Recensioni per
Neve Rossa.
di StefanoReaper

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/09/12, ore 19:53
Cap. 1:

Dopo tanto tempo che l'avevo annunciato, vengo anche da te ^^. 
In poche parole, di ciò che ho letto qui su EFP, questo è sicuramente il lavoro più strano. Non ha una forma concreta, o meglio, non è concreta per ciò che solitamente s'intende per concreto. E' una storia di concetto pur parlando di cose reali. 
La cosa che mi ha colpita maggiormente, è stato il fatto che, di base, ci sia una storia semplicissima, basilare, sviluppata in modo da farla risultare complessa, con qualcosa da dare al lettore. 
Sai, ho scelto inizialmente questa storia vedendo come tu ne andassi fiero e come gli altri l'apprezzassero. Diciamo che ho usato i parametri di scelta che adottavo quand'ero più piccola per scegliere un libro; prendere l'opera più conosciuta ed apprezzata per poter conoscere al meglio un autore. 
Con te non mi sono pentita di aver ripreso questo sistema, anzi, ho avuto una piacevole sorpresa ^^. 
Ti confesso, tuttavia, che il finale mi ha un attimo spiazzata. Credo che provocare il senso di smarrimento nel finale, fosse un tuo obiettivo, in quanto abbiamo una storia che procede attraverso dettagli, ma che finisce direttamente, con la morte immediata, con il nulla. E' stato qualcosa che mi ha colpito, complimenti. 
L'unico appunto che ti faccio, è su un apostrofo mancante. "Dando un ultima occhiata". Il perché sono certa che lo sai, per cui non ti scrivo altro :)
Detto questo, un bacione ^^.

Recensore Master
21/08/12, ore 21:14
Cap. 1:

Ok, non appena ho visto il link su facebook sono venuta a curiosare.
Ed ho fatto bene!
Voglio togliermi l'unico sassolino dalla scarpa che ho avuto leggendo la fiction, ti cito il periodo:
"Non aveva voluto accenderla, voleva mantenersele per dopo": se parli di una sigaretta, dovrebbe essere "mantenersela", non trovi?
Detto questo, chiedo scusa per la puntigliosità, ma su ortografia, grammatica, sintassi e quant'altro ci tengo, ed anche molto direi.
Passato il convenevole di struttura, inizio col dire che all'inizio avevo creduto che fossero degli spezzoni di persone diverse, che non avevano un legame tra loro, o meglio, una qualsiasi minima correlazione tra loro.
Per poi ricredermi.
Hai saputo dare un ottimo colpo di scena, facendo credere che i tizi non si conoscessero, o meglio, io ho creduto così e quindi sono rimasta piacevolmente stupita del fatto che mi fossi sbagliata per metà.
E dico per metà, perché avevo immaginato che ci dovesse essere una circostanza contingente che avrebbe fatto incontrare tutti i personaggi; non mi aspettavo la rapina, ma un qualcosa di simile.
Devo dire che la fiction è ben strutturata, con periodi a tratti semplici e brevissimi, a tratti più lunghi ma non tanto complessi, alla portata di tutti e questo è un bene.
Il rapporto empatico coi personaggi c'è, e ti do atto di avermi trasposto in quella realtà nera ed amara, un po' ricca di fiele e tanta angoscia repressa
Chiedo scusa per la telegrafia della recensione, ma sto scribacchiando un po', chissà che non aggiorno stasera.
Un saluto e complimenti,
Layla_Morrigan_Aspasia.

Recensore Veterano
12/08/12, ore 15:27
Cap. 1:

Ciao! Non so perché sto scrivendo una recensione, visto che non lo faccio quasi e, soprattutto, non ho ancora metabolizzato la storia, ma lo faccio lo stesso.
Per darmi il tempo di capire qualcosa dopo la storia, parto dicendo che il tuo stile mi piace da morire. Lo trovo crudo, secco, preciso. Non sopporto chi non descrive la realtà con le parole che, beh, si usano nella realtà, ed è per questo che apprezzo la crudezza. Insomma, è inutile girarci intorno, se una giornata è una giornata di merda e l'unico pensiero è "è una giornata di merda" così sia e così va scritto. Quindi complimenti, sicuramente. 

