Recensioni per
Chronicles of a Battlefield
di Evakai

Questa storia ha ottenuto 33 recensioni.
Positive : 33
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/02/12, ore 18:48

Finalmente recensico anche questo capitolo (scusa il ritardo!)
Anche questa volta inizio dalla fine e anche questa volta mi soffermo su una frase che mi ha particolarmente colpito:

"il suo corpo sarebbe divenuto l'arena della sua storia, dove nessun sayan sarebbe scomparso, dove nessuno avrebbe mai smesso di combattere:"

Radish diventa con il suo corpo la memoria vivente di un popolo intero, di una stirpe, di mille volti, di mille storie, di, come dici tu, "Bardack ed un vecchio sogno infranto" ma anche di "Corbet, i suoi capelli strani e un sorriso scanzonato. Celery e la sua incredibile potenza. Turles e la sua solitudine." e per ultimo il vecchio istruttore e i suoi consigli. Tutti loro, li porterà con sé e li celebrerà in ogni suo atto, in ogni suo scontro, in ogni suo singolo colpo.
Perché è così che fanno i Saiyan, il loro corpo è un tempio, ogni cicatrice, ogni livido una memoria, un ricordo incancellabile. Loro parlano attraverso i loro gesti, ricordano e fanno rivevere dentro di sé i ricordi, le persone che hanno incontrato, ucciso, o con cui si sono in qualche modo relazionati. 
Ed è proprio Radish, più di Vegeta, più di Nappa, che può essere la memoria storica di un popolo, lui, il solo che può far sì che

"i saiyan non sarebbero mai stati solo un nome. Non sarebbero mai stati solo polvere di stelle."

Dire che questa tua fction mi è piaciuta, sarebbe un eufemismo! E' struggente, malinconica, un'elegia dolente a un popolo scomparso. Il tuo Radish è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto, così malinconico, nostalgico e dolente, pieno di rimpianti per un mondo che non c'è più e per quello che avrebbe potuto essere, eppure così indomito e irriducibile, incapace di chinare la testa, anche laddove il suo re ed il suo principe lo fanno (mi permetto di aggiungere, riguardo al principe, per ora ndr).

Ancora complimenti vivissimi,

A presto

Romina


Nuovo recensore
12/02/12, ore 19:37

ciao !!!ho adorato la tua storia e spero che scriverai qualche altro capitolo, anche perchè radish è sempre stato un personaggio marginale e sarebbe bello sapere come ha vissuto dopo l'esplosione del pianeta!!!comunque ti faccio i complimenti davvero una bella fanfiction!!!

Recensore Master
10/02/12, ore 17:08

Ok sarò sincera... è una delle storie che più mi sono piaciute tra quelle che ho letto fin ora! Mi piace Radish descritto così! Complimenti :-)

Recensore Junior
08/02/12, ore 15:10

Ok, non posso fare a meno di recensire...*prende un fazzoletto e lo annega*
Cominciamo!
Altri due anni sono passati, due anni che hanno inciso parecchio sul modo di essere di Radish che ha ormai fatto l'abitudine a quella vita che, quando era ancora tutta nuova, lo esaltava tanto da rifiutarsi di dormire. Ora il sonno criogenico non lo infastidisce più molto. XD
Inizialmente, nelle primissime righe, la situazione sembra pacifica, anzi direi più propriamente annoiata. Ma era chiaro che sarebbe durata poco: quando il trasmettitore ronza significa che qualcosa non va. A questo punto mi dilungo dicendoti che l'idea di inserire Turles è stata ottima: un altro saiyan che ho rivalutato, visto che nell'anime viene trattato solo il suo lato da pazzo furioso e maniaco. Ho apprezzato molto il modo in cui l'hai caratterizzato: in effetti il colore della sua pelle stona parecchio rispetto a quello degli altri saiyan, quindi è più che plausibile che venisse preso in giro...non l'avevo mai guardato dal punto di vista di "vittima", devo dire che è interessante.
Torniamo a noi: nonostante Radish sia ancora un ragazzino, in questo capitolo ci viene mostrato praticamente adulto. Sfido chiunque io a fare la stessa vita che fa un saiyan: in quell'ambiente le scelte sono due: o ti svegli subito e cresci, oppure muori. E' la selezione naturale. Quindi è ovvio che Radish sia cambiato radicalmente nel giro di così poco tempo. Lo prova anche il suo atteggiamento nei confronti di Turles, quando questi gli comunica la notizia delle mancate risposte di Corbet. Non c'è spazio per i sentimenti in un mondo come quelli, e anche se ci fossero sono comunque tenuti molto a freno. Tuttavia, una volta chiusa la comunicazione, Radish non può fare a meno di preoccuparsi, mentre l'inquietudine si fa strada lentamente nel suo petto, quasi fosse veleno. Qui come non mai è vera la frase che si trova poco più avanti, e che mi ha sciolto il cuore: "Alla fine erano tutti poco più che mocciosi e nonostante si dessero arie da soldati vissuti, vivevano sulla pelle quella crudele paura di non essere pronti, si essere soli di fronte ad avvenimenti troppo grandi per le loro giovani esperienze."
Ed ecco l'attesa estenuante, sia da parte di Radish che da parte di Turles: sono ore interminabili quelle che trascorrono in attesa di qualche possibile notizia, finché finalmente succede qualcosa. Ma l'inquietudine non abbandona il nostro protagonista. Il pensiero che sia successo l'irreparabile gli attanaglia lo stomaco tanto da dargli la nausea.
Infine Corbet è vivo, ma lo è per puro miracolo: ti devo fare una volta di più i miei complimenti, la descrizione delle sue condizioni è agghiacciante e descritta benissimo, nonostante la situazione sia davvero tragica. Mi è venuto il groppo quando è intervenuto Fannel, per cacciare i due ragazzi. Il suo atteggiamento è un po' ambiguo, ti dirò...in genere, dato che parliamo di saiyan, penserei che la sua sia una reazione di umiliazione per com'è stato ridotto il figlio, ma ricordiamoci che Corbet è il suo "preferito", quindi la prima impressione che ho avuto, in realtà, è stata quella di un semplice padre preoccupato.
L'amico era vivo, tanto bastava.
Una frase breve ma che ci fa capire quanto in fondo Radish sia ancora soltanto un ragazzino. Complimenti. *___*
E poi...la tragedia. Già dal momento in cui lui entra nell'arena si percepisce chiaramente una sorta di tensione nell'aria: qualcosa è successo, ma Radish non lo capisce, quindi anche noi non lo capiamo. Persino Celery non è energica, caparbia come al solito. Il nostro sguardo vaga fra le tribune dell'arena, in cerca di un ospite consueto che oggi non c'è. E basta un cenno, bastano due parole pronunciate da Freezer.
Cominciamo pure.
E il peso dell'assurda, incredibile verità cade tutto in un istante sulle spalle di Radish. Il re è morto, ed è stato ucciso da Freezer. Ma la cosa più scioccante è vedere un intero popolo, in genere pregno di orgoglio, inchinarsi dinanzi alla spaventosa presenza del tiranno che ha ucciso il loro sovrano. Il loro imbattibile sovrano. E questa verità distrugge in un istante ogni possibile illusione infantile che esiste ancora nel cuore e nella mente del nostro giovane saiyan. Il fatto che Corbet sia vivo non è che una misera consolazione ora, se confrontata al fatto che l'intero popolo, il suo popolo, si trovi piegato contro il suo volere di fronte alla sconfinata potenza di Freezer. La vita è qualcosa di molto più grande, e Radish se ne rende conto, vedendo che una delle cose che riteneva più inattaccabili ed eterne, ossia il suo sovrano e il suo orgoglio, è stata spazzata via con tanta facilità. Davvero, una scena che fa saltare il cuore in petto, ti faccio i miei più vivi complimenti. *getta l'ennesimo fazzoletto ormai inutilizzabile*
Cambiamo ora il nostro PoV, e passiamo a Lady Zarbon. Tralasciamo la descrizione dei suoi bellissimi capelli, delle sue magnifiche labbra, del fatto che accavalli le gambe come una modella...
Comunque, Zarbon oggi sembra molto più felice del solito. Sa che entro pochissimo tempo il pianeta che odia tanto sparirà, e in aggiunta Freezer ha dato il suo consenso per lasciare in vita quel moccioso dai capelli lunghi che lui odia tanto. Sta già godendo all'idea di cancellare per sempre ogni traccia di quel sorriso, perfetto nella sua felicità e nella sua ingenuità. Tutti i suoi desideri si avverano in pochi giorni: il pianeta scompare, nonostante uno stolto saiyan abbia cercato di sfidare il vero Re della galassia.
A questo punto cara, non posso fare altro che rinnovarti i miei complimenti. Il capitolo è bellissimo e struggente, anche tu sei riuscita a farmi terminare in un colpo solo un'intera scatola di fazzoletti, e aspetta che recensisca il prossimo! Non vedo l'ora*_____*
Brava, brava! Il tuo stile mi piace tantissimo, è elevato ma al tempo stesso estremamente pulito. Aspetto il prossimo capitolo, sono masochista ma voglio leggerlo di nuovo, perché è troppo bello! *____*
Ora vado, fra un po' il lavoro mi aspetta. ^^ E la recensione è...finita!!! XD
A prestissimo cara, bravissima!
Bacioni
Kitsune
*corre al supermercato a fare scorta di fazzoletti*
(Recensione modificata il 08/02/2012 - 03:11 pm)

