Recensioni per
Dov'eri quando il mondo cessò?
di LubyLover

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/06/12, ore 20:39

Ecco un altro bel capitolo in puro - purissimo- stile CSI. Ironia e competenze investigative si mescolano; amicizia e professionalità sono l'una accanto all'altra nei comportamenti dei personaggi. Carino Mac che si preoccupa per Stella, inarcando il suo fantastico sopracciglio mannaro (una volta tanto amorevole e non accusatore...). Tornando alla trama: ma quindi il killer sta compiendo una vendetta nei confronti di coloro che, come lui, hanno involontariamente causato la morte dei loro partners? Ha spostato l'odio che prova verso se stesso sugli altri? Oppure il colpo di sonno nasconde altro?
Tesoro, ti segnalo un paio di errori di battitura così li elimini: al primo rigo la parola "ricapitolando" è scritta male e verso la fine c'è un "osservò" con una sola s e un "mangio" senza g.
(Recensione modificata il 17/06/2012 - 08:53 pm)

Recensore Master
09/06/12, ore 18:11
Cap. 23:

La tua postilla mi ha schiattato (come si dice dalle mie parti) l'inizio della recensione...Altra trovata adorabile: a nome di tutte le autrici che almeno una volta nella vita hanno usato il personaggio (e forse abusato di esso), ti ringrazio.Poi, è una specie di nemesi storica: è come se da noi Erika si chiamasse, appunto, Mary Sue...fantastico, ma speriamo che non lo scopra! Tornando seri, ho adorato di questo capitolo l'equilibrio perfetto tra la parte CSI e la parte "intima", familiare dei nostri: Jess e Flack, ma anche Mac e Stella (lei che fa la tipa materna, lui che fa un pò il sostenuto ma in fondo adora essere accudito, come tutti i maschietti), Lindsay e Danny e il povero Adam...tutto solo...
Mi pare di capire che adesso il mistero sta per essere svelato, sono sempre più curiosa.

Recensore Junior
08/06/12, ore 21:55

Però, bel colpo di scena.
scusa se non commento tutti i capitoli, ma ti assicuro che li leggo tutti!
Geniale l'idea della ff, come diceva chi ha commentato prima di me, mi piace, m'intriga!
Ma Adam ha 
scritto qualche ff visto che le conosce così bene?
Peccato per il 
sospettato, adesso come si fa=
Ok
ciao
Angela

Recensore Master
03/06/12, ore 23:17

Un commento sintetico: geniale.
E non tanto perchè si scopre che colui che credevamo il cattivone di turno è, invece, forse innocente ed estraneo ai fatti, quanto perchè - come in un abile gioco di specchi - qui viene fuori che la frase che costituisce il cuore narrativo (oltre che il titolo) della storia in realtà appartiene ad una fanfiction! Quindi abbiamo una ff che racconta di personaggi di una serie tv che indagano su delitti connessi a chi scrive una ff...una vera genialata, se mi passi il termine: è come trovarsi in una sorta di ff al quadrato, in cui realtà, personaggi inventati dagli autori tv e personaggi creati da te si intrecciano in un gioco abilmente orchestrato. Per non parlare di Adam che si scopre conoscitore di ff...e devo dire che in questo hanno visto giusto i colleghi, perchè ti rivelo un segreto: Adam Ross HA scritto davvero una ff dal titolo "Yo soy la reina de tus caprichos". Prossimamente su quesi schermi.

Recensore Master
28/05/12, ore 15:49

Ciao, cara! Ho apprezzato moltissimo la prima parte del capitolo: mi è sembrato di vederle lì tutte e tre, diverse e accomunate da una cosa così importante, ciascuna con la propria storia (molto credibile Lindsay che rimpiange - come farebbe qualsiasi donna, anche senza mai ammetterlo apertamente - di non aver potuto indossare un bell'abito bianco una volta nella vita...) e le proprie prospettive. Come pure, ho ridacchiato ricordandomi della faccia delle commesse degli atelier che girai per cercare l'abito da sposa all'epoca, povere criste condannate al sorriso eterno anche dopo una giornata a inseguire clienti pestifere! Me la sono immaginata Jessica, fasciata in un bel vestito a sirena (non so, me lo figuro un pò largo in fondo, stile flamenco) con la sua statuaria schiena scoperta...
Bella anche la cesura rispetto alla seconda parte, tipicamente CSI: basta una telefonata e la realtà irrompe nel sogno.
Un unico appunto: mi pare superfluo sottolineare che di maschio alpha ce n'è uno solo da quelle parti ed è così alpha, ma così alpha che più aplha non si può...te capì? Un forte bacio.

