Leggo solo ora il tuo scritto e per la cronaca tutto d'un fiato, all inizio non avevano capito chi fosse questa marie ma con il passare dei capitoli è proprio la nipote di oscar e André. Grazie mi è npiaciuta tanto la tua storia

Bellissimo questo salto temporale che ci consegna la salvezza di Oscar e di André, il loro diventare genitori, l'amore per i figli ma anche la conclusione naturale della vita di ogni essere umano.
Bello anche il passaggio sui pensieri di Oscar verso la famiglia reale. Un bel dilemma, chissà se l'amore verso i sovrani l'avrebbe portata a continuare nella sua missione di proteggerli oppure altro non avrebbe potuto fare per loro che assistere in disparte all'evoluzione della Rivoluzione.
E' stato meglio lasciare questa scelta sul vago perchè in questo modo si è dato spazio alla loro vita, al loro essere finalmente marito e moglie, al destino che in questa storia concede loro di vivere assieme per tanti altri anni.
Dunque anche noi lettori abbiamo avuto la fortuna di leggere questo prezioso diario.
Ilomilo

Molto bella la (finalmente oserei dire) disobbedienza di André che non sente ragioni e trascina via Oscar dal caos di Parigi.
Si rifugiano ad Arras dove vivono soli e possono amarsi in silenzio, in solitudine.
Ed è altrettanto bella l'dea di André di regalare ad Oscar il suo diario.
In esso sono contenuti i pensieri della sua vita vissuta a metà, i ricordi delle sconfitte verso di lei, insomma tutta la vita di André che è un uomo del popolo e come tale non potrà combattere contro di esso.
In quel diario dunque è contenuta la chiave che aprirà la coscienza di Oscar, che la porterà a compiere una scelta forse altrettanto importante.
Interessante come spunto: anziché una presa di coscienza autonoma come nella storia originale, André di nuovo è artefice del cambiamento di Oscar e della sua intenzione di non essere più dalla parte dei nobili.
Ilomilo

Dunque sono sopravvissuti entrambi.
La storia diventa un sequel dove si intrecciano i sentimenti dell'essere ancora vivi ed insieme a quelli su cosa fare di se stessi dopo la dolorosa scelta di Oscar che l'ha portata ad abbandonare il suo titolo.
Hanno ancora un rifugio, hanno la possibilità di cullare le reciproche ferite e parlare anche se il futuro incombe in maniera quasi infernale su di loro.
Ilomilo

Nella malinconica discesa verso la fine, le struggenti parole di André si incastrano nello scorrere degli eventi. Da una parte la città di Parigi che ribolle di rabbia sempre più messa a dura prova dall’atteggiamento ostile delle truppe e dei governanti, dall’altra la visione di una Oscar sempre più pallida e sofferente e distante all’apparenza, per via di una malattia che la sta consumando, per via di una consapevolezza sempre più fonda che sta sicuramente minando la sua proverbiale sicurezza,
Tutto questo sta piegando la sua forza ed al tempo stesso sta aprendo il varco vero la conoscenza di André (che lei per assurdo conosce da una vita) con occhi nuovi e la consapevolezza della sua esistenza accanto a lei.
Intense le parole, senza troppe distrazioni, ci conducono verso gli ultimi brandelli di questa storia e di questo racconto che sta entrando nel cuore di Marie Jeanne e che sin da subito ha inciso nella sua vita la certezza di un amore che avrebbe solo avuto necessità di essere rivelato e curato alla luce del sole.
Il conflitto che l'ha tormentata per lunghi anni è terminato. Ha scelto di essere una donna. Ha scelto me.

Questo conflitto ha finalmente pace.
Il racconto prosegue, André duque ha avuto modo di continuare a scrivere regalandoci i momenti della presa della Bastiglia e di una Oscar che purtroppo resta ferita durante gli scontri.
Ilomilo

Molto intense le parole di André sull’aggressione di Saint Antoine.
André la osserva sempre la sua Oscar. Anche quando lei è distratta da altri pensieri, cerca di tenere assieme la sua guarnigione ed al tempo stesso di non recidere i suoi legami di buon senso e buon vicinato con i suoi superiori.
Il salvataggio di André da parte di Fersen mette a nudo l’anima di André.
André non è un personaggio fondamentalmente vincente, non è un eroe in questo caso. Non giunge a salvare Oscar e nemmeno lei riesce a far nulla per aiutarlo.
Interviene Fersen che si era sempre frapposto tra di loro ed ancora una volta si mette in mezzo ma questa volta, oltre a salvare André, nulla può contro quell’amore che è già sorto dentro Oscar e che lei deve solo avere il coraggio di ascoltare.
E’ un amore sincero, fondo, che è nato forse giorno dopo giorno, chissà se folgorato dalla dirompente dichiarazione di André.