Recensore Junior
07/02/12, ore 22:11

E infine siamo giunti alla distruzione di Vegeta-sei. Come dici tu, "l'era dei saiyan era finita".  Quel soffocante senso di fine imminente, di destino incombente ed ineluttabile si è finalmente concretizzato. Un mondo, una civiltà, un popolo intero vengono spazzati via in un istante "in un bagliore accecante". E con essi la loro storia, la loro civiltà.
Testimone dolente di questi ultimi giorni, voce di un popolo che non c'è più, è un ragazzo, un giovane uomo, che mai come in questi ultimi atti di una tragedia già scritta e annunciata, si rende conto di non essere un guerriero adulto, un soldato pronto a tutte le esperienze, ma solo un ragazzo che si trova ad affrontare qualcosa di più grande di lui, come quando si trova di fronte allo scempio dei corpi dei suoi compagni immersi nelle vasche di rianimazione.
Ed è naturale che sia Radish, una terza classe, il testimone e il "narratore" della fine della civiltà saiyan. Lui, uno dei pochissimi superstiti dell'ecatombe di Vegeta-sei. Lui, che per estrazione e classe sociale è ben più adatto a questo ruolo di testimone e narratore, di colui che, per nascita e per ruolo (il principe) è da sempre destinato a essere solo e "diverso".
Radish incarna, in un certo senso, molto più di Vegeta (anche considerata la giovane età del principe) il ruolo di memoria storica della civiltà saiyan, perché più di lui l'ha vissuta e perché più di lui era destinato a viverla, proprio in quanto terza classe, un soldato semplice.
Lui, più di Vegeta, può comprendere e ricordare cosa significhi essere compagni, combattere insieme, l'uno a fianco dell'altro. Perchè i saiyan non esprimono in forma concettuale sentimenti come l'amore e l'amicizia, ma sicuramente sanno cosa vuol dire mettersi spalla contro spalla ed affrontare insieme la morte. E Radish questo lo sa e lo esprime in ogni suo comportamento.
Quella sensazione di fastidio e di inquietudine che Zarbon prova nei suoi confronti ogni volta che lo vede è proprio questo suo sintetizzare in sé le caratteristiche migliori del popolo saiyan, l'orgoglio, la determinazione e il non voler chinare la testa davanti a nessuno, ma anche il senso di cameratismo e lo "spirito di corpo", se posso definirlo così, che anima i guerrieri saiyan. Quelle stesse caratteristiche che Zarbon si ostina a non voler vedere in un popolo di barbari violenti e senza cervello, come li definisce lui.
Ecco perché vuole ad ogni costo che Radish sopravviva alla distruzione di Vegeta-sei, lo vuole quasi come un regalo personale, perchè vuole annichilire personalmente quel lato del carattere del carattere giovane saiyan che lo infastidisce e lo inquieta.
Mi è piaciuto moltissimo questo capitolo e trovo questa storia veramente splendida. Lo so, mi ripeto, ma te lo meriti.
Apetto con ansia (e un velo di tristezza) l'epilogo della saga del giovane Radish (ma quanto sei brava a creare e descrivere le mille emozioni che agitano il cuore di questo personaggio "minore", marginale nell'universo di Dragon Ball, che nelle tue mani assurge al ruolo di protagonista assoluto della Storia, quella con la "A" maiuscola!!!)
A presto

