Ciao Marty
[...] Ho finito di istupidire [...]
Ne sei davvero sicura? Magari sarò allergico alla praticità, ma non smetto mai di istupidirmi, sorprendermi anche delle cose che già conosco. Anche del semplice fatto che le conosco così bene, dal capire che non le conosco ancora del tutto. Dulcis in fundos? Oh no, non bruciamo le tappe, ma devo ammettere che questa storia è andata esattamente come mi aspettavo.
Ma iniziamo con l'inizio. Certo, l'inizio della fine. Una cicala. Un animale dal verso grazioso. Chi non si strugge al suo richiamo amoroso durante le notte estive, che ora si stanno avvicinando. Quando non c'è niente di più piacevole, dopo l'afa, in quel fresco tanto sospirato, di quel suono. Di quel verso. Anche se non so se avete mai visto una cicala, ma non credo che gli dareste mai la capacità di frinire come sistri d'argento, come le apostrofava anche Giacomo Leopardi. Eppure, anche l'aspetto di Louise non avrebbe fatto affatto pensare ad alcun superbo talento, o verità nascosta. Almeno, non a qualcuno che giungesse fino a qui senza aver letto tutto. Senza sapere. Un insetto al confronto di un sole. Che paragone davvero labile, eppure così sottolineatore di una certa verità. L'arroganza di Lily? La fine del canto di Louise? E chi sono io per dirlo. Io non parlo neanche con Satana.
[...] “Ti posso raccontare una storia” [...]
Una storia, dice Lily. Una storia di come è successo che in mano sua sono caduti Louise, Stan ed un terzo non ben specificato personaggio? O forse, si tratta di qualcos'altro. Ammetto che questa frase finale, ovviamente, mi ha richiamato all'indietro in tutto quello che è accaduto in queste centina di pagine. In quello che è accaduto anche quando noi non sapevamo l'importanza di Louise. Quando potevamo soltanto sapere che era il frutto di una relazione extraconiugale. Corna, bastarda, come voi preferite. Ma come la cicala mi invoglia, torniamo alla realtà. Perché Lily usa proprio queste parole. Perché ella ritiene che lui era l'unico cugino che valesse la pena dell'incesto. La storia che voleva raccontare è forse collegato alla sua nascita? Chi era il padre di Louise? Che la bella Fleur abbia avuto una certa passione per uno dei bulgari. Avesse in realtà una passione per qualche "commilitone" di Lily, almeno futuro, o padre di questo germe malato? Cosa sa Lily della nascita di Louise. E
Una domanda che forse rimarrà inascoltata. E forse, credo che sarà meglio così. Non ne abbiamo mai avuto un solo accenno. E forse questa è semplicemente la mia sfegatata passione per la storia, e l'incrollabile volontà di scoprire ogni buco oscuro. Utopica idea, lo ammetto. Ma io, non parlo neanche con Satana.
[...] “Non lo so, Rosie” [...]
Ma andiamo avanti. Superiamo sulle cupe prigioni. Sulle linee di ammalati. Superiamo questa triste cortina per raggiungere questa, prima coppia felice. E ci voleva tanto per scoprirlo? Ovviamente no. Bisognava però passare per l'ipocrisia del silenzio. Attraverso tutti i giochi stupidi che piacciono tanti agli uomini per capire la pure e semplice verità. Incongruenti? Certo. Stupidi? Senza dubbio. Innamorati? Bé il problema è proprio questo. Uno scoop, ecco il fattore scatenante. Questo modo di comportarsi. Cercare un motivo. Che sia valido o che neanche lo sia. Che sia anche solo ravvicinabile a qualcosa di sensato. Perdonami, ma davvero questa è una delle coppie di questa storia che mi va meno a genio. Anche se ammetto che entrambi, siano due persone che difficilmente troverei simpatiche. Malfoy, medico per offendere la sua famiglia e la loro nomea. Non per salvare le persone, ma per la posizione. Non per altruismo, ma per l'egoismo. Una persona che è voluta diventare diversa, ma che alla fine ricade preda degli stessi spettri. Rose, donna in carriera. Certa, eppure donna in carriera in un lavoro che sfrutta le notizie delle persone per diventare famosa. Per violare la loro privacy. O forse no? Dovrei forse dar retta ad un certo giornalista, che pochi giorni fa sosteneva che i giornalisti sono i cani da guardia del sistema. Devono abbaiare quando le cose vanno male. Non so cosa sia più ingrato, se abbaiare per un sistema che perpetra le stesse cose per cui il cane abbaia, o abbaiare soltanto per la renumerazione.
