Sì, è decisamente OOC. Death Mask non è così sdolcinato e melanconicamente romantico nei suoi pensieri. E' invece rude, grezzo, sfrontato.
Una serie di colori dedicata ai vari Saints è interessante. Questo capitolo su Death Mask e il nero anche se un po' scontato nella sua scelta, è un buon approfondimento del momento antecedente all'invasione degli Spectre cui fanno da avanguardia i Saints decaduti. Trattare i loro pensieri, le loro paure e le loro aspettative è una buona idea.
Lo stile, mi spiace fartelo notare, in alcuni punti del testo non l'ho gradito. Nella parte iniziale soprattutto hai usato eccessive ripetizioni. Passi una o due volte e ad una certa distanza fra loro, usare questo espediente per rimarcare un concetto, esaltarlo al di sopra del testo, ma incaponirti così eccessivamente a mio avviso ha rovinato una buona storia. I primi due paragrafi sono davvero stonati così come sono scritti, davvero troppe ripetizioni. In 3 mezze righe (e non capisco perché ultimamente c'è questa tendenza ad andare a capo quando non serve) hai ripetuto ben 4 volte la parola "casa". L'ho trovato davvero brutto da leggere e soprattutto inutile.
E ce ne sono altri di casi simili.
Per esempio la frase relatica a Mu, che oltretutto cambi il tempo verbale senza alcuna logica (Mu è già lì: ci aspettava...) e poi ripeti subito dopo nuovamente lo stesso verbo. "aspettava..."
Non è una scrittura fluida, non mi piace ed è un peccato perché con una maggiore attenzione avresti valorizzato questa storia che arricchisce il panorama Saintseiyano di uno spaccato di vita e morte.
Altra piccola nota, una sottigliezza se vuoi, la parola Dèa e Dèi sarebbe più indicato scriverli in maiuscola per dare la giusta importanza alla figura delle divinità |