Romina

Recensore Veterano
07/02/12, ore 02:50

E almeno per questo capitolo arrivo per prima! *si mette ad esultare con una fierezza del tutto fuori luogo*
Un po' mi dispiace che questa storia sia quasi finita, ma avendola già letta in anteprima posso dire che si tratta di una splendida fanfiction, ben al di sopra della qualità media del fandom, e che il prossimo capitolo concluderà uno splendido scorcio di vita saiyan che potrebbe tranquillamente considerarsi canon.
Qui non troviamo più un Radish spensierato e che ride senza alcun freno né preoccupazione. Adesso è più maturo, indurito dalle missioni, malgrado la giovane età, e si vede anche come sia restio ad ammettere un qualsiasivoglia tipo di legame con Corbet, vista la freddezza che dimostra nei confronti di Turles e delle sue inquietanti notizie, malgrado sotto sotto sia preoccupato a morte. Pur essendo comparso solo adesso, Turles si presenta come un personaggio già delineato e con un certo spessore, ben lontano da un anonimo saiyan comparso nella storia solo perché serviva che qualcuno informasse Radish del ritardo di Corbet. Mi è piaciuto il rapporto che hai instaurato tra i tre, il fatto che Turles venisse disprezzato per il suo aspetto fisico da tutti tranne che da loro e quindi il legame che è nato tra i tre saiyan e, conseguentemente, la preoccupazione che il tredicenne dalla pelle scura non si vergogna a mostrare.
"Alla fine erano tutti poco più che mocciosi e nonostante si dessero arie da soldati vissuti, vivevano sulla pelle quella crudele paura di non essere pronti, si essere soli di fronte ad avvenimenti troppo grandi per le loro giovani esperienze." questa frase mi ha fatto provare una tenerezza assurda verso di loro, perché è vera: saranno pure saiyan, ma non sono adulti e, specialmente per delle terze classi come loro, non dev'essere facile vivere in una simile società.
Oltre a mostrare ancora come i giovani saiyan si comportano l'uno con l'altro e nelle varie situazioni, qui sei stata abile nell'instillare un nervosismo sempre più intenso anche nel lettore, oltre che in Radish, parlando prima di sparizioni di squadre di saiyan (che, chissà perché, sono aumentate di numero) e poi di presentimenti. Di certo siamo ben lontani dall'atmosfera di realizzazione e felicità di buona parte del capitolo scorso.
Confesso che la prima volta che ho letto questo capitolo ho pensato "ecco, ora ci siamo. Mi ha ammazzato Corbet. Ora Radish smetterà di sorridere prima ancora della distruzione di Vegeta-sei e io frignerò come una fontana"; invece, per fortuna, mi hai risparmiato questa parte, mostrando un Corbet sì malmesso (ottima, a proposito, la descrizione che fai di lui e degli altri sopravvissuti), ma almeno vivo. Sarà che sono ormai dotata di scarsa sensibilità alle ferite dei personaggi, sarà che sono abituata a pestare i saiyan e ridurli in fin di vita senza troppi problemi, visto che tanto basta che arrivino interi alle vasce di rianimazione per riaverli come nuovi, ma non ti ho odiato per le condizioni di Corbet. Mi è venuto il magone però, per lui e soprattutto per Radish e Turles, che forse non si erano mai trovati a stretto contatto con simili ferite sul corpo di un compagno. Se a questo sommiamo il terrore di perderlo e che non fosse affatto uno dei tre tornati alla base, è comprensibilissimo l'orrore con cui squadrano il suo corpo incosciente.
L'arrivo di Fannel e la sua durezza sono l'ulteriore particolare che dimostra quanto questo fatto abbia sconvolto tutti, ma è ancora nulla in confronto alla fine di quel paragrafo. Radish è appena riuscito a cacciare via dai suoi pensieri tutti i dubbi, i sospetti e le strane cose che sono successe, in favore dell'unica, consolatoria consapevolezza di avere ancora l'amico vivo, che il suo mondo crolla, di nuovo, e questa volta in maniera definitiva. Proprio dopo aver avuto la prova di quanto lui e il suo amico siano mortali, di quanto la perdita dell'amico gli faccia paura, si ritrova dinanzi a qualcosa di ben più terribile: la fine dell'orgoglio del suo popolo.
Il suo popolo si china dinanzi a Freezer, lui è stordito e un istruttore lo costringe a inchinarsi a sua volta, salvandogli presumibilmente la vita. E allora qualcosa si spezza. E' un'immagine agghiacciante e assieme di grande impatto, quella di tutti i saiyan costretti a inchinarsi di fronte al tiranno, e farla vivere a Radish in questo modo è stato un po' un trauma anche per me. Davvero, questa parte lascia boccheggianti, da quanto coinvolge!
E, se i saiyan soffrono, c'è un bastardo che se la ride. Chi, se non l'uomo (?) dai capelli verdemerda, poteva provare gioia e soddisfazione dinanzi all'annichilimento di un popolo intero tanto odiato? L'aria famelica e assieme pregna di sadica soddisfazione con cui fissa Radish mi ha fatto correre un brivido lungo la schiena, lo hai davvero infuso di malvagità in maniera pregevole, e lo odio più che mai. Un piccolo plauso, infine, per la presenza di Bubbo, come al solito sgraziato, inutile, idiota e disprezzato un po' da tutti.
Le ultime quattro righe sono un doloroso epitaffio a una conclusione già scritta capitoli addietro. L'Era dei saiyan è finita, e ora Freezer regna sovrano. E io ho un magone che mi trascinerò fino a domattina, se non mi consolo con una rilettura dei Pagrumi ç__ç
Ormai non so più che complimenti farti, sei davvero eccezionale!

Recensore Veterano
07/02/12, ore 02:01

Tre, quasi fatta, almeno ora che ho cominciato a rimettermi in pari non ti faccio aspettare troppo^^
Intanto lasciami dire che vorrei amorevolmente strozzarti, perché se mi dici che nei primi due capitoli non ti eri ancora impegnata e sei comunque riuscita a renderli così, allora risvegli la cattiveria del mio lato pigro, che vuole riuscirci anche lui.
Ciò non toglie che comunque questo sia un capitolo profondissimo e riassumibile in un'unica, splendida frase, che potrebbe bastare a definire l'intera razza dei saiyan: "Quello che siamo è tutto qui.". Diretta, chiara, terribilmente significativa. Il sangue, il sudore, il dolore, i colpi inflitti e quelli subiti, schivate, parate, pugni, calci, polvere, fatica, ringhi e ossa che si spezzano... l'essenza dei saiyan è tutta qui, nel combattimento, nel puro e semplice mettersi alla prova, nel lottare in continuazione, non contro un nemico, ma contro chiunque possa dimostrarsi una sfida, perché un saiyan è combattimento. Un saiyan è violenza. Ed è dolore, ed euforia di una battaglia, adrenalina che scorre nelle vene. E' questo, e nulla più, i saiyan sono nati per combattere e null'altro può trovare spazio nella loro vita, null'altro li può catturare con una simile intensità.
La cosa che più mi ha colpito, di quella frase, è che non gli attraversa la mente con rammarico o con delusione, ma solo con gioia selvaggia, perché una volta che capisci il motivo per cui esisti, lo scopo per cui vivi, non puoi che accettarlo ed esserne felice. La finisco di menartela su questa frase solo perché non mi parrebbe gentile incentrarti il commento di un capitolo su una manciata di parole, ma sappi che la trovo davvero geniale *__*
Passiamo quindi a un commento più generale XD Lo scontro tra Radish e Corbet è descritto come al solito bene e in modo efficace. Mi ha messo un'incredibile malinconia il vederli ridere, totalmente felici, ignari del fato di sangue che pende sulle loro teste. A questo punto l'arrivo di Celery per completare il trio era da aspettarsi; insomma, i due maschi si divertono e lei non può? Non è mica giusto!
Ed ecco che mentre stavo pregustando una dimostrazione di girl power, il PoV torna a sua signoria Voglio-Essere-Raperonzolo Lady Zarbon, presente di persona ad assistere agli allenamenti. Scontata la sua irritazione mentre guarda i due saiyan sporcarsi - orrore! - nell'arena, scontato il suo disgusto per una razza che è così antitetica rispetto a lui, scontato l'odio di chi, oltre a una differenza profonda, nella razza studiata percepisce anche un pericolo. Mi ha fatto sogghignare parecchio la sua disapprovazione per il comportamento poco femminile di Celery (c'era da aspettarsi che la pensasse così), mentre mi ha sorpreso la sua rabbia alla risata genuina di Radish.
Un'altra persona avrebbe fatto spallucce e non ci avrebbe più pensato, ma Zarbon, da stronzobastardo qual è, pensa bene di escogitare la più sadica delle rappresaglie nei confronti di un ragazzino che ha avuto come unica colpa quella di nascere nella razza saiyan e di ridere di cuore. Qui l'ho odiato, l'ho odiato visceralmente. Ma non posso non ammettere che tu l'abbia mostrato perfettamente in linea con il suo carattere narcisista e spietato. E comunque stronzobastardo rimane, verde parodia della principessa sul pisello -_-
La parte finale mi ha almeno un po' distolta dalla preoccupazione per Radish, visto che i goffi tentativi di approccio di Corbet fanno una tenerezza estrema. Povero, lui cerca in tutti i modi di provocare Celery e attirarne l'attenzione, e poi si ritrova pesto e sanguinante senza un briciolo di considerazione né una parola diversa da una risposta fredda e indifferente XD Le sue rimostranze mi hanno fatto ridere di gusto, soprattutto perché intanto Radish era lì che, da bravo amico, ascoltava il suo melodramma XD
L'ultima frase, in compenso, mi ha lasciato una scia di tristezza estrema, perché già si sa quale destino attende i nostri poveri saiyan, Radish in particolare.
E ora, prima che io passi al quarto capitolo, lascia che mi complimenti con te per il tuo colpo di genio: mi ero chiesta come tu avresti fatto a legare i due personaggi che avevi scelto per il contest, e non solo hai trovato un plausibilissimo modo per farli in un certo senso entrare in contatto, ma hai anche trovato una plausibilissima (evvai con i superlativi! Ma te li meriti tutti u.u) spiegazione al perché assieme a Vegeta e a un prima classe come Nappa sia sopravvissuto anche un saiyan relativamente debole come Radish, tra l'altro ancora adolescente. Sei davvero geniale, non ho più parole *__*

