Recensioni per
Witches Brew
di _Misery
E io mi ritrovo a farti i complimenti anche per la scelta dei versi di Valéry (che io ho sempre scritto Valery nella mia completa ignoranza), i quali rispecchiano profondamente tutto l’angst (diciamo pure Angst) del capitolo. Poi tutta l’atmosfera, i cieli bianchi indifferenti e raggrinziti, la neve che brucia, lei mezza assiderata e quasi fusa con il giaccio (la prima frase è amore puro), morta nel fisico e nello spirito; Xenia che vaga per le “nere cattedrali” delle foreste e penetra nel freddo nordico alla ricerca della catapecchia battuta dai venti ultimo rifugio del fratello, lui che muore, lei pentita e timorosa e solo in cerca di un ultimo suo sguardo - di un suo ultimo respiro… Si è donata alla vendetta ma ha comunque imparato ad amare quel suo fratello iroso e rancoroso con un Marchio sulla pelle, ha imparato ad amare le ombre di lui… E lo scorcio dei nomadi in viaggio e del tramonto, e il finale… Xenia che si lascia cadere nel mare (mare verde, ultima immagine prima della morte), piombando tra le rocce assassine - perché “un cuore già riarso non aveva bisogno che d’acqua”… Ah, è venuta benissimo, sarà l’angst ad ispirarti, sarà che è così tutto artistico…e poi condivido il tuo amore per la sintassi nominale anche se a me viene goffa e traballante e goticosa xD è più forte di me. Sì sì il mio animo tragico preferisce così il finale, non so se un incontro rappacificatore tra i due avrebbe avuto lo stesso lirismo. Poi ho riletto con la musica e devo dire ci sta…vado a leggiucchiarmi tutto assieme che voglio vedere come “suona” l’intero pacchetto. Ahh, mi sa che ti rimetto nelle storielle che la mia visibilità di recensitrice compulsiva mi permette di proporre ai lettori saggi. |
Ahhhh, un Igor disperato che rivede sé stesso nella donna che ha sempre desiderato! A me l'incest continua a piacere, è inutile. Poi sì, anch'io ricordo/immagino una baracca (una baracca su al Nord, non dicevano qualcosa di simile?), e dire che i libri li ho riletti appena l'estate scorsa. Mi chiedo quale sia il reale motivo per cui non l'abbia uccisa - insomma, l'amava più o meno sinceramente o si trattava piuttosto di una specie d'insana ossessione? Gli fa raccapriccio l'idea di averla tanto bramata in passato, ma allo stesso tempo ha pensato a lei per tutta la vita...non ha un che di romantico, a parte tutto l'angst di questo mondo che ci può stare? Il tema del sangue fa tanto fil rouge in queste storie sui Mangiamorte/Pureblood *gongola* e il modo in cui i ricordi di Giltinè e di Xenia si sovrappongono dona un'atmosfera mirabilmente angosciante. |
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Ma...chi è Giltinè? O meglio, cos'è? In effetti è giovane, e quella cicatrice...uhmm. |
Accio micioh! Ahahahah...xD |
Tre drabbles da puro amore! Dunque...effettivamente quel riferimento a Halloween mica l'avevo colto, periiiifrasi!, già già perché Voldemort cade il 31, ehm. Ma mi stavo impelagando in fantasie con Babbani che nascondevano coltelli e... .-. .-. .-. |
Ritardo imperdonabile *me deve studiare e ha bandito internet per giorni* |
Un brutto ritorno a casa per Igor. Una casa che disprezza, e quel suo modo gelido di salutare il padre, quelle imprecazioni sibilate a mezza voce. Mi piace come l'hai reso. Anche quando dice che quell'essere "gonfio e livido" non può essere Giltiné, la sua strenua convinzione. Il tuo stile è così evocativo *___* E ste crature magiche del folklore, dannazione, io ho perso il libretto della Row mooolto tempo fa anche se mi servirebbe xD |
Vessela e Anania creano un contrasto interessante tra loro: l'una più sanguigna ed impetuosa, l'altra più...riflessiva e preoccupata ? - da quella battuta che ha detto, ma magari è solo un mio film ;) Comunque Igor è un ragazzino che vuole giocare ad essere uomo. Mi viene in mente un pò Draco per certi aspetti - l'immagine che ho io di Draco...che è leggermente fuori dai cliché talvolta. Dicevo, lui che non vuole farsi vedere sofferente per la morte della madre e si chiude in camera,che non vuole partire, o anche l'ostinazione con cui ripete "Non m'importa" mentre invece gli importa - è spaventato, non insensibile... Sai, dovresti leggere L'ossimoro del biancospino di Callie_Stephanides...ha l'orrendo difetto di essere una Dramione (non so te ma io non le reggo ^^) però toglie il fiato sia per lo stile che per come sono caratterizzati i personaggi - e non è romantica, ha un taglio quasi maschile. Secondo me ti piacerebbe, è il tuo genere di sicuro - e poi c'è l'atmosfera nordica perché si svolge a Durmstrang per i primi cap. xD Comunque, dicevo... Bellissima l'immagine di Karkaroff che guarda il volo dei Cacciatori e desidera la libertà, desidera la gloria, sogna di elevarsi nel puro senso del termine...eppure il titolo della drabble successiva, paura del vuoto, contrasta con questi desideri - in realtà è un bambino che sogna ma che è ancorato al terreno e ai propri difetti, non riesce nemmeno ad affrontare la realtà uscendo dalla stanza... |
Uhm, credimi, è un caso. La mia vita in questo fandom (la mia vita virtuale dunque) è fatta di casi. |