André non riesce più a leggerle dentro come un tempo perché adesso Oscar sa cosa sente lui per lei, dunque ha innalzato la sua barriera ancora di più perché adesso sa che André ha la capacità di leggerle dentro e forse, prima ancora che a lui, lei deve fare chiarezza con se stessa e trovare le parole per dirlo a se stessa che lei lo ama.
“Il mio André”, Oscar lo ha detto a Fersen. Ma forse lo ha detto prima di tutto a se stessa.
Ilomilo

Il racconto di André continua. In effetti, nelle ultime puntate dell’anime, lo si vede scrivere su un diario. Non si sa quando lo ha iniziato, ma è plausibile
Forse il linguaggio che usa André è un po’ troppo moderno ma di certo le sue parole scorrono a riportare i momenti dell’anime e a sottolinearli come se lui fosse una sorta di protagonisca occulto della nuova vita di Oscar.
André sa di aver commesso un errore, sa che questo errore si è andato a sommare allo smarrimento che Oscar deve aver provato nel prendere la decisione di cambiare vita e di provare ad esistere da sola. Lui si è sentito solo un servo ma sa bene che la distanza che lui stesso ha messo tra loro è una distanza che non viene solo dal loro rango ma che ha radici profonde nell’amicizia e nel legame che da sempre gli unisce.
André è diventato all’improvviso un uomo, non più solo un amico, un servo, una specie di fratello.
E un uomo ha diritto di avere i suoi pensieri ed i suoi sentimenti.

Dunque la voce del narratore in prima persona si alterna alla voce del narratore in terza persona.
André è il protagonista del diario ma Oscar lo è dei suoi gesti verso di lui in un’alternanza che a tratti è dissonante a tratti sembra viaggiare su un’unica melodia.

Come un naufrago che raggiungendo la terraferma, si sente in salvo, anche se non è nella propria patria, così il mio cuore si è placato.

André deve aver vissuto davvero come un naufrago, perché per quanto lui l’avesse amata e per quanto lei l’avesse rifiutato, il destino di Oscar non era completamente rimesso nelle sue mani.
Parole importanti dunque quelle di Oscar: non mi sposerò tanto presto.
Pur non potendo dirgli di più, pur non avendo nemmeno chiaro lei stessa cosa prova per André, gli rivela che lei non si lascerà manovrare da nessuno, nemmeno da suo padre.
E’ poco ovviamente per André ma di certo è la miglior prova di onestà e di libertà che Oscar potrebbe mai offrirgli.
Ilomilo

Un salto temporale in avanti molto interessante.
Bernard e Rosalie hanno avuto una figlia che addirittura sta per sposarsi. Delizioso l’appiglio del diario di André che la giovane ritrova nella vecchia libreria di famiglia e che le/ci consente di fare un salto temporale all’indietro questa volta, all’aprile del 1789, quando André si arruola nei Soldati della Guardia.
Lo stile è azzeccato, nel senso che il flash back ci consente di sapere quali sono stati i pensieri di André, dopo ormai decenni trascorsi dal lontano 1789.
Ilomilo

Non avevo ancora letto questa storia: è davvero dolce e dedicata. Ci hai donato un finale lieto e alternativo rispetto a quello tragico dell'anime.
Davvero carina! brava

Mi sarebbe piaciuto così un film di lady oscar...incentrato sul diario di André a raccontare le gesta dei nostri beniamini e senza il brutto finale che da sempre ha aleggiato su noi