Per quanto riguarda la storia è sicuramente... una storia che fa riflettere. Penso che questi personaggi potrebbero essere me, tutto sommato. Sono normali, comuni e bellissimi. Hanno vite come tutti, un po' di merda certo, ed è questo che li porta a fare azioni. Perfino Andrea, che molti potrebbero prendere male, lo vedo come un ragazzo spaventato che fa una cazzata. Quindi beh, niente. Sono felice di aver trovato una storia così perché è originale, perché non si vedono spesso in giro ed è sempre un piacere trovare qualcosa che non sia una commedia romantica. Nonostante io sia amante degli happy ending trovo che il finale sia il più azzeccato di sempre, davvero bellissimo. Spesso ci sono giornate di merda, ma se per alcuni basta aspettare il giorno dopo, per altri non è così. Stefano è solo un esempio di quanto sia stronza la vita, che mi piace definire un lasso di tempo perfetto in cui può succedere di tutto.

La metto tra i preferiti subito, e ciao! (:

Recensore Junior
25/06/12, ore 21:02
Cap. 1:

Ciao! Ho visto che hai pubblicato il link della storia su fAcebook e quindi sono giunta fin qui :3 Che dire,sono contenta di esserci giunta! Tutte le tre storie,con i loro vari punti di vista,sono descritte in modo impeccabile;dal paesaggio alla pscicologia del personaggio nulla ti sfugge o sembra fuori luogo. Sono un'amante dei finali dammatici e quindi l'ho molto apprezzato! Complimenti!

Nuovo recensore
17/06/12, ore 23:02
Cap. 1:

Inizio:
Bien, eccomi qui!
Ciao, mi presento: sono Demetria, ma ci siamo già sentiti su facebook ;)
Allora, come ti ho detto in chat è da un po' che ho letto la tua storia ma tra impegni e varie non sono riuscita mai a recensire.
Ti avevo promesso la mia recensione oggi, ed eccola qui!

La Storia:
Assolutamente, una delle più belle che io abbia mai letto. Così profonda, fa ragionare, davvero. Tre personaggi legati da una storia. Mi è piaciuta tantissimo l'idea dei pov, i punti di vista dei personaggi, rendono tutto così realistico. Una storia IMPECCABILE, perfetta, magnifica, stupenda, fantastica, strabiliante! Davvero, datemi altri aggettivi perchè dire questo è dire troppo poco. Io ti amo! Il tuo stile è fluido e davvero piacevole. Io, non so cos'altro aggiungere. Sono sbalordita dalla bellezza di questa OS.

Il Miglioramento:
In cosa puoi migliorare? Non c'è NULLA di sbagliato nella tua ff. Qualche piccolo errore di battitura, ma è perfetta così.

Fine:
Come finale propongo tantissimissimissimissimissimi complimenti e tanti saluti da parte mia! Baci baci, alla prossima.

Recensore Junior
15/06/12, ore 19:48
Cap. 1:

Molto interessante questa cosa che tre vite che sembrano non essere legate tra di loro, si legano alla fine della storia.
Stefano si è trovato al momento sbagliato nel luogo sbagliato ed è questa la cosa che fa dispiacere il lettore non appena capisce che sono legati.
Andrea voleva solo un pò più di soldi e se poco prima il lettore gli dava ragione, alla fine il lettore vorrebbe ucciderlo proprio come lui ha fatto con Stefano.
Forse se Fosca gli avesse aperto la porta, non sarebbe andata così e il lettore può immaginare come si sentirà quest'ultima, che sicuramente adesso più che mai rivorrebbe Stefano.
Complimenti, davvero
Baci
_L_Black_
(Recensione modificata il 29/06/2012 - 11:06 pm)

Nuovo recensore
13/06/12, ore 21:40
Cap. 1:

O.O Ti devo dire la verità, sono rimasta un pò sconvolta dal finale...tutto potevo immagginare ma non questo.
Con questo non voglio dire che la tua storia fa schifo, solo che non é il genere di storia che preferisco. Va bé. Mi é piaciuto invece il linguaggio che hai usato e sinceramente il personaggio che preferisco é Stefano. Non so più che dirti quindi...Ciao.
S.

Recensore Junior
07/06/12, ore 11:04
Cap. 1:

Ciao.
Questa storia mi ha scioccato. Sono rimasta per attimi a pensare E se Fosca non fosse scesa? cazzo, doveva lasciarlo quel coglione, che differenza avrebbe fatto scendere o meno? Invece ha rovinato tre vite per aver titubato, per non aver fatto prima la sua scelta.
Sono tre vite segnate, già dalla vita (la prima dall'alcol e dalle scelte sbagliate, la seconda dalla solitudine e dalla noia, la terza dalla società sbagliata e spietata in cui vive) prima ancora che dalla morte.
Profondo come poche, con questa storia ho capito un nuovo punto di vista: quello del morente, di colui che aspetta una nuova vita e si ritrova a morte dietro l'angolo. E non basta l'urlo della sua nuova vita a riportarlo indietro, no. Perché la morte non aspetta e non si dispiace per le speranze mandate a fanculo. 
Ok, prima di partire ancora con lo sproloquio ti faccio di nuovo i miei complimenti: scrivi in un modo favoloso. 
Bacioni, Meme_<3

