Recensioni per
1979
di Aleena

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/05/16, ore 08:55
Cap. 3:

3^ classificata al contest "Secondario a chi?" sul forum di EFP con un punteggio di: 38.1/42.5

PUNTI BONUS:

+1 Per aver scelto uno “sfiga-pg” su EFP (su 52989 ff nel fandom HP solo 585 contengono Regulus nella lista dei personaggi, con una percentuale dunque di 1.1%)
+1 Per aver scelto uno “sfiga-pg” nell’opera originale (La Rowling parla appena di lui, attraverso le parole dei protagonisti, ma Regulus non compare mai se non attraverso qualche ricordo)
GRAMMATICA: 4.4/5
-Fai un po’ di confusione, secondo me, con gli aggettivi possessivi. “Suo” e “loro” li usi spesso e secondo me a volte in maniera poco consona. Appesantiscono il testo, fanno storcere il naso, tutti quei “il loro padre” e “la loro madre”, si sente proprio che sono forzati, quasi non avessero altro nome quei due. Magari tu puoi considerarla “scelta stilistica”, ma io davvero l’ho percepito come eccessivo e pesante. -0.2
- “La sedia di Sirius ripiombò con un tonfo sordo a terra mentre suo fratello si alzava” C’è un errore di soggetto. Da questa frase si evince che ad alzarsi è “il fratello di Sirius” (dato che nomini lui nella frase prima e l’aggettivo possessivo fa riferimento perciò a lui), perciò fai intendere che si alza Regulus...ma, leggendo il seguito, capisco che non è così, ma è lo stesso Sirius che si alza.
Anche in questa frase c’è un errore simile “Mangiarono la torta in silenzio e infine suo fratello versò a entrambi un bicchiere colmo di succo, che mandò giù tutto d’un fiato prima di fare un’ennesima smorfia.” Non riesco a cogliere il “che” a chi è riferito, e quindi chi è il soggetto della frase.  -0.2
- Hai scritto 2/3 volte il “Sì” (inteso proprio come Sì affermativo, non si riflessivo) senza accento. Inizialmente pensavo fosse un errore di distrazione e stavo per non considerarlo, ma visto che viene ripetuto son costretta a prenderne nota. -0.1
-”Un accenno di barba sopra e attorno alle labbra e i capelli castano chiaro lunghi fino alle spalle - entrambi già ragnatela” entrambe, femminile perché è riferito alle spalle. -0.1
STILE E LESSICO: 3.7/5
-Le introspezioni sono minime, ti concentri soprattutto sugli avvenimenti e le descrizioni di ciò che lo circonda, di pensieri veri e propri (o emozioni) non ce n’è molti, ma sono tutti ben fatti e secondo me azzeccati. Si percepisce la paura di Regulus di finire a Grifondoro e dover subire le ire di sua madre, si percepisce soprattutto la stima e l’amore che ha per i fratello e il rammarico, alla fine, di averlo perduto. Ci sono stati alcuni punti in cui ho avvertito la mancanza di qualcosa, in cui mi sono indagata su cosa Regulus provasse realmente di quella situazione, perché magari parlavi solo di Sirius, di ciò che faceva ma non di come la stava vivendo Regulus e un po’ mi è mancato. Ma in linea generale, valutazione più che positiva. +0.8
-Il lessico è strepitoso. E’ la cosa che più ho apprezzato di tutto il racconto, usi tantissime parole inusuali, raffinate, e non ce n’è stata una fuori posto. Veramente eccezionale. +1
-Lo stile non è molto concorde con l’opera originale, Harry Potter è un libro per ragazzi, invece questo non lo proporrei mai a un ragazzo, si annoierebbe già alla seconda riga per la sua complessità (senza offesa, ovviamente, perché io invece l’ho apprezzato molto). Ciò non toglie che secondo me, per un testo del genere, è giusto che sia così. Se avesse mantenuto la semplicità di Harry Potter non sarebbe stato bello come lo è ora. +0.5
-Qui arriva la nota dolente. Nonostante sia un testo favoloso sotto molti punti di vista, credo che come scorrevolezza sia un po’ carente. Non parlo della sua complessità, sono belli i testi complessi, credo solo che il tuo “molto” sia sfociato purtroppo nel “troppo”. Ho trovato molti  periodi troppo lunghi, troppo pieni e dispersivi,, tanto che spesso più volte li ho dovuti rileggere per capirli (e credo che non sia una bella cosa). A volte anche dopo molte letture faticavo a cogliere alcuni particolari, capire certe situazioni e o andavo a fantasia e senso o lasciavo perdere sperando non fosse qualcosa di importante.  