Magnifico il viaggio che lentamente ci conduce a immaginare la vita di questi meravigliosi personaggi, nel creare una famiglia che solo fino a pochi anni prima sarebbe stata un sogno impossibile anche da mormorare tra le labbra. Nascono dei figli, frutto del loro immenso amore, a cui loro due trasmettono tutto l'affetto, tutto il coraggio e la dignità e la lealtà di cui sono stati capaci. Immagino già le scene, colorate di una calda felicità familiare, nella casa di Arras, che ha sempre significato molto per Oscar e Andrè.
E poi la penultima nota, triste, carica del desiderio di riunirsi all'amore grande della sua vita da parte di una donna eccezionale, che riconosce che ciò che è stata in parte è stato anche merito del magnifico uomo che le è stato accanto, silenzioso e discreto per molto, caldo e passionale per il resto della loro vita insieme.
Così si spegne la loro storia, tra le righe di un racconto che combatterà contro il tempo, anzi, che lo ha già fatto, perchè noi siamo ancora qui a scrivere e leggere di loro, e sognare grazie a loro.

Mi piace molto questo cap, perchè hai trasferito per un momento l'attenzione su Oscar, su quello che lei prova e racconta. Quindi per qualche attimo il diario diventa il racconto della loro vita, non più solo quella di Andrè. Ed è giusto così, perchè da mesi a quella parte, dal fatidico 12 luglio, le loro vite si erano fuse insieme, e c'era un "loro". Oscar racconta, e nel raccontare ammette la sua insicurezza, e ammette di aver sprecato tanto amore, non vissuto per la sua mancanza di coraggio nell'affrontare la realtà dei suoi sentimenti.
Ma ora è una donna felice, riunita alla metà che le era sempre mancata, pur vivendole accanto, alla distanza di un soffio, tanto vicina, eppere tanto lontana, finchè l'ombra le era caduta via dalle ciglia, mostrandole l'amore in tutta la sua luce.

Fianalmente tutto si risolve per il meglio. I due guariscono, traendo ognuno forza nell'amore dell'altro, e nella voglia di stringere finalmente le mani sul loro futuro insieme. Tornano a palazzo solo per rendersi conto dello stato di salute della famiglia, degli affetti più cari, ma forti che ormai la loro famiglia sono loro due, che nulla potrà più dividerli.
E arriva così anche il momento dei chiarimenti, delle confidenze più intime e liberatorie, viene il momento per lei di raccontargli il suo cuore, e di chiedergli scusa per tutto ciò che lei ha fatto facendolo soffrire. Ma Andrè la rincuora, e la ama come ha sempre fatto, anche più di prima, cancellando con un colpo di spugna, e tra mille baci e carezze appassionate, tutte le riserve di una Oscar finalmente felice e in pace con se stessa.

Mi dispiace che tu abbia glissato, per così dire, i momenti d'amore tra Oscar e Andrè in quel bosco, perchè mi avrebbe fsatto piacere leggere più dettagli, magari raccontati dalla viva voce dell'uomo che ha atteso tanti anni un momento come quello. Ma non fa niente, va bene così, anche perchè dopo poco scopro che hai stravolto il finale, non lasciando morire Andrè tra quelle tristissime barricate, tra le braccia di una Oscar disperata, che perde insieme a lui la voglia di vivere.
No, Andrè, ferito, viene messo in salvo, mentre Oscar, mossa dalla forza di sapere al sicuro il suo uomo, va a dare il suo contributo alla loro causa, quella che permetterà loro di poter vivere il loro amore senza nascondersi dal mondo intero.

Sì, sei fedelissima nel raccontare, attraverso le pagine del diario, gli avvenimenti particolarmente importanti di quegli ultimi mesi della loro vita. Oscar è ormai consapevole dell'amore che prova per Andrè, se ne è resa conto dall'aggressione a Saint Antoine, ma non riesce a parlarne, a confidare i suoi sentimenti. E' una scoperta troppo sconvolgente per lei, capire di amare il suo miglior amico e confidente, non appartenente al suo rango, ma questo per lei non ha alcuna importanza. Ma la cosa che forse è più difficile per lei è stato ammettere che l'ardua lotta per cancellare il suo essere donna e l'amore dalla sua vita ha miseramente fallito Andrè in effetti ha sconvolto tutti i suoi piani, e in modo profondo e definitivo.
Anche di fronte al Generale quell'amore è venuto fuori in tutta la sua magnifica forza, anche se lei non ha avuto il coraggio di sostenerlo, non ancora.