Recensore Veterano
07/02/12, ore 01:25
Cap. 2:

Questo secondo capitolo, se inizialmente parte calmo e sembra quasi di transizione, in realtà cela diverse parti importanti, man
mano che si va avanti.
Si apre con una selezione superata con successo dal nostro duo di adorabili teppistelli, entrambi pesti ed entrambi gongolanti. Radish e Corbet fanno tenerezza in questo loro mostrarsi bambini (beh, bambini per la loro stirpe), felici fin nel più profondo dell'animo per aver ottenuto il riconoscimento quali guerrieri veri e propri. Il leggere di ferite, lussazioni, dolore e bambini che sorridono e si prendono in giro a vicenda prima di scoppiare a ridere potrebbe sembrare un ossimoro sconvolgente, ma qui si è tra i saiyan, dove fin dalla più tenera infanzia si viene cresciuti come guerrieri e dove il proprio valore dipende solo dal livello combattivo raggiunto; e tu li rappresenti decisamente bene, dandoci un tocco personale, dotandoli di emozioni, ma mantendoli sempre plausibili a ciò che ci dice il canone.
Passate le prime righe sui due, ecco che ci presenti un nuovo personaggio, che da brava ragazzina si dimostra già molto più matura dei coetanei maschi. Celery mi piace, anche se non ai livelli di Radish e Corbet, e l'incontro tra i tre è stato davvero interessante nel definire i rapporti che intercorrono tra loro: se tra Radish e Corbet c'è una solida amicizia e tra Celery e Corbet si avverte una certa tensione (parte il fufufu allusivo), visto il loro continuo provocarsi, Radish fa un po' da paciere tra i due e poi si dimostra una sorta di compagno degno di rispetto per la giovane saiyan, che infatti prima si stupisce dei suoi complimenti (immagino che fosse sulla difensiva e non si aspettasse una sua uscita tanto amichevole), e poi glieli rigira, in quello che sembra il primo atto della costruzione di un'amicizia. Inutile che io dica quanto ho riso nel leggere di Corbet offeso con Radish e soprattutto dell'uscita di quest'ultimo, una frase da ko netto al primo round XD Hai colpito nel segno, eh, Radish?
Molto divertente anche il confronto al risveglio dei due, con le offesissime proteste di Corbet. Nega pure, tanto non ti crede nessuno XD
E veniamo al cuore del capitolo, quello che più mostra l'essenza saiyan in tutto il suo violento splendore. Tralasciando gli scontati complimenti sulla presentazione dell'arena e dei personaggi che sono lì ad assistere (- Ehi Radish, pare che sia presente anche il nuovo amico del re e le sue dame di compagnia. - commentò piano il ragazzino – certo che poteva trovarsene uno migliore di quella palla di lardo dal colore indecente. Per non parlare di quell'altro chiaramente invertito. - lo adoro *__*),  sulla resa dei personaggi, tutto ottimamente caratterizzati, sugli scontri, descritti in maniera davvero interessante e frenetica, e ognuno particolare e adatto al carattere di chi vi partecipa, volevo focalizzarmi su un paio di punti. In primis, la frase del veterano, che contiene una verità innegabile e che ho trovato parecchio adatta al contesto. E in secondo luogo proprio sullo scontro di Radish, su quel desiderio di vincere usando tutti i mezzi a sua disposizione, denti compresi. Il morso con cui ottiene la vittoria è un gesto totalmente primitivo e violento, ed è quanto di più saiyan tu potessi mostrare. Il fatto poi che gli altri adulti accolgano la cosa con approvazione, anziché con disgusto, dimostra una volta di più chi e cosa siano i saiyan. Davvero complimenti per quest'idea e per la rilevanza che le hai donato!
Ultima parte, e ritroviamo Lady Zarbon in tutto il suo sprezzante disgusto per quella che ai suoi occhi è una scena ripugnante. Il fatto che Radish gli sia rimasto impresso per tutto questo tempo e ora abbia ancora attirato la sua attenzione, ovviamente in modo negativo, non promette nulla di buono per il giovane saiyan, ma ciò che più mi ha colpito in quest'ultima parte è stato il botta e risposta con Freezer, un vero capolavoro per la profondità dei concetti che ci hai inserito: è vero, i saiyan sono ostinati fino al parossismo, e quest'ostinazione, più potente dell'odio e dell'indifferenza, è ciò che li rende pericolosi e che quindi decreterà la loro fine. Non subito, però. I saiyan vanno conosciuti, prima di essere eliminati, e con quest'ultima, sadica osservazione, si chiude quest'altro splendido capitolo.
A questo punto mi rendo conto di essere terribilmente ripetitiva, ma ti ribadisco i miei complimenti per questa storia che rende onore ai saiyan come pochissime altre che ho letto  *__*
(Recensione modificata il 07/02/2012 - 01:29 am)
(Recensione modificata il 07/02/2012 - 01:30 am)

