Allora... ci sono degli errori a livello grammaticale che ti hanno gia' fatto notare e che quindi non staro' qui a ribadire. Nel complesso l ' ho trovata gradevole, senza dubbio migliore della precedente ma mi aspettavo qualcosa di piu'; manca la drammaticita' tipica dell' evento e c' e' una generale banalizazione della morte.

Leggi la risposta dell'autore

Lessico e grammatica: 7.5/10
Stile: 10/10
Originalità: 8.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Attinenza al prompt: 5/5
Parere personale: 2.5/3
Totale: 43.5/48
 
Allora, mi duole dirti che in questa drabble ho trovato degli errori. Innanzitutto il verbo “accompagnare” non richiede la preposizione “a”, come invece tu hai fatto, e ha bisogno del “con”. Ossia, tu hai scritto accompagnavano al suo passaggio qualche esclamazione coloritae non è proprio corretto: al posto di “al” avresti dovuto mettere “il” e prima di qualche andava un “con”.
Ma, oltre a questo, ho riscontrato ben tre ripetizioni, che non è una cosa da poco. Le parole ripetute sono “occhiate”, “mamma” e poi hai utilizzato in due frasi consecutive “immobile” e “s’immobilizzò”, e benché non si tratti dello stesso termine è comunque sgradevole da leggere.
Per quanto riguarda il lessico, l’unica cosa è il termine “insettino”, che mi è parso poco adatto al momento. Il resto è ben scritto, hai un modo di scrivere che permette di immaginare senza problemi la scena descritta. Infatti lo stile è ottimo, diverso da quello delle altre due storie, e decisamente più appropriato al momento drammatico.
L’originalità è senza alcun dubbio presente, il modo in cui hai descritto la morte di Izayoi attraverso gli occhi di un bambino piccolo è molto bello. E inoltre Inuyasha è ben caratterizzato, con la consapevolezza di non essere gradito dai contadini perché diverso e la sua spensieratezza da cucciolo, nonostante ciò che vive. Insomma, ho potuto vedere lo stesso mezzo demone descritto dalla Takahashi, perfettamente attinente ad esso. Brava!
Il prompt era perfetto, e lo hai nominato sia all’inizio, con il “silenzio irreale”, sia alla fine. Mi è piaciuto come lo hai trattato, e, davvero, non ho parole per descrivere quello che sento.
Nonostante a te non piaccia molto, da quanto ho capito, per me questa è la seconda drabble più bella tra le tre. Il tema è duro, la morte della madre non è mai una passeggiata, e tu hai saputo narrarla con serietà, donando alla storia un significato profondo. E, devo dirlo, ho adorato le ultime due frasi. «Mamma…?» chiamò. Silenzio.