Recensioni per
Alone on the Water
di MadLori_trad_Charlie

Questa storia ha ottenuto 133 recensioni.
Positive : 133
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/05/14, ore 16:58

Ho letto questa storia tre volte. Non smette mai di distruggermi, perché è stupenda. E ho pianto altrettante volte, non so cosa farci, ma mi fa sempre questo effetto. E' una meraviglia, davvero e non so cos'altro dire se non che è perfetta, dalla prima all'ultima parola. Ho la certezza matematica che piangerò anche la prossima volta. 

Nuovo recensore
02/05/14, ore 16:38

Come anticipato all'inizio della storia, io faccio parte di quelle persone che sono capitate su questa ff grazie al suggerimento di amici. Mi avevano messo in guardia, mi avevano detto che avrei pianto.. Ma mai avrei creduto così tanto. Persino adesso mi trovo qui a commentare questo capolavoro singhiozzante! Una storia bellissima, piena di sentimento, rabbia, dolore.. Mai letta una ff più bella! Mi sono sentita parte di quegli eventi. Mi sono sentita io Watson! Ho percepito il suo dolore e la disperazione per la perdita della persona amata. Complimenti alla scrittrice e grazie mille a te che ti sei presa l'impegno di tradurlo a persone come me che trovano difficoltà nella lingua inglese.. Grazie mille di avermi permesso di leggere qualcosa di così tanto bello e di avermi permesso di provare cosi tante emozioni in un unica volta! Bellissima e complimenti ancora!

Recensore Junior
26/04/14, ore 00:06

“Pensavo davvero che avrei passato il resto della mia vita con te.”
Lui accenna un sorriso. “Tutto qui? Piuttosto modesto, non credi?”
“No, intendo – non importa cosa sarebbe successo, chi avrei incontrato, o cos’altro sarei stato, prima di tutto sarei stato – questo,” tento di spiegarmi, gesticolando dell’aria fra me e lui.
Lui annuisce. “In un certo senso, suppongo di essere fortunato allora.”
“Fortunato? Perché?”
“Io passerò davvero il resto della mia vita con te.”
È il colpo di grazia. Sono distrutto.


E sono distrutta anch'io.
Recensisco mentre piango.
Mai, e dico MAI, una fanfiction mi ha fatto un effetto simile.
Non shippo Johnlock, sebbene creda che Sherlock e John abbiano un legame particolare, magari non di tipo romantico come chi sostiene questo pairing, ma altrettanto forte e indistruttibile. Si completano alla perfezione, sono migliori amici. Per tanto, all'idea che presto uno dei due sarebbe morto - lasciando l'altro devastato e solo - già stavo parecchio male.
Non solo: più mi addentravo nella lettura, più diventavo John. E ho sentito tutto il suo dolore. Ho avuto paura per Sherlock, sentivo che mi sarebbe mancato da morire. Sentivo che stavo per perdere il mio migliore amico, la parte migliore di me.
E' una sensazione davvero strana da spiegare, almeno per me, perchè non mi era mai successo con una fanfiction.
Io, che non tengo a questa coppia nel senso inteso dal pairing, ho pianto per il loro amore, per il loro straziante addio.
Il merito è certamente dell'autrice, ma il mio GRAZIE è tutto per te. Hai tradotto questa storia nel miglior modo possibile, sei stata capace di regalarci la stessa intensità dell'originale (che ho letto e apprezzato), ma quando penserò a questa stupenda lettura sarà alla tua traduzione che farò riferimento.
Inserisco la storia tra i preferiti e la leggerò di nuovo, ancora e ancora.
Un vero capolavoro. Triste, intensa, ma anche dolce e piena d'amore.
Impossibile rimanere indifferenti a questa lettura. Impossibile immaginarsi Sherlock e John separati per sempre.