Non fraintendermi, sono due personaggi complessi. Così immersi nel proprio ruolo, che penserei che tu sei a tua volta un medico o una giornalista. E con questi comportamenti. Eppure, so bene che non è così. Il loro comportamento è ben discutibile, tuttavia, in chiave di un altro punto a favore della mia tesi: Hugo. Suo fratello. E' nella mani della più isterica delle malvagie. Una così tracotante, che in seguito afferma di essere migliore di tutti gli altri. Grindelwall, Voldemort e chissà quanti altri, magari dello stesso Salazar. Hugo. Nelle mani di una persona così. E lei pensa bene di sbattersi la sua vecchia fiamma. Ma la cosa che scatena il mio negare questo atteggiamento è un concetto fondamentale, che entrambi ammettono di compiere. Il confrontare le persone. Cercarne una uguale. Una senza i difetti, ma uguale per il resto. Stessa risata, stessa voce, stessi occhi, stesso fisico. Come se le persone fossero macchine.
E' l'industria che produce oggetti sempre identici. Funzionali, solo quando è possibile confonderli. Quando non c'è differenza. Quando sono correlati ad uno standard. Immatricolati e prefissati in un certo modo. Anche nell'operare o nel fallire. Con pregi e difetti. Ritenevo sciocco, quando ero piccolo (più piccolo di adesso), cercare qualcuno anche solo di simile. Ne sono convinto ora. In natura non ci sarà mai un fiore identico ad un altro. Come non ci sarà mai un verme uguale un altro. Labile è l'occhio umano, debole e acritico, che vede uguaglianze lì dove ci sono solo somiglianze. Finora non biologo è riuscito a scoprire una trama due volte uguale sulla pelle di una tigre. La natura non si ripete. Lo so perfino io, che non parlo con Satana.
[...] Ginny Weasley era ancora viva e Lily ne sembrava terrorizzata. [...]
Ammetto, Hugo ha acquistato punti in una singola mossa. La discussione con Lily è brillante. Ecco una delle testimonianze secondo cui, tu non sei come vuoi sembrare. Ma andiamo avanti, ti loderò attraverso i tuoi personaggi. Dato che sembri una di quelle che non apprezza e accetta i complimenti. Sirius Black. Mi ricorda davvero uno dei momenti più brutti della lettura dei libri della Rowling. La morte di Sirius davanti a quel dannato varco mormorante. Ammetto, buona parte della mia stima per lui è basata sul fatto che anche lui amava le musiche cosiddette babbane. Ma anche per la sua importanza e per tutto quello che ancora doveva compiere.
E' curioso che proprio Hugo, viene confidato in questo luogo. In questo posto così deserto e morto. Così strano, per un tipo come lui. Una gabbia davvero impenetrabile. Per un membro della famigerata profezia. Ne sappiamo qualcosa. Non sappiamo come deve essere. Sappiamo soltanto che doveva accadere. Una magia antica. Qualcosa che Lily poteva prevedere. Mi ricorda tanto un certo zio dal naso assente. Ah si, uno di quelli che dovrebbero essere inferiori a lui. Nei suoi alti pensieri. Anche se penso, che lei ragioni con qualcosa ben più in basso. Anche se, come scopriremo, Hermione si sacrifica per poter lasciar libero il figlio (e proprio in questi momenti di massima emozione tu passi oltre!) è la nota sopra la più importante. Ammetto che ancora una volta mi ha gabbato al massimo. Neanche avevo considerato, ad un certo punto la storia di Ginny. Mi ero completamente dimenticato di questo particolare. Possibile che nessuno si era accorto della sua presenza, dopo aver assalito il Dumbledore? Doveva essere come minimo nel padiglione Z. Con gli altri Ghost. E invece ... Decisamente, sarebbe meglio se parlassi con Satana.
[...] “Quei due sono come la gomma masticante e i banchi di Artimazia. Finiscono sempre per rincollarsi” [...]
Semplicemente fantastica questa affermazione di Dominique. Della serie. Storia di vita vissuta. O veduta. E mi ricorda un altro personaggio tanto caro nella storia di Potter. Malocchio Modi, Alastor. E anche lì centrava un certo Finnigan. Anche se la sua grandezza si esaurisce proprio in questo punto. Ancora una volta, il nostro Ministero dimostra tutta la propria idiozia. Solo loro due. Rischiare la propria vita e quella di Dominique per andare a Diagon Alley. Fantastico, solo che dopo esseri smaterializzati si rendono conto della scempiaggine. Anche questa, suona di vita vissuta. Siamo davvero idioti quando siamo innamorati. Ma spero mai così tanto!
Certo, magari vista sotto i riflettori della celebre voglia di combattere degli Inglesi, questa mossa è stato tutto meno che stupida. Aizzare tutto il quartiere contro i NeoMangiaMorte non è stata davvero brutta come idea. Anche se è costata una bella costola incrinata. Ma non fa niente. Anche qui, ora andiamo tutti dalla cara provetta crocerossina. Ora la costola. Ora la stanchezza, la dissuadono dall'andare avanti. Almeno per un primo momento. Ma anche lei ci ricasca. Un pò deludente. Tra la sua voglia, timidezza, speravo che si metteva in mezzo il fatto che Louise non se la stia passando meglio, a far da cicala a Lily. Possibile che anche la dolce Dominique è completamente persa, nell'amare una persona che ha fatto imprigionare suo il fratellastro, ha amato così tante donne solo per dimenticare se stesso, compiendo proprio il gesto che può meritare l'inferno più nero. Ripudiare se stessi. Si ha solo questa notte per vivere. Quando le parole possono essere dette. Anche se sono false. Quando è facile mantenere le promesse. Perché durano solo poche ore. Chissà se di questo parlano alla corte di Satana.
