Recensioni per
Wake me up when September Ends. Ma non la solita storia.
di _failed dreamer

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/03/13, ore 23:25

Che dire.. non ho smesso per un attimo di piangere,davvero complimenti per il modo in cui hai raccontato una storia triste e toccante come questa,mi piace come hai concluso  con la frase della canzone,ma soprattutto il secondo capitolo quando improvvisamente lui è cambiato,è cambiato in un giorno,perchè si puo',anche un singolo momento puo cambiarti e stravolgerti totalmente.

Recensore Junior
14/01/12, ore 16:05

Bene.
Prendendo in considerazione anche questo terzo capitolo della tua storia, posso affermare che quest'ultimo sia certamente quello che più mi è piaciuto.
Ho apprezzato molto il confronto tra il Billie ragazzo ed il Billie uomo, oramai maturato e realizzato.
Anche se le ferite restano in eterno, quelle non se ne andranno mai.
Tuttavia, il tempo aiuta in un modo o nell'altro ad andare avanti nella propria vita ed a superare, in parte, traumi come questi.
Che dire, questo capitolo mi è molto piaciuto.
Un bacio
A Dream Called Death

Recensore Junior
14/01/12, ore 15:42

Ciao.
E' la prima volta che recensisco una tua storia.
L'ho letta per intero e sono pronta a darti la mia opinione in merito: allora nel complesso mi sono fatta un' idea positiva della storia.
Riguardo al tema, è vero, in molti hanno utilizzato la morte del padre di Billie Joe ma devo ammettere che l'immagine di questo ragazzino costretto a maturare molto frettolosamente a causa della morte del padre è abbastanza drammatica. Hai spiegato bene il concetto della sofferenza relativa all' assenza del padre, Billie quindi assume una posizione all'interno della storia che porta il lettore a provare una sorta di compassione nei suoi confronti.
D'altronde, è un ragazzino, ancora non comprende effettivamente il concetto di morte.
Ancora deve capire realmente che suo padre non c'è più.
Io ho sempre evitato di trattare il tema della morte di Andy nelle mie storie, semplicemente perchè credo che immedesimarsi in un bambino sofferente sia un lavoro lungo, impegnativo: è facile sviscerare le sofferenze di un adulto, al contrario, riuscire a trasmettere la sofferenza che alberga nel cuore di un ragazzino, non essendo ancora un uomo, è più impegnativo. Quindi, preferisco rimandare ancora un pò.
Per il resto, se posso darti un consiglio, ho notato dei contesti molto descrittivi all'interno della tua storia. Pochi dialoghi ma molta descrizione delle azioni. Ecco, a mio parere, in questo caso dovresti lasciare un pò più di spazio alla descrizione delle emozioni del ragazzo. Facendo ciò permetteresti al lettore un altro tipo di coinvolgimento emotivo, che porterà a seguire Billie immedesimandosi totalmente o quasi in lui.
Nel complesso, ribadisco, ho un'opinione molto positiva della storia.
Un bacio e a presto
A Dream Called Death
(Recensione modificata il 14/01/2012 - 04:06 pm)