Recensore Junior
10/04/14, ore 19:42

Mi ero ripromessa di non leggere più storie drammatiche sentimentali ecc perché ormai conosco le.mie reazioni emotive. E infatti eccomi qui a piangere su questo.meraviglioso racconto. E il più bello di tutto scritto in maniera sublime, scorrevole e grammaticalmente corretto, c'è stato un punto in cui ti giuro o messo giù il cellulare e ho pianto tantissimo ed era quando Sherlock chiede a John: ti mancherò John?. E lui risponde : fino alla fine dei miei giorni Sherlock. Li ho avuto il crollo emotivo e mi sono lasciata.narrate in un pianto incontrollato,potrei citare un altra parte ovvero il momento in cui Sherlock prende le pillole. Da lì in poi la mia vista.si è offuscata. Troppe lacrime, troppi feeling, troppa tristezza! .potrei trarne anche un insegnamento, chiamiamola morale almeno per me e sarebbe :di ciò che provi alle persone a te care, non saprai mai se avrai altre occasioni, e ogni volta potrebbe essere l'ultima. Ti ringrazio ancora per aver scritto questa stupenda Storia. Alla.prossima recensione baci!
(Recensione modificata il 10/04/2014 - 07:45 pm)
(Recensione modificata il 10/04/2014 - 07:49 pm)

Recensore Master
07/04/14, ore 00:14

Sono qui grazie ad un'amica... è tardi e non so se sarò tutta intera a fine storia. Intanto grazie per averla recensita, immagino il lavoraccio che hai fatto!
Mmmhmm... di solito non leggo cose tradotte...non so a chi devo rivolgermi durante questa recensione... mmhmmm... a te? all'autrice?
va beh, facciamo tutto col 'tu'... hahahah
okay. Cominciamo così? Davvero? Già mi sento poco bene D:
Oh, si, certo, L'ultimo giorno... si, certo, io non sto già singhiozzando, no, che dici!
Sono con le lacrime... la questione degli averi mi ha pugnalata... " Tutto ciò che ho è tuo comunque"  PIANGO.
Sono qui... dopo averla finita, aver visto il video, aver visto l'immagine, aver pianto...e pianto...e pianto.
Non so quando smetterò, so solo che non piangevo così per una ff da molto molto tempo.
Tutti i miei più salati complimenti
Un bacio...
e si, ANCORA PIANGO, MALEDIZIONE.

Recensore Junior
27/03/14, ore 20:33

Sai quando non sai cosa dire ma senti che DEVI dire qualcosa? Ecco, è come mi sento io in questo momento.
Non ho parole... questa storia mi ha preso un pezzettino di cuore e l'ha fatto in mille pezzi.
E' struggente, l'ho letta in un momento di pausa dal mio lavoretto e trattenere le lacrime è stata la cosa più difficile del mondo...
Lo stile è praticamente perfetto, invidiabile.
Grazie mille per averla tradotta, ci hai regalato una pietra miliare dell'universo delle fanfiction a mio parere!
Bandierina verde, ma solo perché DI PIU' non c'è.