Recensore Veterano
06/02/12, ore 22:36

E finalmente approdo qui, ancora scusa per il terribile ritardo ç__ç Tanto più che sono pessima, vista la menzione a inizio capitolo. Intanto lasciati dire che sono io a ringraziare te: per aver creato un'altra storia che va subito tra le mie preferite e per avermela fatta leggere in anteprima *__*
Già dalle prime righe, in cui ci catapulti nel bel mezzo dell'azione, si comprende come questa sarà una storia meritevole e molto, molto interessante. Se con Radish adulto te la sei sempre cavata alla grande, con Radish bambino non ti smentisci e ce lo presenti come un simpatico cucciolo di saiyan già allergico alle regole e piuttosto incline a infrangerle. Inutile dire che l'ho adorato subito! Al suo fianco, ecco un OC con cui forma questo formidabile duo di cercaguai, l'unico saiyan con i capelli chiari e morbidosi e suo degno compare per l'infiltrazione in Accademia, un aspirante nipote lontano di Toma, l'adorabile Corbet.
Questo spaccato di giuventù mi è piaciuto tantissimo, ce li vedo proprio i due piccoli saiyan tutti tesi nel tentativo di arrivare alla fessura per spiare i saiyan adulti. Lascia comunque che ti dica che un Radish pieno di capelli ma un po' bassetto mi riempie il cuore di tenerezza e mi fa sorridere; fortuna che poi recupera alla grande!
Hai ben descritto l'ammirazione con cui lui fissa il padre, un sentimento che rispecchia, oltre al rispetto, anche il desiderio di migliorarsi e di raggiungere un elevato livello combattivo, nel perseguimento di ciò che si trova nell'animo di ogni saiyan. Ed è proprio un pensiero da uno della sua stirpe il vedere l'arena come un proibito palese dei balocchi. Giusto per non aumentare la sua euforia, poi, hai pensato bene di fargli ascoltare quella lusinghiera frase di Bardak (che manco a farlo apposta sta combattendo contro Toma!); leggere della sua felicità al riconoscimento del padre mi ha fatto venire una terribile voglia di abbracciarlo! (Abituati, temo che in queste recensioni ti renderò noto il mio desiderio coccoloso per Radish o Corbet a più riprese, sarò tremendamente molesta XD)
La scena in cui i due vengono beccati è da spisciarsi, il terrore dei due che aumenta fino all'agghiacciante "Tua madre", orrore degli orrori, che covince Corbet a battersela lasciando Radish nei casini XD In effetti trovarsi di fronte a Bardak infuriato farebbe tremare chiunque, anche più grande di lui, ma dietro all'ira e allo sdegno che il padre gli dimostra si percepisce anche una certa preoccupazione e un certo affetto, per quanto un saiyan possa provarne. L'orgoglio con cui Radish afferma di non pentirsi delle proprie azioni è davvero da applauso e di certo ha colpito anche Bardak. Ci voleva comunque l'intervento distensivo di Toma, che dimostra quella vena di cazzoneria che adoro! Non dubito affatto che da piccolo lui volesse fare lo stesso XD
Sembra che lo scontro Bardak-Radish debba diventare Bardak-Toma, ma ecco che arriva la lady della situazione. Come già sai, hai descritto benissimo Zarbon, il suo fare insinuante e velatamente sadico, con cui attende di assistere alla punizione del piccolo saiyan, le sue calme provocazioni, il suo velato disprezzo. Mi è piaciuto molto che i guerrieri adulti si fossero subito messi davanti a Radish, per proteggerlo, uniti come se fosse figlio di ognuno di loro. E se per un attimo sembra che Radish l'abbia scampata grazie alla comparsa della checca verde, in realtà non sa che questo è l'inizio della sua condanna.
Anche nell'ultima parte, l'autopilota di Zarbon ha dato ottimi risultati: è tanto regalmente gay e sprezzante dei saiyan, che non potrebbe essere più IC.
Devo poi farti i complimenti per come hai reso i due piccoli protagonisti. Non dev'essere facile parlare di saiyan bambini (almeno quando non si tratta del principe, lì basta descriverlo come psicopatico e si va sul sicuro XD) e mantenerli plausibili, ma tu ci sei riuscita alla grande, mescolando sapientemente la disobbedienza scanzonata e allegra di due bambini, la loro ammirazione nei confronti degli adulti e la passione per ciò che è proibito, tutte caratteristiche tipiche di chi ancora non è arrivato all'età adulta, ai caratteri della loro razza. Se quindi Radish appare intimorito e vergognoso quando viene colto in fallo dal padre, l'orgoglio con cui risponde a Bardak e il suo modo di mostrare i denti a Zarbon sono tutte dimostrazioni del guerriero dentro quel corpo di bambino.
Uno splendido primo capitolo, la storia finisce tanto per cambiare tra i preferiti e presto comincerò a romperti l'anima per lo spin-off. Preoccupata? XD

Recensore Junior
04/02/12, ore 14:45

Bene, sarà anche ora che recensisca questo magnifico capitolo! XD
Salve cara. ^^
La cosa migliore è andare per ordine, quindi pronti...via! XD
Già dalle prime una convinzione si è fatta strada nella mia mente: Radish è davvero soltanto un ragazzino, nonostante sia diventato un soldato a tutti gli effetti. Lo dimostra la sua frenesia, la sua incapacità di stare fermo. Si guarda intorno, carico di curiosità per ogni più piccolo particolare che gli sta intorno (il pianeta natale sempre più vicino, il manto di stelle, le navicelle dei suoi compagni) ma anche carico d'orgoglio ed energia per il completo successo della missione in brevissimo tempo. Si rifiuta persino di cedere al sonno criogenico, tanto apprezzato dagli altri soldati perché profondo e ristoratore. Radish è a dir poco esaltato dalla sua "nuova" situazione. In fondo, cosa potrebbe esserci di meglio? E' appena tornato dalla sua prima gloriosa missione, lo aspetta un lauto pranzo e poi un combattimento col suo migliore amico. Non potrebbe desiderare di più: è semplicemente felice.
E l'esaltazione di Radish è crescente nelle righe successive, fino alla folgorazione: Quello che siamo è tutto qui.
Mi dilungo in questa parte per farti i complimenti, perché questa frase nella sua semplicità è a dir poco sublime. Ed esprime la purissima verità. In fondo, cos'è un saiyan? Un guerriero, nulla più. Il combattimento è ciò a cui loro dedicano ogni istante della loro vita. E il pensiero di Radish esprime in poche parole le radici più profonde di una razza che è nata per un unico scopo, ossia battersi all'infinito, migliorarsi sempre di più. Perfezionarsi sempre di più, perché il guerriero saiyan è il guerriero perfetto. Questo forse esalta Radish più di ogni cosa: ciò per cui lui e gli altri saiyan sono nati è proprio ciò che li rende più felici. E' un connubio perfetto. Chiunque desidererebbe essere al loro posto.
Ed ecco che entra in scena Zarbon. Anche io ho avuto una folgorazione, e comincio ad intuire perché questa storia sia tanto geniale. Ma procediamo con calma...
Zarbon è infastidito da quella risata cristallina tanto...perfetta. XD Come ho detto poco fa, di fatto il saiyan è il guerriero per eccellenza che si perfeziona sempre di più. E per di più questa razza è esaltata da ciò che sa fare meglio. Radish in quel momento è l'emblema di questa sorta di perfezione, e non so perché, ma penso che il fastidio di Zarbon derivi anche dal fatto che, in un modo tutto loro, anche i saiyan sanno essere perfetti ogni tanto. E nella mente di Zarbon gli scimmioni non sono perfetti, sono rozzi, burberi e ignoranti. Non meritano una felicità tanto genuina. Questo è quello che penso, poi chissà, avrò preso un granchio! XD
Comunque...
Quello che siamo è tutto qui.
Voglio tornare su questa frase, che è il cardine di tutto il capitolo. L'istante che sta vivendo Radish, la sua gioia irrefrenabile... tutto è unico e irripetibile. Il piccolo saiyan (ma caro*^*) prova la gioia di un bambino, un bambino che, per quanto forte e allenato, ancora non ha sperimentato la vera crudeltà della vita. Per lui tutto si ferma lì, non esiste altro. E non può nemmeno immaginare cosa gli riservi il destino, perché vive il momento e quel momento gli dà gioia. Una gioia che non esisterà più, perché propri il destino, nel suo modo assurdo di intrecciare le vite, gli ha fatto incontrare colui che spazzerà via quel limpido sorriso.
Voglio farti i complimenti cara, una volta di più. Quella frase è tanto breve quanto pregna di significati, rallenta il corso del tempo per farci vedere quanto bella, semplice e perfetta sia la vita dal punto di vista di un bambino, ma allo stesso tempo dona un forte senso di nostalgia per qualcosa che sappiamo non esisterà più. Mi verrebbe da avvisare Radish, dirgli che le cose non sono così come sembrano, ma il destino ha già deciso cosa fare di lui. E' un destino carico di invidia verso una felicità che, a suo parere, non merita di esistere.
Insomma...brava. Guai a te se credi ancora di aver scritto una cosa schifosa! XD
Mi hai fatta commuovere davvero...un Radish così non l'avevo mai visto. Sei proprio brava a caratterizzarlo.
Resto in attesa del prossimo capitolo, intanto mi impegnerò per rispondere alla tue recensioni, per cui ti ringrazio ancora tantissimo! *^*
A prestissimo dalla versione femminile di Toma ossia...
...Kitsune! XD
(Recensione modificata il 04/02/2012 - 02:46 pm)