Inoltre, per quanto io tendi a non giudicare la posizione della punteggiatura (perchè alla fine credo siano scelte) ho percepito alcune frasi come spezzate male, rendendo il tutto ancora più confusionario. A volte non capivo il soggetto della frase, altre volte cosa stesse facendo o chi facesse cosa e come. Come ho già detto, hai messo tanto dentro questo testo e non sarebbe stato male, ma secondo me nel troppo hai “stroppiato”. Forse sarebbe stato meglio semplificarlo un po’, fare meno incisi e caricare meno i periodi. Questo più che altro nelle parti prettamente narrative, dove dai libero sfogo a metafore e fronzoli, perché invece, per esempio, nella parte centrale, dove parli del dialogo tra Regulus e Sirius,  non ho avuto nessuna difficoltà, anzi. +0.4
-Le descrizioni, insieme alla parte del lessico, sono state le parti più belle secondo me. Le immagini erano abbastanza chiare (tralasciando la storia dei periodi, appena detto sopra), gli aggettivi che usavi erano divini. Tutto era descritto in maniera semplice, ma diretta. Le metafore erano secondo me ben azzeccate e mi piacevano da morire tutte le immagini che suggerivi, dal “vento che si alza in pigre raffiche” alla neve che “smussa i contorni della torta” nel cestino della spazzatura. No, davvero! Favolose! +1
CARATTERIZZAZIONE: 10/10
All’inizio ammetto che Regulus non mi diceva granchè, stava zitto nel suo angolo e non spiccicava parola, spettatore e basta, ma poi ho capito che anche questo(anzi, soprattutto questo) è parte del suo carattere. Mi hai fatto affezionare a Regulus e solo per questo ti sei meritata i 10 punti :P
L’ho visto nella mia testa, fin da bambino, quando timido e impaurito ascoltava e basta, obbediva e teneva per sè i suoi pensieri. Lui sarebbe stato il figlio modello, si sente fin da subito, non sarebbe stato come Sirius, anche se desiderava esserlo. Ho adorato il modo in cui vede Sirius, mi ha mosso a compassione.
E l’ho visto anche da adulto, quando timoroso ma speranzoso, ha provato a bussare alla porta di suo fratello. Sei stata bravissima a dargli vita e dargli il suo spazio, era proprio quello che cercavo con questo contest, quindi i 10 punti sono meritatissimi.
TRAMA E ORIGINALITà: 9/10
La storia che hai narrato, secondo me, è favolosa. Soprattutto la scelta di usare un episodio importante, come quello del giorno di Natale, per evidenziare e dare consistenza al rapporto tra fratelli è bellissima.
La litigata al tavolo tra Sirius e la madre si sente abbastanza, anche se di botta e risposta, a mio parere, un po’ scontata, non tanto le “battute” di Sirius, tanto quelle della madre che non ripete altro che i soliti “figlio degero! Come puoi parlarmi così? Maleducato!” e non aggiunge altro alla discussione.
La chiacchierata sul letto tra Sirius e Regulus è già più naturale, l’ho sentita come meno forzata, e più piacevole.
La parte che ho preferito è sicuramente l’ultima, la scena del loro re-incontro, con Sirius che lo caccia malamente, mandando in fumo tutto il fluff del capitolo precedente e l’immagine della torta nel cestino mi è piaciuta davvero molto.
Ha fatto venire l’amaro in bocca.
GUSTO PERSONALE:9/10
Senza girarci troppo attorno ti dico che mi è piaciuto molto. Sono una persona molto sentimentale, perciò questo piccolo squarcio di fluff prima della storia che conosciamo tutti ha centrato il segno ahahah. Davvero bellissimo il rapporto tra fratelli, il fatto che Sirius (almeno da bambino) veda in lui come una piccola stella, che lo faccia sorridere sempre nonostante tutto il rancore portato e ho trovato molto dolce anche Regulus, nella sua profonda ammirazione per il fratello. Toccante la scena finale, dove Sirius lo rifiuta e molto suggestiva la scena della torta buttata nel cestino.
Non ti ho dato il massimo solo perchè in alcuni punti faticavo a stargli dietro e capire le situazioni, persa nel vortice dei lunghi periodi e del lessico super-ricco. Questo tuo stile è sia il tuo punto forte che quello debole, secondo me...è pieno e ricco, ma a volte troppo e si perde la consistenza di tutto. Spesso magari mi fermavo a chiedermi che volesse dire un termine piuttosto che un altro, che intendevi dire con tale metafora, e finiva che perdevo il senso del discorso.