Recensore Veterano
21/02/14, ore 16:12

“Non avevo mai avuto qualcuno a cui dire addio prima. Qualcuno che avrebbe sentito la mia mancanza.” Mi guarda di nuovo, e c’è qualcosa di dolorosamente indifeso, nudo, in fondo ai suoi occhi. “Ti mancherò, John?”
Un nodo mi serra la gola. Deglutisco a fatica. “Fino alla fine dei miei giorni, Sherlock.”
Lui accenna un sorriso. “Tutto qui? Piuttosto modesto, non credi?”
“No, intendo – non importa cosa sarebbe successo, chi avrei incontrato, o cos’altro sarei stato, prima di tutto sarei stato – questo,” tento di spiegarmi, gesticolando dell’aria fra me e lui.
Lui annuisce. “In un certo senso, suppongo di essere fortunato allora.”
“Fortunato? Perché?”
“Io passerò davvero il resto della mia vita con te.”
È il colpo di grazia. Sono distrutto.
Sento la sua mano fra i miei capelli mentre piango e mi sgretolo di fronte a lui, la mia fronte poggiata sul suo ginocchio. Sono del tutto impotente. Ho fallito. “Avrei dovuto tenerti al sicuro”, mormoro, fra le lacrime. “Non posso fermarlo, non posso impedirlo. Mi dispiace, mi dispiace, non posso sistemare le cose.”
“Lo hai già fatto John, hai già sistemato le cose. È solo grazie a te che posso uscire di scena in questo modo, come voglio io.” La sua mano scivola sotto il mio mento e mi solleva il capo. Mi stringe il volto fra le dita e appoggia la sua fronte alla mia. Mi aggrappo ai suoi polsi perché devo, devo aggrapparmi a qualcosa. “Non sono un uomo che fa dichiarazioni o confessioni,” mi sussurra.
“Non ne ho bisogno.”
“Bene. Confido che le mie azioni parlino a sufficienza.”
Annuisco. Mi lascia andare, e si ritrae. Prende il piatto e il bicchiere. Io tiro fuori il cellulare dalla tasca e mando due messaggi. Uno a Lestrade, uno a Sarah. È questo l’accordo. Io invio i messaggi quando lui manda giù le pillole. Verranno entrambi nel giro di un’ora. Lestrade verrà per Sherlock. Sarah verrà per me. Sherlock incrocia il mio sguardo ancora una volta, poi ingoia le pillole e beve l’acqua. Mette via il piatto con aria definitiva.
È fatta. Nei prossimi trenta minuti, perderà conoscenza.
Mi alzo in piedi e il suo sguardo mi segue. Gli prendo la mano e faccio alzare anche lui. Mi guarda confuso. Lo guido fino al divano, e mi siedo nell’angolo. Capisce, e si siede accanto a me. Continuo a stringere la sua mano.
Respira lentamente, di proposito. Vorrei parlare ma non so cosa dire, o se può essere d’aiuto. Lui mi guarda. “John…” inizia, e riesco a vedere lo smarrimento nei suoi occhi. “Pensavo di essere pronto per questo.” Gli trema la voce.
“Sono qui, Sherlock.”
“Ho paura, John.” Non ho mai sentito la sua voce tanto esile.
Niente di tutto ciò che farò in futuro sarà mai così importante.
Lo stringo fra le braccia e adagio la sua testa sulla mia spalla. È così fragile. Si ripiega in uno spazio incredibilmente minuscolo, accovacciato sul mio grembo; le mia braccia lo circondano completamente. Si avvinghia al mio maglione e lascia andare un sospiro tremante. “Shhh. Rilassati,” gli sussurro.
“Non voglio lasciarti.”
“Non voglio che tu mi lasci.”
Stiamo camminando in bilico sull’orlo. Un’ondata di orrore mi invade. Con tutto me stesso, non voglio sentirlo. Tanto quanto non voglio dirlo. In questo momento, sto perdendo il mio migliore amico, ed è già un dolore abbastanza lacerante. Non so se riuscirei a sopportare di perdere più di questo. Non posso guardare a quel futuro che ci viene ora negato, e ammettere che avremmo potuto avere qualcos’altro oltre all’amicizia. Se mi guardo indietro, se guardo questa strada ormai chiusa e ci vedo qualcos’altro, qualcosa sempre percepito ma mai pienamente afferrato, mai compreso fino in fondo, questo potrebbe annientarmi.
Ma qui non si tratta di me. Se lui ne ha bisogno, allora sarà detto. E che Dio mi aiuti.
Sento i suoi muscoli distendersi inesorabilmente. “John,” mormora, riuscendo a malapena ad articolare la parola. “Ho bisogno di vederti.”
Lo sposto delicatamente finchè non siamo faccia a faccia. Ha le palpebre semichiuse. Sta tremando. “Sherlock, guardami. Non pensare. Non cercare di resistere. Solo…guardami, va bene?”
Lo fa. Il suo sguardo percorre intensamente il mio volto come se stesse tentando di fare quello che stavo facendo io prima. Sta cercando di memorizzarmi. So che non sarò risparmiato, perché lui non lo è stato.