Recensore Junior
30/01/12, ore 22:54

Nuovo capitolo... capitolo bellissimo!!!
Mi piace sempre più questa storia e i nuovi personaggi li trovo quanto mai interessanti, ho una passione per Corbet, il sayan sbruffone ma teneramente e comicamente spiazzato di fronte a quel sentimento che sente nascere dentro di sé e che non sa definire. Anche se Radish sì, lo ha compreso e definito perfettamente: cotta di proporzioni cosmiche!!!
Mi piace particolarmente anche il fatto che Celery sia la più forte fra di loro: io, a differenza di Lady Zarbon, amo le donne forti e che non si tirano indietro se c'è da menare le mani e rotolarsi nel fango!

Ma in questa recensione voglio fare una cosa diversa, voglio concentrare tutta la mia attenzione su una frase in particolare. Perché nelle tue storie apprezzo in maniera particolare proprio "certe" frasi, che riescono a condensare in poche, semplici parole l'essenza stessa della storia, o l'essenza di un personaggio (l'ho notato anche in The Spirit of Grisogono e in Copper Color). Sono quelle frasi, quelle espressioni che ti fanno accellerare un attimo il battito del cuore, o fermare per un istante il respiro, o salire un nodo alla gola, nella consapevolezza d'aver trovato qualcosa di importante, di prezioso. Tutto questo giro di parole per dire che quando ho letto:

"Non seppe mai quando quel pensiero arrivò, veloce e potente come un pugno, nel suo cervello; lo invase completamente, distraendolo per un momento.
Quello che siamo è tutto qui."

mi sono fermata per un istante. E l'ho riletta. E ancora. E ancora. E ho capito. In quella frase, che tu hai giustamente evidenziato in grassetto, c'è tutto. Il rimpianto, la nostalgia per un momento che stanno vivendo ma che Radish sa già che non vivranno mai più, la consapevolezza della perfezione e dell'irreperibilità di quell'istante, in cui tutto è al posto giusto al momento giusto, in cui tutto ha un senso. E' l'estremo alito di una giovinezza che giunge al suo apice e in quel momento incomincia lentamente ma inesorabilmente a morire. E mi ha fatto venire in mente le parole di una canzone di Renato Zero: "Questi sono e resteranno per sempre i migliori anni della nostra vita". E non so perché ho sentito un nodo in gola, una tristezza infinita, un rimpianto struggente.
Perché il destino che incombe sul popolo dei sayan e sul giovane Radish (destini diversi, ma egualmente spaventosi ed angoscianti) è solo l'esemplificazione fisica di quella sensazione struggente che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita, di fronte ad un momento "perfetto" che sappiamo fin da subito essere troppo breve e purtroppo irripetibile. 
E' come ti dicevo l'Universalità di certe sensazioni, di certe riflessioni, che nascono dai tuoi personaggi, ma si allargano a tutti noi, che apprezzo particolamente nelle tue storie. 
Spero che i miei deliri abbiano un qualche senso per te. Comunque complimenti. Sei bravissima!!!

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! E  anche per Chain of Freedom!