Recensore Junior
07/06/12, ore 10:03
Cap. 1:

Ciao!
Nelle mie passeggiatine mattutine per i vari fandom, ho trovato questa storia.
Che dire?
è scritta in maniera incantevole. Si nota una certa cura, un'ortografia inappuntabile (mi sento una professoressa che giudica il tema di italiano di un alunno, ignorami).
La forma, come dicevo prima, è molto curata.
Ho notato due o tre errorini, te li faccio notare non per mania di perfezionismo, ma perché trovo sia un peccato lasciarli così XD
e.
Guardò fuori dalla finestra. Gli alberi erano carichi di neve bianchissima, che risaltava sul cielo plumbeo serale.Che tempo di merda (....).
Qui manca lo spazio fra il punto e la parola dopo. Niente di grave, eh.
nel suo cervello non riusciva ad entrare una singola idea, che fosse una. L'ispirazione, ecco cosa le mancava. Sinceramente non ho capito il senso della virgola. La virgola si usa quando, nella lettura, l'autore desidera che ci sia una piccola pausa (oppure un inciso, ma non è il caso della tua storia). Qui la pausa non mi sembra necessaria... Beh, se preferisci mantenerla così no problem, eh!
"Poi lui gli odiava quelli là." Gli è pronome da complemento di termine, "a loro". è odiare loro, non odiare a loro. Perciò: "Poi li odiava quelli là".
"Scaccio il pensiero e si fermò." Manca l'accento su scacciò.
"Riusciva a ripetere sempre la stesse frasi." Manca la concordanza fra l'aggettivo e il nome e l'articolo.
"Soprattutto" ha quattro ti, non tre.

"- Be', allora scendi te.". Te è un'espressione dialettale, anche se credo che nel dialogo sia essenzialmente corretta, dato che i personaggi non è che debbano parlare in maniera particolarmente forbita.
"Riuscì solo a sentire l'urlo disperato di un ragazza.". Una ragazza.
Passiamo al contenuto, che è di gran lunga più interessante.
Quello che mi trasmette questa storia è un senso di claustrofobia. Non so se mi spiego... Stefano, Fosca ed a modo suo Andrea sono schiacciati. Schiacciati dall'impotenza, dalla frustrazione, dai propri problemi. Stefano ed il bere, Andrea ed i pochi soldi, Fosca e questo suo non riuscire a scrivere ed in generale a fare nulla.
Questa sensazione, che trasmettono i tre personaggi, caratterizza tutta la storia.
C'è un che di terribilmente drammatico, nel vedere come le tre strade di questi personaggi si incrociano.
Il finale, beh... È di una brutalità sconcertante. A fine lettura mi sono chiesta " E se Andrea avesse preso l'ascensore un po' prima, o Stefano fosse arrivato sotto casa di Fosca un attimo dopo cosa sarebbe successo? Ci sarebbe stato il "lieto fine" nella loro storia oppure no?
Da ultimo, il titolo. "Neve Rossa" credo sia l'immagine finale di questa storia. La neve, cosìbianca ed ovattata, macchiata di un delitto commesso troppo in fretta.
Davvero, complimenti. Sei riuscito a fornire un ritratto di tre personaggi per nulla eccezionali (nel senso che non vivono storie prodigiose), ma resi magistralmente.
Fantastico, sono stata di una logorrea a dir poco sconcertante. Scrivo storie anch'io, ma di tutt'altro genere ed ho poche recensioni. Perciò tendo spesso a scrivere commenti chilometrici...
Bene, se sei arrivato fin qui senza tirarmi pomodori...
Bye!
Magari passo fra altre tue storie..
Camilla

Recensore Master
07/04/12, ore 20:40
Cap. 1:

Oddio che tristezza...
Nel momento in cui è stato palese che Stefano era collegato a Fosca ho capito che l'attività di Andrea avrebbe creato qualche casino e infatti così è stato.... dubito che ci sarebbe stato un lieto fine tra i due fidanzati, ma vedere la vita di Stefano finire in questo modo violento, nonostante fosse già avviata verso il degrado, è stato un colpo, come accade sempre quando una vita viene spezzata e soprattutto pensando che il ragazzo aveva ancora nel cuore la speranza di non perdere Fosca.
La tua shot è un piccolo escursus su tre vite ordinarie e tendenzialmente depresse, una piccola raccolta di anime perse che per un attimo s'incontrano peggiorando irrimediabilmente le loro condizioni.
E' decisamente un racconto drammatico e cinico, specchio dei nostri giorni.