qui dalle retrovie rumoreggiano...perciò a domani è rimandata la mia ode a lui: Rabastan Lestrange. Al quale auguro una salute pari a quella del degno fratello.

Ciao mia cara!
Ero davvero in crisi, sai? Mi mancavano un sacco le tue storie. ^_^
Devo dire, comunque, che avevi ragione a non ritenere questa una storia triste, in effetti, come dicevi, è più che altro sarcastica. Mi piace molto.
Moltissimo, anzi.
E non necessariamente perchè hai svelato l'universo di uno dei personaggi più intriganti della famiglia Lestrange -anche se devo dire che la fissa per Rabastan mi tormenta da quando ho letto "My little Lord" ed è, perciò, tutto merito tuo-,ma anche per la scelta dello stile di narrazione.
Adesso riderai, perchè io casco sempre come una pera cotta nei "tranelli" della tua scrittura, ma... dì la verità: tu non volevi che si capisse che era Rabastan a narrare fino alla fine, oppure sono io che dormo come un ghiro fuori stagione?
Avevo letto nei "personaggi" che ci sarebbe stato Rabastan, ma se avessi dovuto capirlo dalla narrazione, il dubbio sarebbe rimasto fino alla fine... la voce narrante sembra "fuori campo", ma forse è questo il punto della situazione: nel bel mezzo dell'evento Rabastan è distante, perso nelle sue elucubrazioni sul fratello, e con un misto di rancore e sarcasmo si rende vulnerabile di fronte a chi è disposto ad ascoltarlo -cosa che Rodolphus non fa, peraltro- Non si piange addosso, ma riconosce i proprio difetti e meglio le proprie 'debolezze' un po' come aveva fatto Regulus in "Per un pizzico di considerazione"... Avevi ragione nel dire che questi due ragazzi potevano avcere molto in comune! Le tue storie sono sempre "illuminanti" sotto questo punto di vista... ^_^!
Ma scendiamo nei dettagli(che sono sempre i miei preferiti: 1) Mia cara, tu hai un dono per la scelta dei nomi... "Lavinia Lestrange" *_*
2)La "compiaciuta modestia" e la degna compagna della "distratta eleganza". Ti prego, prometti che scriverai qualcosa su Regulus e Rabastan... (Joy con sguardo adorante)
3)"E certamente gli ospiti ignorano che si sono amati sinceramente in buona parte delle aule in disuso..." Meraviglioso. Adoro il tuo modo di dire la verità in maniera schietta, ma senza risultare nè pesante, nè volgare.
Il dialogo tra Rodolphus e Rabastan è fenomenale, ciò che vuol farci capire Rabastan è racchiuso tutto in quelle poche righe. Rodolphus di sua bocca, svela il suo carattere molto più di quanto lo faccia il fratello, ed è già chiaro ciò che prova Rabastan, non si può "non capire"...
Insomma, sono felice che tu non abbia abbandonato questo personaggio, nelle tue mani diventa "a tutto tondo".
Quando si dice "il sangue"... ^_^

^O^ Rabastaaaaaan!!!
Lovelovelove.
Certo che questi fratellini purosangue sono tutti così uniti *_*", senza gelosie o pare mentali di sorta °_°. Sono proprio commoventi, addirittura troppo melensi §_§!
Si, il sarcasmo di Rabastan (lovelovelove) è contaggioso...
Bellissima storia, bellissimo ritratto dei Lestrange Bros e della società purosangue, bellissimo...tutto, al solito!

Il tuo stile è veramente degno di nota. La scelta delle parole è accurata così come quella delle situazioni descritte, curate nei particolari ma soprattutto nelle sensazioni provate dai personaggi. Mi è piaciuta veramente molto, senza contare il sarcasmo che distribuisci a bracciate e che rende la fiction molto piacevole, almeno per una come me che impazzisce per il dileggio, rigorosamente del tipo inutile e poco costruttivo. Complimenti.

E' carina e l'ironia la fa da padrona...Povero Rab però...

complimenti per lo stile e il modo in cui hai reso il rapporto tra i due protagonisti non facile. continua così!!!

Uao! *o* Bellissima! Davvero originale e divertente... XD Non avevo affatto capito che stesse raccontando Rabastan però...
Uhmmm... Rabastan.. Ho già sentito questo nome, ma non ricordo quando e dove... 0.0;;; In quale libro appare?

Non sono molto addentro nel fandom potteriano e confesso di non essere molto preparata sul conto dei personaggi secondari. In quanto agli intricati rapporti di parentela tra le nobili famiglie del mondo magico, li ricordo solo vagamente. Non posso giudicare perciò quanto questo ritratto di giovane mago promettente sia in carattere; nonostante questo, l'ho apprezzato per la tecnica in crescendo con cui si sviluppa, dalla puntuale esposizione delle pubbliche virtù alla progressiva rivelazione dei vizi privati, nonché per lo stile agile e mosso, che nonostante qualche piccola imperfezione di forma, accumula abilmente molti dettagli senza mai annoiare.

innanzitutto felicitazioni al neo sposo e alla sua gentile consorte. a me però questa storia è piaciuta da morire, è ironica e pungente al punto giusto...complimenti e baci *Ra