A presto
Romina



Recensore Veterano
30/01/12, ore 17:32

Ciao!^^
Ma come puoi anche solo immaginare di poter scrivere un capitolo di schifo?! Ma guarda che ti stai sottovalutando eh! xD Non devi farti nessun problema, tu scrivi sempre in modo sublime, e sottolineo il sublime, che non è un aggettivo assolutamente esagerato nei tuoi confronti!!! ^U^
Bene, mi piace questo Radish così determinato e veramente molto felice di fare il suo dovere di soldato! In ogni riga si sente il suo entusiasmo e la sua voglia istintiva di combattere, di sfidare i suoi limiti. E poi, il fatto di aver completato presto la sua prima missione in anticipo, lo fa sentire forte. E' adorabile, non sai quanta tenerezza mi fa, sarei andata lì ad abbracciarlo anche se sicuramente lui mi avrebbe fracassato le ossa xD Lo amo sempre di più *-* Tutta colpa tua che lo caratterizzi così perfettamente!!! xD xD *ha i cuoricini al posto degli occhi*
Corbet mi sta simpatico, è tenero e un po' goffo con le ragazze (con Celery in particolare, ahahaha un saiyan cotto...e chissà se se lo mangia! xD xD)
La descrizione dell'imponenza di Vegeta-sei mi è piaciuta un sacco, perchè si legge chiaramente che Radish si sente veramente a casa e a suo agio, cercando così di imprimere bene nella sua testa l'atmosfera del suo pianeta.
Poi c'è il combattimento, l'abituale combattimento con l'amico Corbet (scritto benissimo peraltro) che da un grossa svolta a Radish: capisce che la vita di un saiyan è quella di combattere, e che solo con ciò sente davvero la complettezza, il soddisfacimento interiore. Già, è proprio vero, un saiyan se non combatte non è un saiyan, è puro istinto. E la risata, quella risata pura e limpida, e non il solito ghigno diabolico dei saiyan, fa capire che Radish è al colmo della felicità, una felicità che però da fastidio a qualcuno.
Zarbon, tu lo hai delineato ancora più odioso e altezzoso di come lo immagino io. La diavoleria ce l'ha al culmine, tanto da odiare a morte un bambino che dopotutto, direttamente, non gli ha fatto assolutamente nulla. Il fato, il terribile fato (terribile per Lady Zarbon), gli fa sempre incontrare Radish, totalmente ignaro dei sentimenti di disprezzo nei suoi confronti. Povero, in questo caso è proprio una vittima ignara di quel che gli sta per accadere. Zarbon è cattivo, lo odio per come vede i saiyan! "Animali brutali e senza cervello. Lo pensava davvero, con ogni fibra del suo curatissimo corpo." Animali? Ma come si permette! Vabbè, un po' scimmieschi lo sono, ma hanno quel fascino che nessuno, e sottolineo il nessuno, ha e potrà mai avere! Senza cervello? Oddio, ma c'è solo una minima parte di senza cervello *un uccellino passa e dice Goku, Nappa* Ah questi uccellini xD xD Sono al colmo della pazzia xD
Certo che però hai marcato moltissimo il suo concetto base di fitness, di figosità, di finezza, di eleganza. Corpo curatissimo, ma che fa? Passa tutto il tempo in centri estetici? xD Mi piace come lo hai fatto tu, ancora più stronzo e vanitoso del Zarbon di Toriyama! Me gusta, me gusta! Sei bravissima anche nel trattare personaggi così diversi dai saiyan! Complimenti :D Quando ho letto della volontà di Freezer nel distruggere Vegeta-sei, mi è venuta l'angoscia e la tristezza ç__ç nooo, se penso a "Le origini del mito" mi viene la malinconia ç__ç perchè i nostri amati scimmioni sono spariti così? ç__ç Cattivo! E credo bene, che con tutto il disgusto che prova nei loro confronti, prova un senso di sollievo! *vorrebbe andare nella vasca per annegarlo* xD E poi logicamente, non poteva mancare il suo commento riferito alle donne saiyan, devono avere più grazia secondo lui! E invece sono fantastiche così! Comunque sto cominciando a ricredermi, forse Celery inizia a piacermi^^ Davvero strano che non mi sia piaciuta da subito, dato che io amo le donne combattive e cupe come lei! Bah, sono strana pure io! xD In più a Lady Zarbon ha infastidito la risata limpida e innocente di Radish, perchè secondo me la trova assolutamente contradditoria, dato che i saiyan solitamente ammazzano felicemente chiunque. "Avrebbe chiesto a Freezer di risparmiare quel moccioso.Si sarebbe preso la soddisfazione di non vederlo sorridere mai più." O.O poverino il nostro capellone!!! Terribile vendetta,se così si può chiamarla! In questo capitolo ho notato quindi qualche collegamento a "Copper Color"(se penso a quella storia mi commuovo di nuovo^^)dato che dopo la scomparsa di Vegeta-sei non ha mai più sorriso. Quindi Zarbon avrà di sicuro la sua vendetta. Tesoro mio Radish ç__ç
Io credo proprio che a Celery piaccia un po' Radish, penso che lo trovi più interessante rispetto a Corbet, che invece è invaghito di lei. Sicuramente mi sbaglio però! xD Sono troppo tonta xD E poi è inutile che Corbet continui a nascondere la sua cotta per la compagna, era geloso quando ha salutato Radish e lui no! xD Caro, che tenero *-*
"Si chiese per quanto tempo avrebbe potuto giovare di quella rassicurante pienezza emotiva, inconsapevole del fatto che non l'avrebbe sperimentata mai più." E qui si ricollega a Zarbon e alla distruzione di Vegeta-sei, ma anche alla distruzione del sorriso di Radish...
Complimenti, capitolo stupendo, altro che schifezza! ^//^ Aspetto con ansia il prossimo! :D
Baci.

Recensore Junior
29/01/12, ore 21:15
Cap. 2:

Buonasera. ^^
Non potevo aspettare a recensire. Visto che la mia giornata di oggi non è delle migliori, l'unica cosa che possa risollevarmi in questo momento è leggere una storia scritta da un autore meritevole...*punta il dito contro Evakai*...e la mia scelta stasera è caduta su di te!
Che dire? Bello bello bello e ancora bello. Ma andiamo per ordine, un passo alla volta. XD
Dal capitolo scorso sono passati due anni giusto? Bene, Radish (ovviamente:3) è stato promosso insieme a Corbet e l'unica cosa che li separa dal diventare degli effettivi soldati è la cerimonia finale. Vorrei soffermarmi su Celery, che ho gradito davvero tanto: oltre ad essere molto potente ha anche un carattere molto focoso...ti dirò, a me le femmine/maschiaccio piacciono molto. XD Tanto più che Celery è una saiyan, quindi hai tratteggiato molto bene il suo carattere: è perfetto per un'esponente di questa razza. ^^ Per non parlare del suo rapporto (?) con Corbet. Spero di non offenderti in qualche modo, ma un po' mi hanno ricordato due testoni di nostra conoscenza. XD La differenza magari è che Corbet e Celery non si menano per ogni minima cazzata. E Celery comunque, anche se ha un bel caratterino, è molto controllata. ^^
Ma Radish la sa lunga u.u...ha capito che l'amico odia la ragazza solo perché in fondo ne è irrimediabilmente attratto. E ovviamente Corbet non fa che confermare tutto, assalendolo una volta usciti dalla vasca di rianimazione. Lui è proprio il mio tipo di personaggio: scanzonato e strafottente...ho adorato il modo in cui ha affrontato il suo combattimento durante la cerimonia per la promozione. Sì, mi piace molto. *___*
Veniamo ora al nostro Radish...lo sapevo che si sarebbe fatto valere! Certo, non mi aspettavo che avrebbe vinto mordendo il suo avversario! XD Mi ha strappato un sorriso, confesso, ma non posso che sentirmi fiera di lui. Bravo, ha dimostrato quanto vale!
Vorrei sottolineare in particolare questa frase, detta dal suo maestro:

"La guerra è una donna, moccioso. Non pensare di conoscerla se prima non l'hai toccata e vissuta. Perché è allora che ti fotte e ti chiede la vita. Domanda sempre per primo, pretendi sempre per primo e allora, forse, sarai tu a fottere lei."

E' a dir poco bellissima, è splendida quanto vera. Complimenti, complimenti davvero. *_____*
Bene, veniamo ora all'ultima parte del capitolo. Vorrei dilungarmi ancora nel farti i complimenti perché anche Freezer, così come tutti gli altri personaggi, è perfettamente IC. Sei riuscita a farmi venire un brivido mentre me lo immaginavo a parlare col suo braccio destro.
E Radish è l'esempio perfetto di ciò che pensa Freezer: i saiyan sono davvero irriducibili, se con loro si commette anche solo il minimo errore, distraendosi pensando magari di averli sotto controllo oppure sconfitti, si rischia solo di morire. L'orgoglio e l'ostinazione di un saiyan gli impediscono anche solo di pensare alla parola "sconfitta". Finché un saiyan è cosciente si può pur stare certi che non mollerà mai.

