo ammetterlo, perchè ogni volta che in questi giorni mi sono trovata a fissare una pagina vuota di Word è stata colpa tua. "Andiamo a vedere come stanno lì". Un po' come all'isola che non c'è, e qui mi viene in mente la battuta fulminante di Bliss che parodia John che parodia - inconsapevolmente - Peter Pan. Cioè, sei da amare. Il tuo stile è incredibile, e una serie di aggettivi con la i. E' il tuo stile, punto. E la scrittura è senz'altro la tua corda: appena ci pizzichi sopra una parola, anche corta, ecco che prende un suono e una forma meravigliosi. 

Non finirei mai di commentare Niente Virgolette, ma penso di essere alla fine delle parole ormai. 
Ah già, il cast. 
Ria è da Oscar, su questo nessuno può dir niente. La sua è un'umanità disarmante, mi ricorda troppo la perfezione; è stata difficile da digerire, perché è ciò che vorremmo essere. Sempre a cavallo. Bliss è stata indecifrabile, come del resto gli altri, come del resto lo sono gli esseri umani. Ma, ecco, lei lo è stata un po' di più, e per questo le ho voluto bene come una sorella minore da proteggere dalle brutte cadute e le sbucciature alle ginocchia. Matt, quello Bellamy, che ero convinta avesse gli occhi scuri e che mi aveva fatto credere di essere come tanti altri, di quel misto strano di pop-rock, e invece è Muse. Dom, sempre e comunque fuori tempo, un bambino che sogna con gli occhi ben stretti per la paura di non trovare quello che ha immaginato, fuori. Fiorellino e la dolcezza che rifletteva su tutto, non appena il suo nome sbucava nella riga anche senza un determinato perché. Come una mamma. Quella banda di criminali dei Sevenfold, che hanno ricalibrato la storia portandola ad una dimensione affettiva ancora più profonda. 
E poi non posso fare l'elenco di tutti, ma sappi che li hai fatti vivere di una grazia esageratamente bella, e che sono stata un po' di parte, perché quando c'erano di mezzo Bri e Jimmy il sorriso si allargava un po' di più.

Mi sa che ho finito - sempre con lo stordimento che ormai mi terrà sveglia. Non so come farti tutti i miei complimenti, mi hanno insegnato solo a dire questa frase, spero che sortisca l'effetto in ogni caso. 

Scrosci di applausi, si era già capito, no? 

Recensore Junior
26/11/11, ore 12:56

Quando ho scoperto che tutto, in realtà, era un sogno. Quando mi sono resa conto che la recensione del capitolo precedente, adesso, non ha molto senso... Devi immaginarti la scena, okay? - Ci ritorno dopo.

Non ci ero arrivata completamente,  quando Ria si dichiara a Jimmy; credevo fosse soltanto...Ria. Cioè lei si è dichiarata costantemente, sempre, a Jimmy. Non solo con le parole, si intende. Anche quando amava Matt, quando era sicura di volere un futuro con Matt. Ecco non c'ero arrivata. Ma Jimmy mi è sempre stato di una simpatia disarmante, sarebbe stato fin dall'inizio l'unico.
Cioè. Ti sto odiando in tutte le lingue del mondo perchè mi hai totalmente scombussolata.
Perchè sono certa che è stato tutto premeditato. Che tutto il viaggio di Ria accanto a Matt alla fine si è rivelato una ricerca di qualcosa che in fondo già conosceva. 
Quando ho capito che Delilah era stata adottata, che Ria amava - amava! - Jimmy, immaginami con uno sguardo rassegnato lungo fino a Napoli. Tipo con le cosine così '' che mi scivolavano davanti all'occhio.

Ci hai insegnato che Ria apparteneva al cuore di Matt, perdonami se sto cercando di capirti o di capire Ria.
Non voglio credere che la sola richiesta di matrimonio di Matt li abbia separati. Devi specificare e spiegarmi un sacco di cose, dannata ragazza. Non puoi piombare nel futuro e far sposare Matt con una sconosciuta probabilmente bionda, quella è la realtà non NVNT! 

Okay, fine invettiva contro Queen, inizio della recensione. 
Credo di averlo capito:  Ria ha sempre sostenuto che Jimmy fosse la sua metà. Stare accanto a Matt, amare Matt, l'ha portata a Jimmy. Non so in che altro modo interpretarlo, dovrei rileggere tutta la storia e alla fine darti un parere decente. 
Amava Matt ma non abbastanza, ora comprendo che era diventato qualcosa che si avvicina a un'utopia, un sogno. Forse è colpa mia che non ho visto realmente ciò che volevi raccontare. Decisamente non ci sono arrivata subito.
Ci siamo così totalmente abituati allo stile inframmezzato e casuale, costellato da citazioni sparsi e momenti non definiti del tutto, che non abbiamo visto le cose come stavano veramente. Ci hai fregato, in senso buono.
E io sono stata così cieca da non vedere cosa realmente mi/ci raccontavi
Ho avvertito però anche io una strana calma mentre leggevo il monologo di Ria.
E' una delle cose più interessanti e sensate che io abbia mai letto, giuro. Non c'avevo mai fatto caso: "le loro vite erano votate all'assoluto", è tutto nel monologo di Ria: è la cosa più ovvia del mondo. Alla fine trovavano la loro strada e non la cambiavano più.
E mi ha fatta ridere la scena del ballo, con Synyster che probabilmente lo urla, "Non c'è cosa più divina!!", e il "Synyster, ti arriva uno schiaffo" mi ha ricordato mia madre, quindi ancora risate a gogò..

