Noioso? Pensi davvero che sia noioso?? Pazza! D:
In effetti, si respira parecchio angst in questo capitolo! Ho avuto gli occhi lucidi fino alla fine... Povero Kame, mamma mia. ç_ç
La trovata delle "ultime parole" scritte sullo spartito che, in realtà, altro non sono che la melodia di Genki è splendida. Mi ha commossa la scena del ragazzo che suona a Central Park per Kazuya, specialmente la parte "Una nota vibrata, e nel buio che avvolgeva Kazuya esplosero i colori. E quando riaprì gli occhi Jin era davanti a lui, seduto sul letto, che cantava con voce disperata parole d’addio. Le ciglia erano tirate nello sforzo, e gli occhi erano socchiusi. Ma non lo stava guardando, era lontano, in un mondo diverso da quello di Kazuya. Troppo distante."... Dio mio. Un pugno nello stomaco, te lo giuro. Stavo troppo male!
Quando ho letto del cd, ho messo su la canzone (ovviamente la versione acustica e malinconica) e ho immagino Kame con il suo walkman. Che tristezza infinita. "Voglio vederti". E dire che la canzone dovrebbe tirar su, dovrebbe essere un modo per incitare le persone e invece io lì, con le lacrimucce... ;O;
Poi, la telefonata. Quindi? Jin è impazzito perché rivuole Kame, vero? E ora cerca le sensazioni che ha provato con lui in tutti quelli che incontra, giusto? Voglio che si incontrino presto! ç_ç
Finalmente è stato chiarito il rapporto fra Koki e Kame... che dolcino Kokino e Kame che prende in mano la situazione, e lo spinge a RI-vivere, a farlo come non ha smesso di fare per chissà quale senso di colpa, di responsabilità nei suoi confronti. VAI KOKI, ALL'ATTACCO! Che cosa mi combinerà, adesso che è finalmente libero? *O*
Ok, non s'è capito che mi è piaciuto da matti questo secondo capitolo, vero? Non vedo l'ora di leggere la terza parte! <3
bacii |