Recensioni per
Riflessioni in scala di grigi
di beaiss

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/12, ore 18:29
Cap. 5:

Ciao! Questo pezzo è fantastico, non so che altro dire...Davvero toccante l'immagine della collana di perle regalata dalla vita. Credo che ognuno di noi ne abbia una, però, se è luminosa e iridescente vuol dire che le perle sono vive: a me piace pensare che, se le perle son vive, è perché hanno avuto l'opportunità di esporsi ai raggi del sole e quindi la vita deve pur aver donato anche qualcosa di bello...Ehm...scusami se ho divagato ma è quello che ho pensato non appena ho letto queste righe!
A presto e complimenti!
Eldarion

Recensore Master
07/02/12, ore 12:51

Ciao! bellissimo anche questo, mi sa che è il mio preferito...un viaggio, il viaggio della vita, tra la nebbia ma, forse no c'è un futuro al quale non si vuol pensare perchè è così lontano eppure, non è così, è lì forse bisogna crederci perchè si avvicini...Non so io la vedo così! Mi è molto piaciuta la conclusione con l'abbraccio, un bellissimo e semplice abbraccio!
Compimenti, ancora, ciaoo
Eldarion

Recensore Master
07/02/12, ore 12:44

Ciao! molto bello anche questo, mi piace l'immagine della solitudine che rende deboli ma anche forti. Non so come sia possibile ma è una cosa vera. Forse rende forti perchè ci si convive, perchè in fondo è una compagna che ci costringe a vedere molte altre cose e ci fa crescere anche se..beh spesso ci fa ripiombare giù nella delusione pechè quello che vorremmo è sempre lì, lo vediamo, ci sfufgge, ci costringe alla solitudine...,ah..ho diavagato come sempre mi capita :P
A presto, brava
Eldarion

Recensore Junior
10/01/12, ore 09:49

Ciao Beaiss!
Sono sempre stata molto attratta dalla categoria Nonsense e quando ho trovato il tuo titolo "Riflessioni in scala di grigi", non ho potuto che fermarmi a leggere.
Sarà che il contenuto presentato e il richiamo al grigio colpiscono uno dei miei punti deboli, visto che ho scritto al riguardo pure io nella mia raccolta, sarà che il ritmo fluido e spezzato insieme adottato nel tuo elaborato trascina con sé il lettore, inevitabilmente... ho trovato questa nonsense davvero intensa. Non solo era per me impossibile arrestarmi a metà della lettura (cosa che per altro non sarebbe stata mia intenzione fare), bensì era naturale ritrovarsi catapultati in quella stanza, in quello spazio sospeso, in quel sogno e in fine nella irrealtà pensante che scopre di non esistere (Ancora).
Veramente un buon lavoro, tanto più che è apprezzabile una distribuzione del testo sintetica e incisiva in modo funzionale: è solo il mio giudizio, però trovo molto equilibrata e intrigante la fluidità del testo sia a livello stilistico che di riflessioni in movimento... complice la scelta azzeccatissima di fare evolvere verbi ("Ascoltala. Ascoltami") e pensieri (“E allora? /Non è possibile. /Ma cos’è il possibile? E l’impossibile?”).
Ti porgo ancora i miei più sinceri complimenti,
Hebe.

Recensore Master
09/01/12, ore 09:38

Ciao! Interessante: il niente è grigio, è possibilità. Mi evochi un certo senso di apatia, non so perchè, forse è perchè il niente è sì possibilità ma anche immobilità. Ecco il niente sono le nostre possibilità immobili, ferme nel grigio...questogdigiore attira? Delle volte sì! Anche queste tue righe sono magnifiche e invitano alla riflessione, complimenti!
A presto e buona giornata
Eldarion

Recensore Veterano
05/01/12, ore 14:29

Mi ha colpito molto il titolo di questa storia e devo ammettere che quel cadi alla fine della seconda strofa nel primo capitolo mi ha catturata tanto che ho deciso di leggerla più volte, con attenzione. Mi piacciono molto alcune delle immagini che hai proposto, per esempio la visione dello specchio e la risata. Mi ha colpita ovviamente anche il finale del primo capitolo ("E capisco./Io non esisto./Ancora"), nonostante - questa è la mia unica lieve critica ed è probabilmente dettata da un gusto personale - io non abbia ben digerito tutta la paratassi del testo. Capisco però che probabilmente l'hai usato come espediente linguistico e devo dire che ci sono dei punti nei quali mi suona meglio che in altri (le prime e le ultime strofe del primo capitolo, per esempio).
In ogni caso, ho preferito il secondo brano al primo. A parte che a mio avviso il titolo ("Mi sento come immersa nel niente") è bellissimo e raccoglie il senso nostalgico di tutto il pezzo, mi piace anche il fatto che è condensato tutto in pochissime parole. Tratti argomenti enormi, che in una vita intera potrebbero rimanere insoluti, con la leggerezza dell'abbandono. La chiusura è meravigliosa - e, tra l'altro, in questo pezzo la paratassi non mi dà per nulla fastidio, anzi la trovo molto azzeccata.

Complimenti,
Fed

Recensore Master
05/01/12, ore 10:42

Ciao! Bello questo pezzo...mi fa pensare che spesso non sappiamo bene chi siamo, alle volte nemmeno sappiamo di esistere, anche l'immagine allo specchio é sconosciuta! Alla fine peró arriviamo nel profondo...Mmhhh scusa ho un po' divagato!
Comunque mi è piaciuta questa lettura, magari non ho afferrato ció che volevi dire tu, ma sono righe stupende!
Complimenti e buon anno!
Eldarion