I nostri Oscar e André sopravvissuti alla rivoluzione hanno realizzato il loro sogno d'amore.. ma sinceramente non ce la vedo Oscar a stare sempre a casa senza un'occupazione.

Leggi la risposta dell'autore

Veramente molto commovente sei stata molto dolce ti faccio i miei complimenti!!

Leggi la risposta dell'autore

Un quadretto familiare da far invidia persino alla famiglia della Casa nella Prateria! E quale posto migliore per mettere sù famiglia, se non Arras, luogo dell'infanzia dei due sposi, e dei momenti più dolci ed intensi della loro gioventù. E' triste pensare che Andrè, che ormai non vede più, non ha ami potuto scorgere il viso del proprio figlioletto, ma in compenso tanto amore e tanta serenità gli riempiono il cuore.
E poi è stano, ma piacevolissimo, vedere Oscar intenta a fare la mamma perfetta col proprio bimbo, che non potrebbe avere nome più giusto, Antoin, in omaggio al santo che in un momento di panico puro ha permesso ad Oscar discoprire l'amore per il suo compagno di sempre.
Però tutta questa perfezione non sarà troppa? Un pensiero si insinua nella mia mente, a suggerirmi che qualcosa dovrà accadere. La vita di quei due non è mai stata priva di problemi, difficoltà e qualche pericolo, quindi credo che qualcosa penserai, che metterà alla prova la loro famigliola. E allora il vecchio Andrè e la vecchia Oscar, quelli combattivi e pronti a tutto l'uno per l'altra, ed ora per loro figlio, dovranno rinascere dalle ceneri e difendere ciò che di prezioso la vita gli ha concesso.

Leggi la risposta dell'autore

Ma quanta tenerezza.... Hai trasmesso tutta la malinconia di André per non potere più vedere Oscar e per non avere mai visto il loro figlio, che hai descritto come lo immaginerei anch'io se dovessi pensare a un loro bambino. L'idea di André che sopravvive alla rivoluzione ma diventa completamente cieco mi ha sempre trasmesso molta tristezza, però questa tua storia ha un senso di positività che addolcisce la situazione...saranno i dolcetti?......

Leggi la risposta dell'autore