Lo bacio, con delicatezza. Sento la tensione abbandonarlo, e la sua mano sul mio viso. Lo stringo a me, le nostre fronti di nuovo congiunte. Le sue palpebre hanno preso a tremare. Ricambia il mio bacio, sforzandosi di raccogliere le poche forze che gli restano. Le sue mani afferrano saldamente il mio maglione e i suoi occhi scintillano quando mi guarda. “Voglio che tu sia l’ultima cosa che vedo,” rantola.
Sostengo il suo sguardo. Ogni secondo che passa è una lama che mi lacera la carne, ma non cedo. Non distoglierò lo sguardo perché questo istante è sacro, e sono già ben oltre il punto di non ritorno, in ogni caso.
Gli ultimi respiri profondi, e il suo corpo cede. Chiude gli occhi.
Sta dormendo adesso. Non ci vorrà molto.
Lo stringo più vicino, mi avvolgo intorno a lui. Bacio il suo volto ancora e ancora. Mi rendo conto che sto parlando con lui, ma non so cosa sto dicendo. Forse gli sto dicendo che lo amo. Forse gli sto dicendo che non ho mai amato nessun altro e mai lo farò. Forse lo sto maledicendo per avermi abbandonato. Non ne ho davvero idea. Non ha importanza. Tutte queste cose sono comunque vere, che io gliele dica o no.
Esala il suo ultimo respiro pochi minuti dopo. Inspira e poi – più niente.
Fisso il suo viso. Non è reale.
A volte riesco quasi a vederlo. Chiudo gli occhi e lo immagino lì, di fronte a me. “Ti amo.”
Non risponde. Non lo fa mai quando lo dico.
Sei mesi dopo, mi dimetto dal mio lavoro in ospedale. Ho nuovi biglietti da visita. John Watson, M.D. Consulente Investigativo.
Ancora l’unico al mondo.






Forse ti starai chiedendo perchè ho messo metà fanfiction ... Sono le mie due parti preferite. Sò solo che ciò che questa fanfiction ha comportato al mio organismo non è reale. La metà dell'acqua da cui ero riempita è sgusciata via in poco tempo. E questo per le lacrime. Giuro, ho gli occhi gonfi, e ... non sò più che cosa dire ... sono troppo confusa e sto cercando ancora di riprendermi. Comunque grazie per aver tradotto questa fanfiction, in maniera così bella. bel lavoro.

Recensore Master
11/02/14, ore 17:05

salve, ho letto la storia tutta d'un fiato.
trovo che si davvero ben scritta, toccante, davvero coinvolgente.
mi sono addirittura commossa mentre la leggevo e,memore dei colpi di scena di cui la serie originale è piena fino all'orlo, ho sperato fino alla fine che succedesse qualcosa, che john non avesse somministrato le pillole letali a sherlock, che si scoprisse che c'era solo un colossale errore, che sherlock nn morisse, che continuasse a vivere con john e che tutto andasse avanti come sempre, meglio di sempre, forse.
e invece no.
trovo comunque bello il finale con john che diventa consulente investigativo e risolvendo ogni caso sente la presenza di sherlock. è un finale agro-dolce. molto più agro che dolce, certo...
complimenti sia a chi ha scritto la storia che a chi l'ha tradotta, ottimo lavoro in entrambi i casi :)
saluti,
lady dreamer

Nuovo recensore
13/01/14, ore 21:43

Avevo letto questa fanfiction qualche mese fa, ma oggi mi è ricapitata fra le mani e rileggendola ho sentito le stesse emozioni che avveo sentito la prima volta. L'essere coinvolgente,commuovente e drammatica tutto insieme la rende una delle mie preferite in assoluto! Ovviamente ho poi letto anche l'originale,e quindi colgo l'occasione per farti i complimenti per l'ottima traduzione e ringraziarti per il grande servizio che hai fatto a tutti i fan traducendola :)

Nuovo recensore
11/01/14, ore 17:12

E' bellissima, veramente.
Mi ha lasciata senza parole.
Non ho pianto, perché non mi fanno piangere generalmente, ma sono stata davvero male!
Mi ha catturato il cuore, adoro la Johnlock, ma è bello quando non è esageratamente spinta! :')
Anche se non l'hai scritta tu, sei stata bravissima a tradurla!
Un bacio!!!