E' un bellissimo capitolo, tesoro, sul serio. Anche se la mia recensione non è proprio sensata ma spero mi perdonerai. 
In fondo sono sicura che non è questa la fine, l'hai sottointeso anche tu (credo).
Io comunque dedicherei questa recensione a tale Bellamy, Matthew James. Ecco, così non rimane da solo con quella bionda ossigenata per moglie. 

Scherzo, sei fenomenale come sempre :)
Grazie per tutto, ti voglio bene.

Nuovo recensore
26/11/11, ore 07:45

Non puoi farmi questo, no, non puoi.

Ho un rito: ogni mattina guardo le "ultime storie" con la nausea per ciò che dovrò fare e un briciolo di paura per quello che accadrà non appena infilerò il mio naso (ghiacciato) fuori da quella trincea che è la mia camera.
Solitamente il torpore mi spinge a non soffermarmi più di tanto sull'elenco di FF che si srotola ai miei occhi infiammati ma ti giuro che quando ho letto (Niente Virgolette nel titolo)A groupies Tale ho creduto di essere ancora addormentata. La prima ipotesi che m'è venuta in mente è stata che ero così stufa di vedere storie su vari deturpatori musicali che tanto piacciono alle ragazzine che avevo avuto un miraggio riguardo al tuo capolavoro.
Quando poi ho realizzato che non mi stavo immaginando nulla e che avevi veramente aggiornato ho ululato in Swahili dall'entusiasmo.

Ma giungiamo a questo finale che è stato più inaspettato di un editoriale di Minzolini (ok, ammetto che l'esempio è infelice ;-)).
Mentirei se non ti dicessi che sono un po' amareggiata, un po' tanto. Il mio spirito di Fan con sindrome d'abbandono perenne (cito il mio Junghiano counselor) , sospinto dal tuo cap. precedente era stato spinto ad immaginare un meraviglioso futuro per Ria e Matt (tengo a precisare che nella mia capoccia il buon vecchio Bellamy era diventato il papà di ben 4 figli - come dimostra Chris pare che la musica Rock renda fertili - ) e invece ora con un colpo di coda da maestra dell' horror si ribaltano le carte in tavola e si scopre che no, Bells non avrà quattro pargoli dai nomi impronunciabili e bellissimi.
Con tutto il rispetto per l'amabile Jimbo mi oppongo a questa decisione e lotterò con tutte le mie forze affinché Elardariael si unisca ad un essere di un metro e settantadue altresì noto col nome di Matthew, nel sacro vincolo del matrimonio.
Serietà a parte.

Dietro di loro, la mia tesi proiettata su un megaschermo.

Niente virgolette nel titolo
W. Shakespeare.
 
Questo, sghei e sghee, è stile. Credo che se in un immediato futuro al mio esame di maturità non avrò la più pallida idea di come muovere la mia tesina posso sempre ispirarmi a questa. E così sarei in debito col tuo genio pure per il mio diploma. 



Credo sia la peggiore recensione nell'arco di 3000 MegaBite, ne sono conscia e me ne vergogno. Nonostante ciò prima di scomparire nel mio tumulo di sensi di colpa, frasi mai dette al momento giusto e sguardi fugaci che definisco come vita, ti voglio ringraziare.

Grazie per avermi trasportato in un universo così meravigliosamente straordinario che è riuscito a coinvolgermi così tanto da portarmelo dietro, nei comodini della memoria, for the rest of my life.
Grazie per il tuo Matthew Bellamy. E' stato così reale che mi pareva quasi di sentire il suo respiro.
Grazie per The Rev. Che anche se in questo momento non tollero *scherzo, James. Don't worry* non ti sarò mai grata abbastanza per averlo riportato, anche se nell'infinito nanosecondo di una storia,  un po' in vita. 
Grazie per avermi fatto amare Bliss, cinica bionda, che per qualche innata ragione mi ricordava un po' un ibrido fra Daria e Jane Lane (quando ancora MTV faceva cose serie...)
Grazie per avermi fatto tornare la voglia di scrivere.

Non so perché ma la tua opera mi fa pensare tanto alle atmosfere psichedeliche di Hullabaloo. E -almeno per me - quando associo qualcosa  a quel disco/concerto/dvd/estasiassoluta  è il massimo del complimento possibile :-)



Un'estatica Pau.