Recensioni per
Jar of Hearts
di Sparrowhawk

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/05/12, ore 15:36

Emanuele mi piace.
Sono tre le ragioni:
1) Il ragazzo di cui sono "invaghita" si chiama Emanuele.
2) Il migliore amico di Angela è veramente fighissimo.
3) Emanuele è stupido.
...
O.o
Ok, la terza ragione è strana, lo so, però sì, il tuo protagonista maschile mi piace.
Anche la protagonista, un po' scorbutica (?) ma alla fine mi somiglia, quindi come posso non amarla?
Sebastiano, alias "Sebbolo", è uno fra i miei preferiti, ma l'unico è sempre E. Sempre.
L'ultima frase, “Maledetto il giorno in cui ti ho conosciuto.”, ha un che di... non lo so... quando leggo qualcosa che mi piace rare sono le volte che non riesco a spiccicare parola, io come sono una chiacchierona al limite dell'inimmaginabile! xD
Passo al prossimo!
Un bacio,

Dear Juliet

Recensore Master
20/05/12, ore 02:19

Uhm... Emanuele rende la vita difficile ad Angela, decisamente difficile. E lei maschera tutto con il sarcasmo quando dentro è innamorata persa. Menomale che c'è Sebastiano ad darle un appoggio: avere qualcuno accanto che ti sostiene è un grande conforto e aiuta a farsi forza e a darsi coraggio per continuare a vivere ogni giorno con il peso di un amore non confessato e non corrisposto. Anche se Emanuele sembra essere geloso di Angela in qualche modo, nonostante lei per proteggersi da inutili speranze, non crede minimamente alle sue parole e attenzioni, e in effetti non ha tutti i torti, visto che quando viene richiamato all'ordine dalla ragazza di turno, si dimentica del tutto dell'amica (cosa odiosissima per cui mi sono sempre arrabbiata e che purtroppo è una costante in tutti gli amici "accoppiati").
Angela è forte nel suo dolore (e se ho ben capito, ha anche qualche cardiopatia, giusto?), ma quanto ancora potrà resistere nel fingere che per lei Emanuele sia solo un amico?
Per fortuna quando torna a casa ha il suo mondo ad aiutarla e a farla estraniare dal suo tormento quotidiano; creare e vivere in un mondo tutto personale è una benedizione, è un rifugio sicuro, e comprendo benissimo la sua gioia nell'immergersi in quest'altra parte della sua vita.
Leggendo la tua presentazione, ho trovato molte note autobiografiche nel personaggio di Angela: tutti quando scriviamo mettiamo un pò di noi stessi nei nostri "bambini", ma mi chiedevo se questa fosse una storia autobiografica o questa caratterizzazione sia funzionale a rendere il personaggio più reale.
Mi piace il modo in cui t'immergi nell'introspezione di Angela, riesci a descrivene molto bene i suoi stati d'animo, permettendo a noi lettori di entrare in empatia con lei.
Metto la tua storia tra le seguite ^ ^