Recensioni per
Canto di Natale
di Mattimeus

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/03/12, ore 18:26

Più che una poesia per me questa è una canzone! Mai pensato di musicarla?
Comunque, davvero bella, la voce del vecchio povero (almeno, io me lo immagino così) è forte, chiede un soldo, ma è anche orgoglioso, cova vendetta.. Complimenti, parole splendide e bel tema ^^
"Odio voi
dagli occhi vuoti gente
pieni di menzogne
cercate verità"

Questa parte è stupenda, si vede proprio il ghigno del vecchio e gli occhi vuoti e troppo impegnati a riempirsi le mani di pacchetti dei passanti, che cercano la verità, credendo di poterla comprare.
Ancora complimenti
alla prossima (spero di non sembrarti assillante, ma mi piace ciò che scrivi ^^)
Lethe

Recensore Junior
29/02/12, ore 20:34

Difficile. Difficile perché mi piace eppure qualcosa non mi convince. Forse è la forma molto più disordinata e irregolare rispetto ai tuoi soliti lavori a spiazzarmi un po', forse é il tema affrontato che è molto più complesso e riflessivo di quanto l'apparente semplicità del'andatura poetica riveli.
Ma andiamo con ordine; in primo luogo trovo che l'argomento (e il modo in cui lo sviluppi) proponga delle riflessioni di una profondità notevole. Soprattutto sul finale, il tema del disprezzo e della vendetta mi ha colpito molto. Mi ha colpito perché è strano mettersi dall'altra parte e immaginare quanto odio ci possa essere da coloro a cui viene rifiutato un piccolo aiuto, ma soprattutto mi ha colpito perché questo lavoro sconvolge i valori tradizionali di carità e idealizzazione del postulante per mostrarne tanto le misera condizione quanto la possibile tendenza abbruttente della condizione in cui versa. Se il buonismo natalizio alleggia nell'andamento quasi da ballata del componimento, il contenuto stride con la forma in una contraddizione irrisolvibile come la stessa condizione che viene trattata. E' un buonismo distorto ma non capovolto, snaturato ma non negato. E alla fine il Natale sembra quel tocco di rosso in un'immagine irrimediabilmente grigia. E' come se tutto questo venisse abbozzato in una sorta di "quadretto cartolina", come se fosse il contenuto di un biglietto di auguri malsano.
E sino a qui mi piace tutto davvero tanto.
Quello che invece mi lascia un po' freddina è la sconvolgente semplicità del lavoro.
Mi spiego. Naturalmente sarebbe stato inappropriato fare uso di un linguaggio alto o poetico in questo caso ma trovo che in un certo senso manchi un po' la caraterizzazione "popolare" del personaggio. E' come se sulla scena ci fosse una figura universale non meglio identificata, incomprensibile perché priva di una sfera di espressioni caratteristiche, di una particolare coloritura. Ho pensato che questo potesse essere una scelta d'autore, legata all'idea di tratteggiare un quadro più che un personaggio, e questo lo capirei e approverei. Ma il fatto che mi rimangano dei dubbi sulle reali intenzioni mi fa pensare che forse questo poteva essere, in qualche modo, reso in modo più lampante (o che forse dovrei semplicemente essere più acuta di quanto, ahimè, io non sia).
In ogni caso il lavoro è decisamente pregevole e mi complimento sinceramente, nonostante continui a pensare che tu abbia già partorito di meglio ;)