 

Recensore Veterano
30/06/15, ore 16:31
Cap. 3:

Diciassettesima classificata
1979, Releeshahn

Titolo: 4/5
Il titolo della storia è, praticamente, il fulcro di quest’ultima, il momento conclusivo, non posso non darti, quindi, un quattro! L’unica pecca è l’originalità: le date a mo’ di titolo sono un tantino banali…

Trama e originalità: 9/10
Sei stata davvero brava a parlare degli scontri della famiglia Black, soprattutto nella creazione dei dialoghi che sembrano presi dal libro - sei riuscita, quindi, a rendere completamente IC il personaggio di Sirius (a detta di una mia amica Potterhead), eccetto che nell’ultimo capitolo in cui lo hai reso più volgare del dovuto.

Grammatica: 6,25/10
- “con un moto di rassegnazione” -> “con un gesto di rassegnazione” (hai ripetuto la parola “moto” nella riga precedente) -0,25
- “aveva risuonato delle grida sue e della loro madre” -> “aveva risuonato delle grida sue e della madre” -0,25
- “alle volte dal loro padre” -> “alle volte dal padre” -0,25
- “la loro madre era diventata paonazza” -> “la madre era diventata paonazza” -0,25
- “mentre il loro padre si era alzato di botto” -> “mentre loro padre si era alzato di botto” -0,25
- “poteva intravvedere attraverso le piaghe degli occhi” -> “poteva intravedere attraverso le piaghe degli occhi” -0,25
- “Urlò la loro madre” -> “Urlò la madre” -0,25
- “sovrastava le proteste della loro madre” -> “sovrastava le proteste della madre” 0,25
- “Una scusa, a dire il vero” -> (hai già sottolineato che si trattava di una scusa con “aveva potuto evitare adducendo come scusa un forte dolore allo stomaco) -0,25
- “così sollevò lentamente un piede e busso una, due volte” -> “così sollevò lentamente un piede e bussò una, due volte” -0,25
- “Chiederti di Hogwarts… non della casa” -> “Chiederti di Hogwarts… non della Casa” -0,25
- “Insomma, cosa dovevo aspettarmi” -> “Insomma, cosa devo aspettarmi” -0,25
- “… con la marmellata di castagne” -> “… Con la marmellata di castagne” (anche se è il continuo di una frase, resta comunque l’inizio di un discorso e, quindi, necessita la lettera maiuscola) -0,25
- “proteggersi dalla visione che Sirius aveva evocata” -> “proteggersi dalla visione che Sirius aveva evocato” -0,25
- “saliva la voce della loro madre” -> “saliva la voce della madre” -0,25

Gradimento personale: 14/20
Nel primo capitolo la lettura è stata decisamente poco scorrevole, soprattutto per la lunghezza dei periodi. Devo dirti, però, che ho apprezzato molto il modo in cui hai caratterizzato i personaggi perché, nonostante io non abbia letto i libri, sono riuscita a capire molto della personalità dei protagonisti.

Totale: 33,25/45

Recensore Master
12/03/12, ore 08:57
Cap. 3:

Bella questa incursione nel rapporto tormentato tra Sirius e Regulus. Mi piace come hai descritto il loro rapporto quando erano dei ragazzini, soprattutto visto dal giudizio del più giovane, e confrontato ovviamente questo rapporto con la presenza pesante e ingombrante della severa madre.
L'ultimo pezzo mi ha molto rattristata, quando Regulus che era riuscito a far parlare Peter era andato da Sirius per informarlo del tradimento. E' un vero peccato che questo abbia aggredito subito il fratello senza dargli la possibilità di spiegarsi. Ed è ancora più triste che Regulus muoia da eroe senza che nessuno, in special modo Sirius, lo sappia.
Complimenti ^^

Recensore Master
09/03/12, ore 18:36

Ciao!
Forse sono in ritardo, ma spulciando sul tuo account alla ricerca di cosa recensire mi è saltata all'occhio questa storia in particolare.
Comincia così, già dal titolo: 1979, quattro numeri in fila che stanno ad indicare un'annata. No parole, ma una data.
Leggendo, non ho potuto fare a meno di sorprendermi. Il tuo stile è davvero sensazionale, il lessico vario, ma mi ha colpita soprattutto il modo in cui riuscivi a gestire il tutto, creando piccoli attimi perfetti, facendo trasparire quello che Regulus vede e sente. Si riesce quasi ad "assistere" in diretta alla scena, sei riuscita a rendere partecipe me stessa come lettrice la vicenda di cui parli.
La frase finale lascia un po' perplessi, si comprende che è natale, ma la conclusione ha un che di malinconico e triste.
Nel complesso, mii è piaciuta moltissimo, i miei complimenti anche per la prima posizione.
un bacio, Emma.