Recensore Master
21/05/12, ore 20:50

Eh si, il lavoro di squadra come lo fanno a NY non lo fanno nè a Miami, nè a LV... Bello anche questo capitolo più "tecnico", di passaggio verso la soluzione del caso (almeno, mi auguro, perchè per adesso brancolo nel buio e vorrei invece riuscire a capirci qualcosa di più) e che rispecchia perfettamente l'atmosfera della serie - ciascuno con i suoi talenti, ma uniti per un obiettivo comune - compreso lo stacco tra i poliziotti "classici" abituati alla strada e i secchioni topi di laboratorio. Ma sai se stasera danno la replica del crossover di CSI?

Recensore Master
13/05/12, ore 11:09

Beh, alla faccia della routine, qui mi sa che hanno scoperto un dettaglio fondamentale per la risoluzione del caso (quelle cose che accadono solo in CSI...una coperta unica e rarissima in una città di otto milioni di abitanti...tra l'altro, complimenti per l'idea, fossi in te mi affretterei a brevettarla!) e devo dire che anche il tipo con la vestaglia rossa e la fidanzata non me la contano giusta; lui è troppo perfettino e lei... ma esisterà davvero la fidanzata? Mah, vedremo. Dimenticavo: io ovviamente non so neanche la targa della macchina di mio marito e a stento mi ricordo il modello...

Recensore Master
06/05/12, ore 20:12

Madò, sono curiosissima: perchè, cosa si sono trovati davanti? Un omino in carrozzella? La direttrice del call-center con addosso solo un perizoma leopardato? Il fantasma di Aiden Burn (sai, sono ancora in modalità "insanity"...)?
Comunque, Mac lo hai fatto troooppo antipatico in questo capitolo, rimproverare così quella povera Lindsay! Ovviamente scherzo, purtroppo il nostro amico è proprio così, dal sopracciglio inquisitore in giù. Aggiorna presto, ti prego...

Recensore Master
30/04/12, ore 21:58

Non so se è perchè stasera sono stanca, ma questo capitolo mi ha messo tristezza, anche se probabilmente avrebbe potuto essere il contrario (il lato tenero di Don è delizioso, loro due romantici al punto giusto, senza essere sdolcinati, come sarebbero davvero i due tostissimi detective che conosciamo). Il pensiero di ciò che succederà - il lettore lo immagina, i protagonisti vivono la loro vita come pesci in un'acquario senza avere idea di ciò che capiterà loro tra poco - è sullo sfondo, il contrasto con la quieta felicità domestica di questo capitolo straziante. Complimenti, ancora una volta sei riuscita a emozionarmi.

Recensore Master
22/04/12, ore 21:26

Eh si, questo capitolo con tanto Mac me lo sono gustato proprio con piacere! Hai reso perfettamente - come al solito - l'atmosfera della serie, i singoli caratteri dei personaggi (Don che fa lo spiritoso con la battutina su Sinclair, vero tocco filologico da appassionata), lo sviluppo dell'indagine nei suoi vari passaggi a volte più lenti e altre volte precipitosi e, soprattutto, quello che a mio giudizio è il punto di forza di CSI NY rispetto alle altre due serie, vale a dire il lavoro di squadra che si coagula intorno a Mac (il quale, appunto, impartisce le direttive ed è la figura di riferimento della squadra) ma lascia a ciascuno un proprio ruolo, proprie specificità, competenze e intuizioni. Se devo essere sincera, però, io brancolo ancora nel buio... mi sa che per Mac sarei una pessima collaboratrice!