[...] “Parlate Miss Potter avete tutta la mia attenzione” [...]
Un medaglione. Di tutto avrei potuto pensare del nostro intrepido comandante Finnigan, ma un sentimentale ... Ammetto che non me lo sarei aspetto. Come mi sarei aspettato tutto tranne di una relazione, così strana. La spia che doveva tenere a bada le intenzioni lascive degli uomini di James, in realtà si è innamorata di uno dei suoi soldati. O almeno, questo sembra il messaggio. Questa, sembra propria la ciliegina sulla torta. Non ce ne avevi proprio accennato. Ora sappiamo, cosa avvenne lì. In quei giorni. Ora sappiamo, cosa poteva salvare ancora una volta Mary Anne. Non colpevole solo la crudeltà di Jane. Ma anche questo piccolo, nuovo e vecchio insegnamento. Ognuno ha il suo prezzo. Non è vero, Satana?
[...] The Day After Tomorrow. Ministero [...]
Sangue e ombre. Ombre e sangue. Tutto questo c'è velato. Tutto questo c'è nascosto. Ma del resto non importa. C'hai già mostrato i turpi orrori della guerra. Hai dato il tuo massimo per questo, e sei stata davvero brava. Ma ora siamo al dunque. Siamo giunti alla conclusione della storia. Morti, certo. Per ogni combattimento c'è ne sono sempre. Ma ora siamo al dunque. Ora siamo al cospetto della fine. E in questo ti lodo enormemente. Ma non per quanto quel terribile e temibile sipario che si apre davanti a noi. Una mente superiore? Un super-visore della enorme storia che hai dipanato. Qualcuno che addirittura già sa. Già si aspetta cosa succederà. E chi mai sarà questo essere? Mi ha ricordato un pò le digressioni dei racconti antichi. La mente che vede. Un dio che conosce le sorti degli uomini o che addirittura si diverte ad osservare le loro bravate sul mondo.
[...] “Lui che ci fa qui?” [...]
Ma è qui, in questa precisa e fatidica frase che riesco a inghiottire quando mi hai gabbato, preso in giro, menomato Fred e tutto il resto che è successo, che sarebbe fin troppo lungo e tedioso da raccontare. Basta leggere le recensioni. Lo sono già abbastanza per di loro, tediose. Ma non perdiamoci in chiacchiere futili. Doublesouls. Un nome una promessa. Io l'avevo già detto dall'inizio. Su questo non avevo mai avuto dubbi, questo lo posso confermare con fermezza. E se mi hai dato ragione, per una volta, mi commuovo fino alle lacrime.
[...] Il pazzo che parlava con Satana. [...]
E chiamalo scemo. Mi ricorda davvero il caro Dottor Faustus. Ma per fortuna, mi sembra che sia tutt'altro intenzionato che a beffare il diavolo. Ho voluto rendere omaggio a lui, aggiungendo ad ogni intervento questa bella esclamazione. In diverse chiavi, ovviamente. Perché questa sua interpretazione è davvero fantastica. Non riesco neanche a trovare le parole esatte per descriverla. Una macchia perfettamente oliata. Ma che dico, una creatura perfettamente paziente e predatrice. Dietro tutto c'era lui? Possibile. Del resto dei pazzi è in realtà il mondo. Un'uscita in scena davvero incredibile. Davvero tanto desiderata, sperata. Non sapevo in realtà come sarebbe dovuto saltar fuori. Ma sapevo che doveva saltar fuori. In qualche maniera. Certo, ammetto che non avrei mai immaginato che su nel cielo bevessero il frutto marchio del consumismo per antonomasia. Ma ammetto che mischiata con il Jack è fantastico. Ma oltre questo, non ho potuto che comparare l'entità misteriosa e Double, con un'altra scena della trilogia di Matrix. La fine dell'ultimo. Quando giunge la pace. Evidentemente, non giungerà la pace in questa storia. Non sapremo il bambino come si comporterà. Come tutti si sono messi ad ascoltare questo pazzo, che offre a tutti una svolta inesorabile della vita. Ma non posso che concordare con te sulla tua ultima frase. Rinnovandoti ancora una volta i miei più sinceri complimenti per questa storia, per le tue creazioni, che tu li accetti o meno.
[...] Ah è proprio vero, gli dei ridono delle sventure degli uomini … [...] |