"I saiyan vanno conosciuti, prima di essere eliminati."
E' una frase assolutamente vera. I saiyan sono nati per la guerra, sono forti e imprevedibili. Non basta essere sicuri di vincere per avere la meglio su di loro, e questo Freezer lo sa benissimo. Ora anche Zarbon.
Nulla da dire sull'intervento di Dodoria...doveva solo dar aria alla bocca, povero idiota. -_-
Zarbon invece si ricorda di Radish a quanto pare, e così come la volta scorsa ripeto che questa cosa non mi piace. Non mi resta che proseguire nella lettura.
Ancora una volta ti faccio i miei complimenti. Un capitolo bellissimo, scritto bene e in modo scorrevole. I personaggi sono tutti IC e assolutamente plausibili. Sì, decisamente mi sento meglio, ci voleva una sana lettura, ti ringrazio! ^^
Mi fiondo a leggere il prossimo capitolo di cui, ahimè, non so se riuscirò a lasciare una recensione stasera.
Bravissima cara! A presto!
Bacioni
Kitsune
(Recensione modificata il 29/01/2012 - 09:37 pm)

Recensore Junior
29/01/12, ore 17:50

Salve!!! Ti avevo detto che avrei recensito, ed eccomi qui. Ti chiedo perdono per l'incommensurabile ritardo! XD
La storia è davvero intrigante. Premesso che, nonostante prediliga un altro scimmione capellone A CASO, Radish mi piace tantissimo. E tu lo descrivi benissimo, anche da bambino! *^*
Tenerissimo mentre insieme a Corbet cerca di dare un'occhiatina all'arena dove si allenano i loro padri. Li capisco benissimo, ci credo che inseguano il sogno di diventare come loro. Mi si è sciolto il cuore qui:

"Se solo fosse stato più alto. Aveva una marea di capelli ma in ambito di altezza scarseggiava in maniera imbarazzante."
...tranquillo Radish caro, vedrai che avrai modo di rifarti, non buttarti giù!

Comunque, basta smancerie, se no non finisco più. XD
Corbet è ben caratterizzato, non so perché ma il suo carattere mi piace molto. Tuttavia devo leggere i capitoli successivi per farmi un'idea più precisa dei personaggi...quindi ti chiedo di portare pazienza! La colpa è mia, che sono una lumaca a recensire! XD
Poi quando i due vengono beccati dai genitori sono caduta dalla sedia dal ridere. Poveri piccoli! XD Ho temuto che ricevessero una terribile punizione corporale, sappiamo quanto Bardak sia scarso in quanto a pazienza...che ne dici, dovremmo insegnare ai due piccoli saiyan come si costruisce una perfetta azione di depistaggio? Noi abbiamo dimostrato di essere due maestre, dopotutto...*sorrisetto sadico*...beh, almeno Corbet è riuscito a filarsela! XD
E Toma non poteva fare altro che cercare di sdrammatizzare col suo solito fare scanzonato...è proprio lui! Da accanita adoratrice di Toma quale sono ti dico...brava! *____*
In ogni caso, forse avrei preferito che Radish si prendesse una bella sculacciata, piuttosto che essere puntato da Lady Zarbon. Ti faccio i complimenti anche qui, anche lui è davvero ben caratterizzato: nella tua descrizione è decisamente tangibile il suo ribrezzo verso la razza saiyan. Poi i suoi movimenti delicati ed eleganti, dosati in ogni minima parte. Brava, è proprio Zarbon! (lo odio-_-)
Bellissimo anche il paragone di Zarbon e Radish ad un felino sornione (bell'aggettivo!) e a un topolino, ripreso poi sul finale. A questo punto voglio proprio sapere che intenzioni abbia Zarbon. So solo che non ho un buon presentimento...
Bene, con questo termino la recensione. Non riesco a dirti di più purtroppo, perché devo ancora leggere i successivi capitoli, ma tranquilla, li leggerò al più presto! Quindi aspettati ancora di essere perseguitata dai miei commenti! XD
Ti rinnovo ancora i miei complimenti, un primo capitolo davvero eccellente. ^^
A presto!
Bacioni
Kitsune

Recensore Veterano
23/01/12, ore 18:19
Cap. 2:

Ciao!^^
Non posso che essere felice di questo veloce aggiornamento, amo questa storia (amo tutte le tue storie, ok, lo sai già, sono ripetitiva, ma non posso fare a meno di adorarti xD) e ne approfitto per farti i miei auguri per gli esami universitari! Buona fortuna!^//^
Bene, iniziamo a commentare questo splendido capitolo, pieno di azione!!! :DD
Ma non sono teneri Radish e Corbet? xD Mi hanno fatto tanta tenerezza vederli contenti, che bambini adorabili, no? xD Immagino che per loro ci sia tanta soddisfazione, dopotutto loro sono nati per fare i soldati. In più entra in gioco questa Celery. Devo ammettere che non mi sta molto simpatica xD Però l'hai caratterizzata benissimo, insomma, sebbene sia giovane, in lei si rispecchia perfettamente una futura guerriera saiyan. Ora però sono curiosa, è solo una comparsa o sarà un personaggio importante per l'andamento della storia? Ok, non voglio assolutamente spoiler, però volevo farti sapere che mi è sorto questo dubbio. Caro, il piccolo Corbet (mi sto affezionando a lui) si è invaghito di lei (com'è perspicacie Radish, vede subito se il suo amico prova qualcosa per la ragazzina). Sicuramente è attratto da lei perchè vede in lei la femmina saiyan perfetta, una vera guerriera, fredda ed impassibile. Sono sicura che lei non ricambia, la vedo bene con Radish^^ Ok, sto zitta, sono solo mie fantasie! La reazione di Corbet, di fronte alla punzecchiatura di Radish (mai stuzzicare un saiyan su certe cose) è stata molto saiyanesca! xD
E così finalmente arriva il giorno tanto atteso dai giovani soldati. Non oso immaginare anche l'agitazione, dato che c'era persino il re in persona, per non parlare del principino ;) E di Freezer, ops che me ne dimenticavo, quello mi ammazza xD
Mi piace come descrivi i combattimenti, sei bravissima, davvero! *gli occhi brillano di ammirazione* wow, sei perfetta!!! Non c'è una pecca nelle tue storie, niente di niente, tutto straordinariamente sublime! Non la smetterò mai di farti i complimenti!^_^
Mi è piaciuto come hai caratterizzato Radish nel suo combattimento. Per non parlare dei ricordi che ha del suo maestro, dei suoi insegnamenti. Ad esempio quelli sulla paura: "La guerra è una donna, moccioso. Non pensare di conoscerla se prima non l'hai toccata e vissuta. Perché è allora che ti fotte e ti chiede la vita. Domanda sempre per primo, pretendi sempre per primo e allora, forse, sarai tu a fottere lei." Cioè, come si fa a dire che sono rozzi sti saiyan? Hanno una filosofia tutta loro! Mi è piaciuto moltissimo, mi ha fatto realmente riflettere, perchè secondo me vale anche per la vita di tutti i giorni, e non solo per il combattimento. Il paragone con la donna è stato fantastico e azzeccatissimo!
Poi anche la voglia di farsi vedere forte dal padre mi è piaciuto, si vede che lo rispetta^^ Poi,la scena del morso è stata memorabile! La paura è da generare secondo un saiyan, sì, sì decisamente perfetto, si nota che li capisci al cento per cento i saiyan! Evvaiiii!!!! E Radish ha vinto!!!!! Se fossi stata in mezzo alla folla avrei alzato un cartellone con scritto il suo nome!!! Avrei fatto la sua ragazza pon-pon personale xD Vieni a farmi compagnia? xD Scherzo! xD
Arriviamo a Lady Zarbon, che si rende conto che i saiyan non sono solamente rozzi (sempre secondo lui) ma sono irriducibili!! Sagge parole quelle di mister lucertolina! I saiyan sono come la paura, vanno prima conosciuti, se no ti fottono! Ho azzeccato il collegamento? xD Una volta ogni tanto magari mi sveglio xD
Un mare di congratulazioni tutto per te, sei bravissima!
Baci.