Esattamente come Changes, quest’altra shot rappresenta un capolavoro, una di quelle storie che entrano di diritto e senza ombra di dubbio nella categoria di quelle che sono oggettivamente belle perché c’è quel realismo, quella fedeltà incredibile all’opera originaria da rendere la storia assolutamente perfetta sotto ogni aspetto.
L’ambientazione pre-pilot è stimolante, suggerisce un milione di missing moments nei quali poter svagare a piacimento e questa shot è particolarmente affascinante per la scelta del momento trattato. L’idea di sviluppare la base del rapporto tra Henry e Mary Margaret nata nella storia precedente è geniale ed è deliziosamente dolce e malinconico vedere un bambino tanto piccolo e solo trovare un po’ di gioia e compagnia nella persona della sua maestra. Il modo quasi ingenuo in cui Snow in versione “terrestre” gli è vicina è di una dolcezza incredibile, l’affetto spontaneo che nasce tra loro, come se fossero una famiglia – il continuo riferimento al fatto che sono una famiglia è meraviglioso *sprofonda in un mare di AW e di lacrime* - rende tutto più delicato, ci sono il fluff e la tenerezza più puri in ogni rigo di questa shot. Le allusioni ad Emma, presente lungo tutta la durata della storia, sono una delle cose che ho amato più, insieme al magnifico IC dei personaggi: Archie e Regina, pure assenti, sono delineati con tratti brevi e perfettamente incisivi, il piccolo Henry è lui in tutta la sua disperata ricerca, nella frustrazione infantile, nella solitudine e nella ricerca quasi spasmodica di affetti che si sviluppa nel desiderio di ritrovare sua madre e che esplode nel finale in quella scena commovente con Mary Margaret. Quest’ultima e Rumpelstilskin sono un capolavoro: oltre a trasportare il loro rapporto da un mondo all’altro, tenendo fede al telefilm anche su questo punto, abbiamo continui riferimenti alla loro natura originaria e le sensazioni che provano reciprocamente sono segno tangibile e prova concreta dei loro alter ego nella Foresta Incantata. In particolar modo, mi è rimasta impressa la reazione di Mary Margaret alla prospettiva di ritrovarsi con Regina e poi con Gold, alla soggezione che nutre nei confronti del secondo e alle emozioni che avverte nel momento in cui entra nel negozio di pegni, sia a causa di Rumpel sia a causa dei ricordi dimenticati che si ritrova dinanzi agli occhi.
Le descrizioni degli ambienti sono un contorno straordinariamente efficace, i dettagli sono di una bellezza sconfinata – gli uccellini, i bambini, la panchina – e la forma è sublime. Inoltre, questa versione dei fatti mi appare più che plausibile e mi stuzzica enormemente. Adoro l’ipotesi che sia stato Rumpel a dare a Mary Margaret quel libro. *-*
Complimenti anche per quest’ennesima, geniale trovata. Un abbraccio e alla prossima!
Mary.
PS. Posso dire un'altra cosa e poi giuro che me ne vado? L'idea che Emma e Gold si siano occupati dei figli dell'altro mi sta dando di volta al cervello. Insomma, lei ha incontrato Bea e se n'è presa cura ed è stata in assoluto la cosa migliore che si capitata nella vita al figlio del The Dark One e lui non solo ha trovato una casa ad Henry, ma ha fatto in modo che, pur senza saperlo, si trovasse circondato dalla sua famiglia. *_* Lo so, sto molto male. |