Recensioni per
Changes
di RicksIlsa

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/16, ore 13:29
Cap. 1:

Ciao! Ho letteralmente A-D-O-R-A-T-O questa FF o meglio one-shot! Sul serio mi è piaciuta da morire, da M-O-R-I-R-E!!!
M piacciono moooltisiimo Henry e Regina insieme, li trovo troppo carini.
Piccola domanda per te:
Questa one-shot è tua o è una traduzione ??? Però sono più propensa per la prima. :)
Ti faccio ancora i miei complimenti!!!
BACI, a presto!!!

Recensore Junior
01/09/13, ore 01:48
Cap. 1:

Mi son sempre chiest come caspita abbia potuto crescere un bambino in una città in cui nessun'altro cresceva e in cui tutti erano praticamente degli automi!Spero davvero ke si veda una puntata simile anche nel tf ma intanto Qesta fic mi sembra + ke buona!:-D Solo un paio D cose...Regina nn ha le mani ossuteee!!>^< E..Mary Margaret nn ha gli occhi scuri:ce li ha verdi!__!A parte Qesto...complimenti!:-D Nn è una storia semplice da scrivere...
(Recensione modificata il 01/09/2013 - 01:48 am)

Recensore Master
04/06/13, ore 10:44
Cap. 1:

Ho appena finito di leggere questa storia e sto cercando le parole giuste per commentarla perché si tratta senza dubbio di una delle one-shot più belle che abbia mai letto. Io penso che esistano due, diciamo, “categorie” di storie, quando una persona si interessa particolarmente ad una: le storie che piacciono e quelle che sono oggettivamente belle, in cui non si parla solamente di piacere da parte del lettore per la scelta dei personaggi, l’ambientazione o la trama. In questo caso, in gioco c’è la veridicità della storia, il suo grandissimo realismo, il modo perfetto in cui è stato tessuto l’intrigo, tanto fedele nei suoi passaggi al ritmo tipico dell’opera originaria da apparire più che altro la trasposizione di una scena mancante di una delle prime puntate della serie. Quando si parla, poi, di trasposizione, il risultato migliora ulteriormente perché le parole consentono molto più delle immagini di dare respiro alla propria fantasia, di crearsi le proprie “azioni” da sé, di spaziare liberamente nei meandri più profondi. *-*
L’idea di base di mostrare come sia nata il pensiero di Henry del sortilegio, come sia sbocciato questo sospetto, come abbia fatto a mettere radici è già di per sé incredibile, ma la cosa più incredibile ancora è stato come si sono evoluti gli eventi: il susseguirsi delle scene rispecchia pienamente quelli che sono i tipici ritmi di Storybrook come li vediamo all’inizio della 2x17, ‘Welcome to Storybrook’, pigri, indolenti, sempre legati ad una quotidianità immobile, costantemente identica a se stessa. Condivido inoltre il pensiero che sia stato proprio verso quell’età che Henry abbia cominciato a porsi domande sul mondo che lo circonda, i fatidici cinque anni in cui si pongono sempre troppi “perché”. La presenza del personaggio di Gold – AW, Gold *sbatte le palpebre e sospira* GOLD – è inaspettata e calzante e il suo personaggio è un capolavoro di IC: i continui riferimenti al suo passato, la rabbia con Regina per il maltrattamento del figlio – mi ha ricordato quella nei confronti di Milah, nella scena in cui le rinfaccia l’abbandono di Bea ç.ç – e quel saluto finale... ogni cosa rende alla perfezione il personaggio non come appare, ma com’è realmente e questo vale anche per Regina stessa, con i cambiamenti d’umore a seconda degli argomenti di cui parla con il figlio, l’affetto soffocante, la reazione impulsiva e quello sguardo d’acciaio rivolto a Mary Margaret – lei perfino in quei cinque secondi in cui appare, con la narrazione di uccellini e scoiattoli e quella mano confortante sulla schiena. Naturalmente, anche il piccolo Henry è assolutamente perfetto, nelle sue domande, nella frustrazione di non ricevere risposte, ma punizioni e isolamenti, e soprattutto nella speranza finale di non vivere più in solitudine perché c'è qualcuno che lo capisce e che potrebbe aiutarlo a trovare la sua vera madre - tra l'altro, l'accenno alla famiglia nella persona della futura maestra è straordinario.
E così abbiamo anche avuto un’idea precisa e assolutamente plausibile di come Henry sia finito in terapia con Archie. ^^ Non ho altro da dire; l’unica cosa che posso aggiungere è che, nel caso non si fosse capito, tra le due categorie di cui ho parlato all’inizio del mio tema – giuro, ora mi impegno e divento meno prolissa, giuro, giuro, giuro – questa, per me, è appartenente, senza ombra di dubbio, alla seconda, quella delle storie oggettivamente belle. ;)
Ancora tanti, tanti complimenti. Un abbraccio e alla prossima!
Mary.

Recensore Veterano
14/02/12, ore 13:14
Cap. 1:

Questa storia mi ha colpita moltissimo, soprattutto per la completezza corale della narrazione.
I personaggi sono perfettamente IC, e la domanda sulla crescita di Henry, su quello scalpitare nella foga di diventare grande quando tutto attorno sembra cristalizzato, sono una splendita metafora della vita umana, nonostante qui le cause siano ben differenti dall'essere "normali". Il rapporto tra Regina e il bambino è scandito in modo perfetto, con ritmi sostenuti e raccontato con uno stile visivo, che mette in evidenza la durezza di un genitore ma anche il morboso attaccamento della donna per il piccolo.
Una nota di merito va senza dubbio al personaggio di Mery Margaret, e alla maestria con cui questo missing moments può tranquillamente rientrare nella cronologia ordinaria della vicenda, offrendoci uno spaccato probabilissimo di quanto è avvenuto, di quanto - ancora - dobbiamo scoprire.
Una bellissima one-shot che non si focalizza solo sui suoi protagonisti ma ci offre uno spaccato corale delle vicende della cittadina, sulla scia narrativa degli episodi della serie tv.
Complimentissimi (^^)

Recensore Veterano
27/01/12, ore 00:16
Cap. 1:

Splendida fanfic, io adoro Henry e Mary Margareth ed è interessante l'idea che hai avuto, lascia intendere l'intelligenza estrema di Henry fin da piccoo, si rende conto di non essere in un mondo normale. Sei molto bravav a scrivere spero di leggere altre tue creazioni :)