Recensore Master
15/04/12, ore 18:56

Ehm... in effetti, no: non sono una veggente (anche se mi farebbe parecchio comodo...), nè ho sfortunatamente un laboratorio CSI in casa, perchè al contrario sarebbe interessante avere a che fare con i suoi occupanti (già sai...).
In questo capitolo è stato bello - e di sicuro inusuale - vedere Flack mettersi a nudo, manifestare la fragilità che aveva celato per non gravare su Danny in un momento complicato per lui (gesto generoso, come solo un vero amico fa). La sua debolezza intenerisce, soprattutto se si raffrontano le sue riflessioni sulla caducità della vita, su come sia facile perdere chi si ama, con quello che trapelava dal prologo. Azzeccata anche la battuta iniziale, sul fatto che gli uomini non parlano tra di loro: aggiungerei che al massimo si danno una pacca sulla spalla e, per citare Manny., il mammut de L'era glaciale, questo equivale a sei mesi di psicoterapia...
Sono sempre più curiosa di sapere come si sbroglierà questo caso, ancora non vedo nessuna luce. 

Recensore Master
06/04/12, ore 18:54

Ma che idea originale! Veramente questa faccenda del call center di aiuto-aiuto è brillante e particolare, sarei proprio curiosa di capire come ti è venuta in mente! E l'ambientazione, i vari passaggi, le schermaglie tra la dirigente e i nostri eroi...tutte assolutamente credibili e realistiche. Certo, rimane un dubbio: alla fine si riesce davvero ad aiutare qualcuno, oppure è solo un business della tristezza un pò torbido? E dove finisce la buona fede di chi crede di fare del bene e incomincia la tentazione di sfruttare il malessere altrui per guadagnarci? In fondo, quel che tu tratteggi è anche conseguenza della nostra solitudine: in una città di otto milioni di abitanti, c'è gente che preferisce sfogarsi con un estraneo senza nessuna qualifica piuttosto che con un parente o un amico. E' parecchio deprimente. Beh, con questo luogo comune terrificante (lo so) ti saluto e ti faccio i complimenti: un capitolo interessante, un'ambientazione ben studiata, come non se ne vedono spesso!

Recensore Master
31/03/12, ore 22:07

Ah, ecco che il mistero comincia a delinearsi...ho un vaghissimo ricordo di un film in cui l'assassino era l'addetto a una linea tipo telefono-amico, che uccideva i poveretti che chiamavano per farli smettere di soffrire, o qualcosa del genere...ma non sarà così, vero?
Comunque, grande Flack! anche io al mio matrimonio non ho voluto una torta tradizionale, alta e meringosa, bensì una scenografica composizione di delizie al limone (singole). E anche nel mio caso la tipa del catering ha avuto un mancamento...

Recensore Master
24/03/12, ore 16:22

Mi vergogno profondamente: sebbene io creda di conoscere abbastanza bene la trama di CSI NY,leggendo questo capitolo sono stata attanagliata dal dubbio che REALMENTE Adam Ross abbia avuto una storia con la sorella di Don, che io mi ricordavo come una bonazza ribelle dalla vita tumultuosa, tutta locali notturni e tipacci. Adam è irresistibilmente imbranato,ma mi sa che con un genero come Flack avrebbe vita difficile, sarebbe sempre sull'orlo dell'esaurimento nervoso!
Infine, fighissimi i centrotavola con boccioli di rosa rosso sangue (American Beauty è uno dei miei film preferiti...) e tulle...peccato che sono già sposata, altrimenti di farei un pensierino; li consiglierò di sicuro alla mia amica che si sposa dopo Pasqua... 

Recensore Master
18/03/12, ore 20:44
Cap. 11:

Questo capitolo mi ha scavato dentro al cuore, cogliendo con esatta lucidità delle sensazioni che anche io personalmente ho provato. Anche a me è capitato, ascoltando i parenti delle vittime (sebbene non in una inospitale sala interrogatori ma in un'aula spaziosa e piena di gente, in cui il morto era presente solo nelle foto allegate al fascicolo), di farmi le stesse domande che si fa Flack, di essere colta dalla medesima malinconia. E, nonostante tutto, cercando di mantenere un contegno professionale, perchè alla fine è lavoro. Non solo lavoro, ma anche e soprattutto lavoro. E per farlo devi riuscire a mantenere un equilibrio tra compassione e freddezza, proprio come tentano di fare i nostri eroi, e come tu hai perettamente rappresentato.