Nuovo recensore
07/01/14, ore 23:21

O mio Dio, mi ero dimenticata di questa storia...non so come ho potuto. Avevo gia letto questa fanfiction in italiano e ho appena finito di leggere l'originale...o mio Dio sto ancora piangendo. ...questa storia è meravigliosa e se l'originale è struggente questa non è da meno! Devo farti i complimenti per la traduzione, è semplicemente fantastica!!! Penso di non aver nai pianto tanto per una fanfiction...anzi ne sono sicura.

Nuovo recensore
02/01/14, ore 02:16

Ho sentito parlare molto di questa fanfiction, tutti mi dicevano quanto fosse devastante... Non gli credevo. Oggi, dopo la puntata se ne parlava di nuovo...Ho deciso di leggerla e mi sono ricreduta!! In realtà l'ho letta in inglese òeggendo qualche frase anche da qui. Sono devastata, veramente! Credo di non aver mai pianto tanto per una fanfiction, anzi non l'ho mai fatto!! È bellissima, la più bella Johnlock angst <3 Grazie mille per averla trqdotta, mi ha aiutato a capire meglio alcune frasi...e ora, da brava sadica qual sono, vado a vedermi la fanart e il video... :'(

Recensore Junior
29/12/13, ore 21:58

Ok, ora posso dirlo con certezza, ero pienamente consapevole dei danni psicofisici che sarebbero derivati dalla lettura di questa ..non so come definirla aiuto, uniti al fatto che ho APPENA finito di vedere la seconda stagione ma comunque mi trovo impreparata.
E' un'idea orribile, orribile, orribile odio chi fa morire i personaggi di tumore è così odioso eppure non posso non essere incantata dall'atmosfera e ferita dal finale. 
Era tutto così reale, il dolore così tangibile, l'assenza così pesante... dio, questa ragazza ha creato un'arma di distruzione di massa.
La traduzione era accurata, complimenti anche a te che ti sei sforzata e impegnata per far sì che molte altre persone potessero soffrire venendo a conoscenza di questa ...continuo a non sapere come definirla aiuto il disagio. Avevo in mente di dare un'occhiata all'originale ma mi rimangio tutto non ce la faccio, non ce la faccio.
Il fatto, il fatto è che..renderlo così umano, cercare di mostrare compostezza divina abbinata ad emozioni e reazioni prettamente classificabili come umane e naturali.. oddio è stato troppo straziante, angosciante, sbagliato. Sherlock non morirebbe mai, Sherlock non..
Non sono una nuova nel fandom, benché abbia appunto iniziato ieri con la serie TV (e finito oggi), ma ho una conoscenza basata sui numerosi racconti di Doyle e anche film tra cui gli ultimi due ben noti, per cui sono affezionata all'inverosimile a questo personaggio e cogliendone un ampio spettro di sfumature posso sinceramente affermare che non sono affatto preparata ad una cosa del genere, a vederlo cedere sotto il peso di una malattia così invalidante, diventare fragile e vittima di se stesso. Capisco le circostanze in quanto ha il fisico parecchio debilitato ma non può farlo morire così, di tumore, no no no no. Ok se non si fosse capito sono nella fase del rifiuto e in realtà a discapito di tutto questo monologo insensato la mia è una recensione positiva, sofferta ma positiva, in quanto l'autrice è riuscita a distruggermi e coinvolgermi e soprattutto distruggermi di nuovo e tu sei stata molto brava con la traduzione ora scusami vado a metabolizzare la cosa quando tornerò quasi sicuramente mi pentirò di ciò che ho scritto quindi modificherò qualcosa, continuo a straparlare bye.

Nuovo recensore
20/12/13, ore 21:30

Questa è decisamente la più bella fanfiction che abbia mai letto. Non credevo mi sarei commossa così. Credo che chiunque, anche una persona che non shippa la Johnlock, si emozionerebbe dopo aver letto questa meraviglia.

Recensore Junior
10/12/13, ore 14:38

Ho pianto come una bambina... Bellissima. Semplicemente bellissima T.T