Recensioni per
Carillon
di NonnaPapera

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/05/12, ore 20:03
Cap. 1:

Oltre alla parole scelte con cura, al rituale che precede l'incontro (l'arrivo da scuola, la raccolta dei capelli, il lucidalabbra), al ritmo incalzante della fretta che poi rallenta sempre più fino all'attimo -solo uno, veramente poca cosa ad un giudizio esterno, ma intensissimo- del momento centrale, alla promessa (che ci sta benissimo in questa utopia cristallizzata, dove tutto è dolce e surreale), mi è piaciuta tanto l'associazione fra l'elemento del carillon e questo tipo di amore delicato e irrealizzabile. Può darsi che sia stata condizionata dal leggerla ascoltando il pezzo di Ennio Morricone, ma sembra proprio che il progressivo concentrarsi sulla contemplazione della ballerina sia la trasposizione letteraria di quel suono cristallino, lento, che dà peso ad ogni secondo; e poi, non so, a me i carillon lasciano sempre addosso una grandissima malinconia ed hanno qualche cosa di macabro... come l'ultima frase, un rimpianto appena espresso e subito ricacciato indietro.

Recensore Master
24/03/12, ore 11:48
Cap. 1:

Non ho parole uno scritto pregno di autenticità, di sentimento lucente e dorato, che conferisce lode a te e alle bellissime frasi che si traggono dalla lettura.Complimenti cristallini, un plauso sincero
ulisse 999

Recensore Master
17/01/12, ore 15:28
Cap. 1:

Certamente è una storia insolita, probabilmente se scritta male non sarei mai riuscita nemmeno a leggerla. Invece sono riuscita non solo a immaginarmela, ma anche ad apprezzarla. Un amore assurdo, ma in fondo questo sentimento è sempre assurdo. Ho sempre desiderato leggere una storia su un carillon, sono oggetti che mi affascinano e ancor di più di un amore verso una bambola e tu sei riuscita a realizzare entrambi i miei sogni. Mi inchino alla tua bravura, complimenti

Recensore Veterano
13/01/12, ore 16:58
Cap. 1:

Di questa storia ho veramente apprezzata la musicalità, che trasuda dalle parole ed avvolge il lettore in maniera leggera eppure presente, quasi che anche accanto a noi ci sia una piccola scatolina musicale contenente ciò che amiamo - ed è proprio questa metafora ad essere veramente meravigliosa.
Complimenti.

Recensore Junior
13/01/12, ore 16:15
Cap. 1:

Ciao NonnaPapera, componimento davvero originale e piacevole! Sì, scrivo proprio componimento, perché il tuo elaborato è musica stessa: è ammirevole la naturalezza con cui le tue parole abbiano evocato in me il ricordo nostalgico della melodia del carillon. Sembra quasi ci sia sempre stata, intorno a me, ma solo ora me ne sono sera conto.
Se dovessi dirti quale altra percezione sensoriale tu abbia più stimolato in me, direi il gusto: tutto in questo testo ha il sapore di infanzia, zucchero filato e caramello, perché è dolcemente struggente e, nonostante la promessa fatta dalla bambina, sembra sempre un amore irrealizzabile. Direi poi che la frase "I momenti che possiamo passare insieme sono pochi, dettati tutti dalla frenesia del giorno, dalla cautela" racchiude un altro elemento fondamentale del racconto: l'antitesti "tempo in continua corsa"-"tempo cristallizzato" resa grazie al limitato spazio che viene lasciato alla descrizione dell'attività giornaliera in genere e lo spazio descrittivo che si dedica al momento di ricongiungimento. Tutto il testo ruota intorno solamente ai brevi attimi tra bambina e ballerina, come se il loro amore avesse concentrato in sé la vita intera.
Un racconto che merita sicuramente il suo posto tra gli Introspettivi. :)
Un grande saluto,
Hebe.
(Recensione modificata il 13/01/2012 - 04:15 pm)

Nuovo recensore
13/01/12, ore 15:49
Cap. 1:

Io ho trovato quello che hai scritto di una dolcezza unica velata, però, da una lieve malinconia!
Struggente, ecco qual'è in assoluto l'aggettivo più appropriato per definire la tua storia.
E' un amore così speciale, custodito in gran segreto in uno scrigno di legno un pò rovinato, eppure è di un'intensità spaventosa.
Crei una vera e propria magia con le tue parole, il ritmo della narrazione poi non è incalzante ma è lento e dona alla narrazione tutto un altro gusto.
L'occhio del lettore accarezza ogni singola parola, senza fretta. Riesci come a creare una musica immaginaria, dolce come quella di un carillon.
Alla fine le parole risultano accostate tra loro in un delizioso equilibrio, come se la musica si fosse fermata e la ballerina non potesse più danzare.
Ammiri quella perfetta staticità e ne rimani terribilmente affascinato!
Ho adorato una frase in particolare che mi ha dato una piccola stretta al cuore :"Bisogna fare attenzione, ogni amore ha un prezzo da pagare, il nostro è la prudenza.".
E' una frase che rompe per un attimo il flusso di dolcezza creatosi e che dona una punta di amarezza alla narrazione, rendendola davvero unica.
Brava davvero!
Un abbraccio
Clizia :)

Recensore Master
13/01/12, ore 10:39
Cap. 1:

Così come la sua ultima parola, questa fic è perfetta. L'amore profondo della ragazzina e la ballerina perduta nella sua danza eternamente uguale, il farsi bella, i sussurri, la scatola di legno scheggiata e vissuta... bellissima. Sarà che io da bambina avrei desiderato tantissimo un carillon così, ma mi sono proprio commossa. Complimenti.