Recensioni per
Qualcos'altro in più
di nals

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/12/11, ore 18:51

sigh,
:'(
lacrimucccia
povero James...
sei stupenda e bravissima
mi sento come Lily
è tutto merito tuo :)
brava e ancora brava
un bacione
Monni

Recensore Master
18/12/11, ore 15:12

Bum.
Ok.
Devo solo ritrovare le parole perse per strada.
Quelle parole lasciate da qualche, fra le tue righe.
Si sono perse, incastrate.
Sono rimaste intrappolate.
Ogni cosa che scrivi, Nali, è incredibile.
Un colpo al cuore e all'anima.
Penso di aver finito quelle poche parole che avevo e sono rimasta così, a guardare lo schermo, immobile.
Fa finta che ti abbia sommersa di complimenti e infradiciato lo schermo come al solito.
Rimaniamo così, in silenzio.
A contemplare la tua meraviglia.
Ancora una volta, brava.
<3
brà

Recensore Master
17/12/11, ore 20:27

Devo dire che mi capita molto raramente di dover rileggere più volte una storia e solitamente accade unicamente quando non riesco ad afferrarne subitaneamente il senso, quando mi lancio nella lettura, talvolta saltando addirittura qualche parola. Ma questo non è il tuo caso, Pulce. No, il tuo caso è di gran lunga diverso. Perché, presa dalla lettura, non ho avuto subito ben chiara l'intera scena; anch'io, come Lily, sono stata momentaneamente distratta da quel dannato sassolino, per ragione che conosci e che tuttavia, c'entrano relativamente con la tua storia.
Ma andiamo con calma. Permettimi di dirti, innanzitutto, che questa tua flash mi ha letteralmente catapultata da loro. Ho visto quella torcia spegnersi, ho visto James a ridosso del muro e Lily a pochi passi da lui, senza sapere esattamente cosa fare o dire.
Questo per dirti che l'ho trovata assolutamente brillante, dal punto di vista descrittivo.
Anche lo stile, tutto tuo d'altronde, mi è molto piaciuto: un linguaggio simmetrico e spezzato per una situazione altrettanto spezzata. Uno stile, a parer mio, adatto al tema che hai scelto di trattare, uno stile che non si sofferma troppo, che sfiora i dettagli senza approfondirli, che li accende per un secondo solo - scatenando la curiosità del lettore - per poi calare il sipario e alzarlo su un altro dettaglio ancora. E poi, è pulito, strutturato, fatto di un linguaggio corretto e che cerca di trascinarti più giù, che tu lo voglia o meno.
E poi, c'è il tema. E appunto, la tu flash è una "corsa in parallelo" rispetto alla mia "Six feet to the edge", dove io ho narrato la morte della madre di James, mentre tu hai sfiorato quella del padre. Una morte sentita, forte, una morte che si vive attraverso gli occhi addolorati di Lily e quelli sorpresi di lui. Una morte dolorosa, che giace tutta in quel sasso che rotola e da fastidio, di cui vorresti liberartene in ogni modo. Un sasso che, lo percepisco, ci sia stato anche in James, in quel momento e che lui abbia tentato di affogare nel fumo di una sigaretta. Mi è molto piaciuta l'introspezione di Lily, quel rumore di cui lei parla, che ho interpretato come i singhiozzi che James trattiene strenuamente, perché lui è fatto così: cocciuto e orgoglioso, altresì timoroso del dolore, non si sfoga mai totalmente, nemmeno con se stesso. Forse perché, se lo facesse, crollerebbe in un cumulo di rovine e ricordi, forse nemmeno Sirius o Lily potrebbero tirarlo fuori.
E poi, l'ultima scena mi ha spezzato il cuore, letteralmente. Perché è la scena della sconfitta, di lui che non vuole farsi aiutare, la scena del crollo che preme ma viene coraggiosamente bloccato, la scena di lui che va via perché ha bisogno di disperarsi, ma non lì, non davanti a lei. Lui, che non è pronto a mettere a nudo una parte così intima di sé, per paura di essere giudicato male o per paura di scatenare la compassione altrui. E James, sempre così orgoglioso e forte, non lo sopporterebbe.
E poi c'è Lily, una Lily che resta sospesa in quel luogo, tutto che accade così in fretta da non rendersi conto di cosa sia effettivamente accaduto e quando. Una Lily ferita, un aiuto negato per paura di non essere accettato, troppi anni di attrito per concedersi a qualcosa di così intimo come la condivisione della morte, del dolore e soprattutto, delle lacrime.
Insomma, Nali, c'è bisogno che ti dica davvero quanto mi sia piaciuta? D'altro canto, adoro ogni cosa che scrivi e giusto oggi stavo controllando il tuo profilo, nell'eventualità che tu avessi pubblicato. Le mie preghiere sono state esaudite, a quanto pare.
Ancora mille e più complimenti, tesoro, te li meriti, uno ad uno.
La tua sorellina. ♥